TUTELA E VALORIZZAZIONE Archivi aperti 2011: le giornate di Bologna sul film amatoriale
Si sono svolte, dal 27 ottobre al 1 novembre scorso, le giornate del festival “Archivio aperto” (www.memoriadelleimmagini.it/homemovies) dedicato alla promozione, diffusione - soprattutto cittadina - del film privato e promosso dall’Archivio nazionale del film di famiglia, l’associazione da anni impegnata nella raccolta, preservazione e valorizzazione del cinema amatoriale e familiare. Quest’anno “Home movies” ha ospitato all’interno del festival la 21esima edizione degli incontri di Inédits, l’associazione europea che riunisce gli archivi audiovisivi dei film amatoriali; i “workshop” di Inédits, in lingua francese, erano dedicati alla catalogazione e al restauro del patrimonio inedito. Prefetture e Unità d’Italia nel territorio di Pisa
Nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia l’Archivio di Stato di Pisa ha organizzato due importanti mostre:
Il prefetto del Tricolore. Luigi Torelli a Pisa, 1862-1864 mostra storico-documentaria, svoltasi nella primavera scorsa, presso Palazzo Lanfranchi, in collaborazione con la Prefettura, la Provincia, il Comune e l’Università di Pisa. Al centro dell’esposizione la straordinaria figura di uno dei primi prefetti della città, che ha dato, pur nella brevità dell’incarico, una forte impronta al governo del territorio, con un approccio statistico e tecnico nell’amministrazione di settori fondamentali, come scuola e sanità. L’archivio privato di Alpinolo Magnini
Nell'ottobre del 2011 è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante l'archivio privato di Alpinolo Magnini (Deruta 1877-1953), insegnante, studioso e ricercatore, che ha avuto un ruolo fondamentale per la rinascita culturale ed artistica della ceramica derutese, che ha rilanciato e divulgato. Dopo il diploma conseguito presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia e il perfezionamento ai corsi di arte applicata del Museo Artistico Industriale di Roma, si dedicò all'insegnamento, ottenendo poi a Deruta incarichi prestigiosi come conservatore del Museo di Maioliche, direttore della Scuola di Disegno e direttore tecnico-artistico della Società Anonima Maioliche. L’archivio privato delle famiglie Benveduti, Etzi, Bonarelli di Gubbio (1912-1985)
Le funzionarie Simona Laudenzi e Simona Cambiotti hanno riordinato e condizionato all’interno di 20 buste l’archivio delle famiglie Benveduti, Etzi, Bonarelli di Gubbio (1912-1985), curando la stesura del relativo inventario. La parte più consistente della documentazione riguarda Polidoro Benveduti, nato a Gubbio il 13 settembre 1891 dal marchese Giuseppe Benveduti e da Maria Bonarelli, contessa di Castelbompiano. Laureato in Scienze fisiche e naturali presso l’Università di Roma, coltivò molteplici interessi e intraprese diverse attività: aderì al movimento futurista, durante la prima guerra mondiale fu ufficiale d’aviazione, studiò l’arte della ceramica e fondò a Gubbio la fabbrica di maioliche “La Mastro Giorgio”; insegnò materie scientifiche nelle scuole secondarie. L’archivio privato del notaio Domenico Buccioli di Foligno
Emma Bianchi, funzionaria della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, ha concluso il riordinamento dell’archivio del notaio Domenico Buccioli di Foligno e ha compilato un elenco di consistenza del materiale. Le carte, donate intorno agli anni Sessanta del Novecento dal notaio Tommaso Biondi di Foligno al Convento di S. Francesco, sono rimaste per tutti questi anni completamente disordinate all’interno di 15 scatoloni di cartone, fino a quando, nel dicembre 2009, in seguito al censimento degli archivi parrocchiali della diocesi di Foligno, ne è stata segnalata la presenza. Inventario dell’archivio storico dell’Abbazia di San Pietro di Perugia
Il 23 settembre 2011 a Perugia, nell’antica Basilica di San Pietro, si è svolta la giornata di studi sul tema Bibbie e manoscritti atlantici in Umbria; al convegno è seguita l’apertura della relativa mostra. Proposte di ricerca all’Archivio Storico della Provincia Veneta dell’Ordine dei Servi di Maria
Presso l’Archivio Storico della Provincia Veneta dell’Ordine dei Servi di Maria si conserva la documentazione prodotta, raccolta e ricevuta dalla Curia fin dagli anni della sua fondazione. L’archivio è ospitato all’interno dell’Istituto Missioni Monte Berico di Vicenza e di recente è stato aperto agli studiosi. La Provincia Veneta, ricostituita dopo le soppressioni nel 1922, ha attualmente la competenza sui conventi italiani della Lombardia (Milano S. Carlo, Rovato, Sotto il Monte), del Veneto (Vicenza Monte Berico e Istituto Missioni, Verona, Venezia S. Elena, Follina, Isola Vicentina), del Trentino e dell’Alto Adige (Arco, Pietralba Weissenstein), del Friuli e della Venezia Giulia (Udine, Trieste), e sulle fondazioni estere dell’India e dell’Africa (Uganda). La presenza dei Servi di Maria in Veneto risale al 1316, con l’accettazione del convento di Venezia, mentre l’origine della Provincia, affidata a frate Francesco di Donato da Siena, viene tradizionalmente fissata al 1325. l’Italia chiamò. Lettere di volontari garibaldini e dell’armata sarda. 1859
Le lettere esposte nella mostra che si è svolta nel marzo 2011, fanno parte di un piccolo nucleo di missive di garibaldini e volontari reggiani dell’armata sarda, scritte tra l’aprile e il luglio 1859, in piena II guerra di indipendenza; esse sono conservate nell’archivio della Commissione per le offerte nazionali. Questo organismo nacque a Reggio Emilia nell’estate 1859, per raccogliere denaro e materiale al fine di contribuire all’acquisto del “milione di fucili” voluto da Garibaldi, di provvedere di armi, indumenti e soccorsi i volontari, di assicurare un sussidio alle loro famiglie che versassero in condizioni di bisogno, e di fornire un primo aiuto ai feriti e ai superstiti dei caduti. Per distribuire le modeste somme disponibili alle famiglie dei volontari, i membri dei comitati costituiti in ogni paese dovettero anzitutto accertarsi dell’avvenuto arruolamento, quindi delle condizioni di indigenza. Quanto a questo, bastò rivolgersi ai parroci#; per certificare il primo requisito, nella maggioranza dei casi, si ricorse alla testimonianza dei “notabili” del luogo. I documenti dei Patriarchi
In concomitanza con la manifestazione “Friuli DOC” organizzata dal comune di Udine e dedicata quest’anno alla “Terra dei Patriarchi”, l’Archivio di Stato ha voluto presentare, attraverso un’esposizione documentaria allestita nei locali della propria sede, conclusa di recente, gli antichi documenti che raccontano come i primi Patriarchi governassero il ducato del Friuli, feudo imperiale molto esteso, dall’Ottavo secolo sotto la protezione degli imperatori germanici, dotato di ampi diritti fiscali, giudiziali e di autonoma sovranità territoriale. Conservazione e restauro in Umbria
Il Servizio di conservazione della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, grazie alle assegnazioni sul cap. di bilancio 3120, ha portato a compimento tra il 2010 e il 2011 due tipologie di intervento: recupero di documentazione gravemente danneggiata e restauro della stessa. Nel 2010 si sono recuperate carte degli archivi dei comuni di Montecastello Vibio e Guardea, degli istituti scolastici G. Mazzini di Magione e A. De Gasperi di Norcia e della confraternita di S. Giovanni Decollato di Abeto. Utilizzando le economie ottenute è stata possibile, nell’anno in corso, un’azione analoga sugli archivi della famiglia Paolo Maffei di Foligno e dell’opera pia Colonia agricola Marzolini di Perugia. “Il racconto della Zobia Grassa”. Dalle fonti documentarie alle pubblicazioni a stampa
Archivio di Stato, Biblioteca Civica e Civici Musei di Udine hanno voluto ricordare, dopo cinquecento anni, la rivolta dei contadini friulani del febbraio 1511, nota come “La Crudel Zobia Grassa”, con un’esposizione di antichi documenti e di pubblicazioni intesa a mostrare la persistenza nei secoli di racconti e tradizioni sui fatti accaduti. Vari narratori, testimoni oculari, cronisti e storici, hanno raccolto questa tradizione narrativa e più di recente l’hanno collegata ai fenomeni analoghi avvenuti in Europa. Al centro della mostra due opere cardine: il manoscritto del 1511 del notaio Antonio Belloni e il testo cinquecentesco di Gregorio Amaseo. Un testimone oculare, il Belloni, che vuole aderire ai fatti e un cronista, l’Amaseo, che quei fatti li esalta a tinte forti. 4 novembre. Iniziative storico-documentarie dell’Archivio di Stato di Benevento sulla I Guerra Mondiale
L’Archivio di Stato di Benevento ha partecipato alle manifestazioni promosse dalla Prefettura di Benevento in occasione delle celebrazioni conclusive del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, a partire dal 4 novembre. Il 4 novembre è un giorno importante per la storia d’Italia: si celebra l’armistizio che nel 1818 pose fine alle ostilità tra Italia e Austria Ungheria, nell’ambito della I Guerra Mondiale, definite sul campo con la vittoria offensiva di Vittorio Veneto. Una vittoria frutto del sacrificio e dell’unità del popolo italiano; ma si celebra anche l’evento sanguinoso che costò centinaia di migliaia di vittime. Brindisi negli archivi Alinari fra Unità d’Italia e I Guerra Mondiale
La mostra fotografica e documentaria, Brindisi negli archivi Alinari fra Unità d’Italia e prima Guerra mondiale (18 giugno – 9 ottobre 2011), è stata organizzata, nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dal Comune di Brindisi, in collaborazione con la Fratelli Alinari-Fondazione per la Storia della fotografia di Firenze e con l’Archivio di Stato di Brindisi, sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del MIBAC.
. Il percorso espositivo ha proposto una selezione di una sessantina di scatti realizzati dagli Alinari, o provenienti dagli Archivi Alinari, che ritraggono Brindisi e il suo territorio, dal 1870 circa fino ai primi anni del ‘900, ed una ampia rassegna di fotografie e preziosi documenti cartografici dell’Archivio di Stato, relativi ai soggetti fotografati e al tema dell’evoluzione urbanistica della città nel periodo preso in esame. “…ora più che ognuno riclama libertà…”. Stato e Chiesa in Abruzzo durante la rivoluzione unitaria
Mostra documentaria. Pescara, Museo delle genti d’Abruzzo, 6-30 ottobre; Teramo, Biblioteca provinciale Melchiorre Delfico, 10-30 novembre; Chieti, Chiesa della Ss. Annunziata dei Crociferi - Auditorium delle Crocelle, 6-20 dicembre. Per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia la Soprintendenza archivistica per l’Abruzzo ha scelto di dedicare l’attenzione ad un punto di vista critico, quando non apertamente conflittuale, quale quello degli ambienti ecclesiastici delle province d’Abruzzo.Il conflitto si manifesta non solo fra il clero, in particolare fra i ranghi più elevati delle diocesi, fedeli al regno borbonico, e le istanze che oggi chiameremmo “risorgimentali”, ma anche all’interno del clero stesso, attraversato nella sua base da fermenti liberali e repubblicani. 150 anni e li...mostra. La Scuola racconta un secolo e mezzo di cultura unitaria in Puglia
Tra le celebrazioni del centocinquantenario dello Stato unitario non poteva mancare questa mostra sulla scuola dell’obbligo in Puglia, svoltasi a novembre 2011. Mostra promossa dalla Regione, dall’Ufficio Scolastico regionale e dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia, che svolge la sua attività di vigilanza sugli archivi scolastici. Infine, questa iniziativa non poteva che essere ospitata presso l’Archivio di Stato di Bari, cui compete la conservazione e anche la valorizzazione degli archivi prodotti dalle amministrazioni statali periferiche della provincia, che sulle scuole svolgevano attività di controllo. Un protagonista del Risorgimento: Gioacchino Napoleone Pepoli
Monotematiche quest’anno le attività di valorizzazione dell’Archivio di Stato di Bologna, dalle Giornate Europee del Patrimonio alla Festa della Storia (settembre-ottobre 2011). A 150 anni di distanza dalla proclamazione del Regno d’Italia e a 130 dalla sua scomparsa, la figura del marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (1825-1881) torna all’attenzione della comunità scientifica grazie all’acquisto e all’inventariazione, da parte dell’Amministrazione archivistica, del suo fondo personale, oggi conservato presso l’Archivio di Stato. Gli archivi per la storia dell’Osservatorio astrofisico di Catania
In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2011” l’Archivio di Stato di Catania ha organizzato la manifestazione Polvere di stelle : gli archivi si raccontano, nel corso della quale è stato presentato il CD Video della mostra Percorsi di storia e traguardi scientifici dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, allestita dall’Archivio nell’Anno Internazionale dell’Astronomia.
La mostra - coordinata scientificamente da Aldo Sparti, direttore dell’Archivio di Stato, e curata da Anna Maria Iozzia - è suddivisa in tre sezioni : Le sedi, L’attività scientifica e Gli strumenti. Essa ripercorre infatti, da un lato, i momenti principali della costruzione delle diversi sedi dell’Osservatorio, sia quelle storiche (l’Osservatorio “V. Bellini” sull’Etna e l’Osservatorio presso l’ex monastero dei Benedettini a Catania), che quelle attuali (l’Osservatorio “M. G. Fracastoro” sull’Etna e l’Osservatorio “A. Riccò” presso la Cittadella Universitaria di Catania ); dall’altro lato focalizza l’attenzione sui momenti iniziali dell’attività scientifica, rivolta soprattutto alle ricerche di fisica solare e stellare, evidenziando il significativo ruolo svolto dall’Osservatorio, a livello nazionale e internazionale, nel campo degli studi di Astrofisica. Memoria, Arte e Moda: un trinomio culturale valorizzato dall’Archivio di Stato di Catania
Il 14 aprile 2011 all’ASCT è stata promossa una manifestazione attinente a tre iniziative sul tema Moda.
In primo luogo si è dato inizio alla cerimonia ufficiale di donazione dell’Archivio di grafica e vetrinistica di negozi d’abbigliamento di Dina Viglianisi. Esso è costituito da locandine, bozzetti pubblicitari stilizzati e personalizzati e da stampe tipografiche e fotografiche, riguardanti la ditta d’abbigliamento Pavia di Catania per la quale la predetta lavorò dal 1960 al 1975. “La libertà che vien sui venti”. Documenti del Risorgimento lucano in mostra
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Archivio di Stato di Potenza, in collaborazione con la Deputazione di storia patria per la Lucania, ha promosso una puntuale ricognizione delle fonti relative alla partecipazione della Basilicata al processo risorgimentale italiano. Il gruppo di lavoro costituito, il quale si è giovato dell’apporto di giovani archivisti e ricercatori, ha messo mano ad un paziente lavoro di studio, selezione e trascrizione di documenti custoditi nell’Istituto archivistico potentino. Archivi e Unità d’Italia – Iniziative della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, 7 marzo – 20 giugno 2011
Nell’ambito delle celebrazioni dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Soprintendenza Archivistica per la Lombardia ha organizzato una serie di incontri sull’Unità vista dagli archivi, o negli archivi, o attraverso storie che negli archivi trovano una testimonianza. Il 7 marzo Sara Cazzoli, dello Studio associato Scrinia srl, e Domenico Quartieri, della Scripta srl, hanno intrattenuto il pubblico ponendo il problema di come in effetti l’Unità d’Italia, in Lombardia, abbia momenti e tempi diversi a seconda delle Province attuali; così per Como il mutamento delle intestazioni dei documenti e delle Istituzioni inizia già all’indomani della seconda guerra d’indipendenza, nell’estate del 1859; mentre per Mantova bisogna aspettare la conclusione della terza guerra d’indipendenza del 1866. Itali siam tutti, un popolo solo (Vincenzo Monti)
L’Archivio di Stato di Milano ha organizzato una mostra dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, “Aspetti del processo unitario nelle carte dell’Archivio di Stato di Milano”, che si concluderà il 30 dicembre 2011. Nella mostra sono esposti documenti originali tra cui cimeli come il biglietto scritto da Pellico a Maroncelli col proprio sangue e le sottoscrizioni per finanziare la spedizione dei Mille. Queste le sezioni: Costituti e sentenze contro patrioti nel periodo preunitario; Il caso Vandoni-Ciceri; Garibaldi dalla spedizione dei Mille alle manifestazioni per i caduti di Mentana; Dal Lombardo Veneto all’Unità attraverso gli atti notarili; Dall’Archivio governativo al Regio Archivio di Stato in Milano; Celebrazioni e commemorazioni dell’Unità attraverso le carte della Prefettura; Un dibattito parlamentare post unitario nella cronaca del giornale La Lombardia; Ritratti di patrioti; Il moto mazziniano del 6 febbraio 1853; Iconografie di donne patriote; I piani delle battaglie risorgimentali italiane di Martino Cellai. Industria e archivi camerali nella Lombardia dell’Ottocento
Gli Archivi: memoria del mondo, memoria del suo futuro. Il patrimonio documentario conservato in archivi e biblioteche è memoria collettiva, di vitale importanza per proteggere e conoscere le diverse identità culturali e gioca un ruolo determinante nel disegnare il nostro futuro. Anche in questa occasione la Soprintendenza Archivistica per la Lombardia ha aderito alle Giornate Europee del Patrimonio, con un incontro dal titolo: Industria e archivi camerali nella Lombardia dell’Ottocento. Eppur bisogna andar ... . Il faticoso cammino degli Italiani
Si è svolta, nella “XIII Settimana della cultura” la mostra documentaria allestita dall’Archivio di Stato di Reggio Emilia, che ha inteso ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia, e mettere in risalto le voci di coloro che meno trovarono rappresentanza nel nuovo stato unitario, nonché evidenziare come, nonostante cadute e involuzioni, pure la partecipazione dei cittadini alla vita politica abbia condotto alla Repubblica italiana.
Bismark e Garibaldi: contraddizione in termini, antinomia, accostamento che, per la sua totale improbabilità, può suscitare al più un’alzata di spalle. I due simboli del Risorgimento italiano e del II Reich tedesco sembrano indicare, già con i loro soli nomi, due distinti caratteri, due diversi destini per i due stati che, quasi simultaneamente alla metà del sec. XIX, si formarono unificando compagini politiche di un territorio, che da sempre era stato percepito come “tedesco” o “italiano”. Iniziative dell’Archivio di Stato di Grosseto per il 150° dell’Unità d’Italia
L’Archivio di Stato di Grosseto ha da sempre fatto della ricerca delle fonti storiche della Maremma una missione, sia per compito istituzionale che per l’intento di riportare alla realtà dei fatti una memoria ancora ammantata di cliché e leggende folcloristiche, difficili da sfatare.
La celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia è stata una occasione unica per riaffermare le grandi potenzialità degli archivi. In questa circostanza l’Istituto grossetano ha promosso una mostra – Il Risorgimento in Maremma (4/12/2010-30/9/2011), di cui ha prodotto anche il catalogo-, alcune aperture straordinarie (il 17 marzo ed il 1 maggio) con visite guidate e proiezioni di film rari sull’epopea risorgimentale, un concerto di inni patriottici ed una serie di incontri sui grandi personaggi del Risorgimento maremmano, fra figure politiche come il granduca Leopoldo II, il ministro Bettino Ricasoli ed il senatore Giovanni Morandini, nonché su esempi di patrioti dimenticati, come don Federico Riccioli, Niccola Guerrazzi e Bernardino Cecchini. Le strade della cultura
L’Archivio di Stato di Varese, con la collaborazione del Comune di Varese e del Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi dell’Insubria, ha organizzato il Convegno Le strade della cultura, nell’ambito della XIII edizione della “Settimana della Cultura”.
L’evento ha avuto il patrocinio della Provincia di Varese, dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, della Società Storica Lombarda e della Società Storica Varesina.
L’evento si è svolto giovedì 14 aprile 2011, a Varese, presso la “Sala Ambrosoli” della Villa Recalcati, gentilmente concessa a titolo gratuito dalla Provincia di Varese. Iniziative della Soprintendenza Archivistica per la Campania
La Soprintendenza Archivistica per la Campania ha organizzato per le Giornate Europee del Patrimonio visite guidate nella prestigiosa sede di Palazzo Marigliano. Il Palazzo è un edificio ricco di storia e di grande valore artistico e architettonico. Il 28 settembre nello storico Palazzo è stata inaugurata la mostra: “Democrazia e Costituzione negli ideali repubblicani di Giovanni Conti” che ha ripercorso l'attività svolta dal senatore Giovanni Conti, illustrandone gli interessi professionali, politici, culturali e sociali e in modo particolare l'impegno per la Costituente e l'ideale repubblicano. La mostra è stata promossa e organizzata da: Archivio di Stato di Ancona, Soprintendenza Archivistica per la Campania, Associazione Generale Cooperative Italiane. Archivi e Unità d’Italia. Iniziative della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, 26 settembre – 28 novembre 2011
In coincidenza con le Giornate Europee del Patrimonio 2011, il 26 settembre si è tenuto l’incontro Industria e archivi Camerali nella Lombardia dell’Ottocento, relatore: Giuseppe Paletta, che ha sostituito Antonella Bilotto. Paletta ha trattato in particolare degli archivi delle Camere di Commercio e della loro importanza nello sviluppo e passaggio dal periodo napoleonico alla restaurazione e, successivamente, dal Regno Sardo al Regno d’Italia. Elemento di istituzionalizzazione dell’economia, segnarono lo scioglimento delle corporazioni e stipularono un’alleanza tra il Principe e il ceto commerciale ed ebbero nel Codice di Commercio del 1808 un momento fondamentale con l’eliminazione del particolarismo. Il diritto commerciale assunse sempre più un valore internazionale. “Viva l’Italia: il sentimento di Patria nelle carte del Governo provvisorio udinese del 1848”
Il 23 marzo 1848 a Udine viene notificato e pubblicato il trattato concernente la cessione dei poteri sulla provincia da parte delle autorità austriache e la città assapora la libertà senza spargimento di sangue in un clima festoso. Nello stesso giorno si costituisce il Governo provvisorio, ma l’entusiasmo dura appena un mese: il 23 aprile le truppe austriache entrano in Udine e solo le fortezze di Palmanova e Osoppo resistono ancora. La prima firmerà la resa il 24 giugno, mentre Osoppo cederà le armi il 12 ottobre dopo sei mesi di assedio. Fiori del Parnaso. Ritratti di artisti della scena reggiana. Parte II
In occasione della XII Settimana della cultura, promossa come ogni anno dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, presso l'Archivio di Stato si è conclusa la mostra dedicata agli artisti, che si sono esibiti nei teatri di Reggio dalla fine del sec. XVIII alla IIª metà del sec. XIX. Sono stati messi in esposizione numerosi ritratti (per lo più litografie), di attori, ballerini, cantanti di opera seria e comica, provenienti dall'archivio della famiglia Vivi, alla quale fu affidato, per quasi tutto il 1800, l'ufficio di cassieri del Teatro municipale.
La maggior parte di cantanti, ballerini e attori raffigurati erano delle vere celebrità dell'epoca, e quasi tutti calcarono le scene del teatro Municipale. I nomi di alcuni di essi sono conosciuri ancora oggi; tale è il caso, ad esempio, di Giuditta Pasta, per la quale Bellini scrisse la Norma, Rossini Il viaggio a Reims e Donizetti l'Anna Bolena.
ARTICOLI DEI NUMERI PRECEDENTI Dalla mappa al tesoro dell’Archivio schede di catalogo dell’ICCD (1892-1969/1970-2011)
L’Archivio delle schede di catalogo dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) raccoglie, conserva e gestisce le copie cartacee (corredate da allegati fotografici, grafici, cartografici, documentari) delle schede di catalogo dei beni culturali del patrimonio archeologico, architettonico, paesaggistico, storico artistico, etnoantropologico e naturalistico, prodotte dalle Soprintendenze e dagli Istituti ad ordinamento speciale del MiBAC, nell'ambito dell'attività di catalogazione, condotta su tutto il territorio nazionale. L’archivio Blasetti: quando le carte aiutano a “ritrovare” il cinema
La passione e la cura di Mara Blasetti, la collaborazione e la disponibilità della Sovraintendenza per i Beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, l’impegno della Cineteca di Bologna: è grazie al concorso di uomini – anzi donne, ndr! - e istituzioni, che il progetto di inventariazione e digitalizzazione delle “carte” del grande regista Alessandro Blasetti è stato realizzato. Le “carte” di Antonio Cederna: il progetto di riordino di un archivio in uso
Il 22 giugno scorso, in occasione dell’inaugurazione a Roma, presso il complesso di Capo di Bove sulla Via Appia antica, della mostra fotografica “La via Appia. Laboratorio di mondi possibili”, è stato pubblicato il nuovo portale di consultazione dell’Archivio di Antonio Cederna, giornalista, combattivo intellettuale, animatore, per circa 40 anni, di celebri battaglie in difesa del patrimonio ambientale e culturale. Il Centro studi Libertari/Archivio Giuseppe Pinelli
Mentre si svolgeva il convegno su Michail Bakunin, a Venezia nel 1976, alcuni aderenti ai gruppi “Bandiera nera” di Milano e “Nestor Machno” di Venezia, decidono di dar vita ad un nuovo istituto dedicato a Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico ucciso in circostanze ancora oggi poco chiare. Depositato e riordinato presso l’Archivio di Stato di Piacenza l’archivio storico del Comune di Piacenza
È stato depositato e riordinato, presso l’Archivio di Stato di Piacenza, l’archivio storico del Comune di Piacenza. Più di ottomila documenti che grazie all’intervento della cooperativa Mémosis sono stati resi fruibili al pubblico. L’iniziativa, frutto di una convenzione onerosa sottoscritta tra Comune e Archivio è stata l’occasione per ricostruire una parte importantissima della storia piacentina compresa tra il 1806 e il 1969. Ferrante e il processo contro i baroni: le deposizioni degli imputati conservate all’Archivio di Stato di Mantova
Nel Fondo Gonzaga dell’Archivio di Stato di Mantova si trova una copia manoscritta del processo informativo cui furono sottoposti nel 1487 i baroni che congiurarono contro Ferdinando d’Aragona re di Napoli, alleandosi con papa Innocenzo VIII. I maggiori feudatari del regno e detentori delle principali cariche politiche consideravano una minaccia per la loro autorità ed autonomia la politica di Ferrante che mirava ad allargare i gruppi dirigenti dalla nobiltà di spada alla nobiltà di toga, cooptando in questo modo nuove energie culturali e commerciali. Verso il Polo archivistico Territoriale: presentazione del progetto e delle attività
Il 25 febbraio scorso sono stati presentati i primi risultati delle attività in merito alla realizzazione del Polo Archivistico Territoriale di Urbino. La manifestazione è stata organizzata di concerto con la Soprintendenza Archivistica per le Marche e l’Archivio di Stato di Pesaro. Assenti il Direttore Generale per gli Archivi, Luciano Scala e il Direttore Regionale per i Beni Culturali e del Paesaggio Arch. Paolo Scalpellini, impossibilitati a intervenire, per problemi di salute, che hanno inviato comunicazioni.
Sono intervenuti: il Sindaco di Urbino, il Pro Rettore dell’ Università degli Studi di Urbino, la Dott.ssa Megna, in rappresentanza del Direttore della Zona Territoriale 2 ASUR Marche, il Soprintendente Archivistico per le Marche, il Direttore dell’Archivio di Stato di Pesaro e la Dott.ssa Poggetti della Ditta Hyperborea. Presenti anche delegati del Prefetto e del Questore di Pesaro.
Archivio dell’Azienda agraria Tenuta di S. Pancrazio di Collepepe di Collazzone (PG)
Giovanna Bacoccoli e Simona Cambiotti, funzionarie della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, hanno redatto un elenco di consistenza dell’archivio dell'Azienda agraria Tenuta di S. Pancrazio di Collepepe di Collazzone (PG). La proprietà appartiene alla famiglia Franzoni, originaria delle Marche e trasferita in Umbria alla fine del XVIII secolo, quando Agostino Franzoni, proveniente da Senigallia e domiciliato in Todi, nel 1797 ebbe in enfiteusi, dal cardinale Leonardo Antonelli, i beni rustici che costituivano l'abbazia intitolata ai santi Pancrazio e Vito di Collepepe. La tenuta, che inizialmente aveva un'estensione di 500 ettari, attualmente ne possiede circa 160, coltivati principalmente a grano, tabacco, girasole, olivo, vite; negli ultimi anni è stata introdotta la coltivazione dei meloni. Prenditi cura dei tuoi ricordi… e di quelli del nostro paese. Singolari iniziative dell’Iccd
Fotografie, album di famiglia, ricordi … spesso ammucchiati e confusi in scatole e cassetti. Ricordi preziosi e da riscoprire, proprio oggi, con la loro matericità e fisicità, in bianco e nero per lo più… oggi che con il digitale difficilmente troviamo il tempo o il desiderio di stampare e preferiamo pubblicare on line i nostri album, o tenerli sul nostro pc. Ma che emozione toccare e accarezzare le immagini dei nostri cari, cari anche se non conosciuti, con le loro storie, e le altre tracce: le lettere, le pagelline, i quaderni, i piccoli oggetti, e chissà quanto altro insieme alle fotografie. L'archivio del Teatro delle Muse. Riordino e inventario
In occasione della pubblicazione di un volume sul Teatro delle Muse di Ancona, prodotto in collaborazione tra Soprintendenza archivistica per le Marche e Archivio di Stato di Ancona, quest'ultimo ha curato il riordino del complesso documentario afferente al teatro stesso.
L'archivio, aggregato al fondo del Comune di Ancona e depositato presso l'Archivio di Stato, è costituito di 41 faldoni con estremi cronologici 1822-1943. Esso è stato riordinato ed inventariato a cura di Daniela Donninelli, Pamela Galeazzi e Carlo Giacomini. Alla luce del generale stato di disordine e dell'impossibilità di identificare un coerente sistema classificatorio, le attività hanno ricondotto la documentazione a serie che rispecchiassero il lacunoso titolario di impianto.
L'archivio del teatro presenta oggi una struttura articolata in cinque serie (I. Amministrazione, II. Sede e Struttura, III. Teatro. Stagioni e Spettacoli, IV. Amministrazione finanziaria, V. Giornali e Fotografie) e relative sottoserie. Le iniziative dell’Archivio di Stato di Catania per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nell’ambito delle iniziative congiunte tra le Istituzioni cittadine e provinciali, l’Archivio di Stato di Catania allestirà, nei locali dell’ex monastero di S. Nicolò l’Arena, la mostra “Il miglior tempo…(1848-1874)”. Tale mostra sarà inaugurata l’11 maggio 2011, in coincidenza con l’inizio del Convegno di studi sullo stesso tema, organizzato nei medesimi locali dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, e rimarrà aperta fino al 26 maggio. L'archivio dello scrittore Giorgio Bassani donato alla città di Ferrara
Il Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, ha annunciato l’11 novembre 2010 l’importante donazione alla città dell’archivio di Portia Prebys su Giorgio Bassani. Durante le giornate dedicate da Italia Nostra allo scrittore, nel decimo anniversario della sua scomparsa, tale lascito aiuterà la conoscenza e la valorizzazione dell’opera bassaniana.
Quando il restauro di Casa Minerbi, la dimora storica della famiglia Del Sale nel cuore di Ferrara, sarà ultimato, all’archivio Prebys saranno assegnati dei locali appositi dove poter consultare il materiale raccolto e approfondire i relativi ambiti di ricerca. Le stanze saranno parte dello spazio destinato all’Istituto di Studi Rinascimentali diretto da Gianni Venturi, caro amico e profondo estimatore dello scrittore. Grazie all’acquisizione da parte del Comune e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, entro un paio di anni sarà possibile la ristrutturazione dell’edificio in via Giuoco del Pallone dove risiedeva Giuseppe Minerbi, già restaurato alla fine degli anni ‘50 dall’architetto Piero Bottoni.
Archivi fuori dall'Archivio. Il patrimonio degli archivi non statali e l'attività della Soprintendenza Archivistica
Nell’ambito della XIII settimana della Cultura, il 13 aprile sarà inaugurata presso l’Archivio di Stato di Genova la mostra “Archivi fuori dall'Archivio. Il patrimonio degli archivi non statali e l'attività della Soprintendenza Archivistica”, curata da Francesca Imperiale e Paola Caroli. Il progetto della mostra è nato con l’intento di far conoscere l’importante patrimonio degli archivi non statali della Liguria, poco noto al pubblico, anche qualificato, offrendo una significativa panoramica della varietà e importanza dei documenti conservati negli archivi privati e pubblici su cui vigila la Soprintendenza Archivistica, e di fornire informazioni sull'attività dell’Ufficio. L'archivio del pittore perugino Gustavo Benucci
Nell'ambito del censimento degli archivi di artisti umbri è stato visionato alla fine del 2010, e attualmente in corso di notifica, il fondo archivistico del pittore perugino Gustavo Benucci (1927- 1991), un protagonista dell'arte umbra della seconda metà del Novecento, un artista di grande rilievo che ci ha lasciato, oltre le opere, un archivio personale molto interessante.
Gustavo Benucci, dopo una breve formazione in ambito romano, con la frequentazione degli studi di Giovanni Omiccioli e Mario Mafai, tiene la sua prima mostra a Perugia, nel 1947, presentata da Gerardo Dottori. Nel 1950 partecipa alla XXV Biennale di Venezia e l'anno successivo è invitato alla VI Quadriennale d'Arte di Roma. Dal 1953 al 1976 è stato insegnante presso l'Istituto statale d'arte di Perugia continuando la sua attività di pittore con numerose mostre in Italia, l'ultima delle quali, una grande antologica, nel 1986, presso la Rocca Paolina di Perugia.
Costituzione e Unità
Si intitola L’idea di Costituzione nella storia: la Carta come fattore di Unità Nazionale la relazione che ha tenuto il professore Antonino Spadaro nella Sala Conferenze dell’Archivio di Stato lunedì 8 novembre 2010. L'iniziativa è inserita nel quadro delle attività istituzionali che l’Archivio promuove per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e rappresenta il primo momento di riflessione sull’identità d’Italia e di come sia cresciuta l’idea di coscienza di Nazione. Antonino Spadaro, ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, ha illustrato il percorso storico dell’idea di Costituzione e si è soffermato sulla nostra Carta Costituzionale quale elemento di coesione e unità nazionale. Lettere d'amore e d'impegno politico: le Carte digitalizzate di Andrea Costa
Segnaliamo un archivio di grande interesse, che rende disponibili online circa 4800 documenti.
Si tratta delle Carte di Andrea Costa - il primo socialista eletto in Parlamento nelle elezioni del 1882 - consultabili online nel portale IBC archivi. Dalle lettere d'amore ad Anna Kuliscioff - "Nina mia amatissima" - redatte nel carcere di Perugia, alla corrispondenza con i compagni di lotta, dalle missive alla famiglia ai rapporti epistolari con le organizzazioni politiche del tempo: ... La donna nell’arte … all’Archivio di Stato di Genova
Mercoledì 9 marzo 2011, alle ore 17.00, in occasione della Festa della Donna 2011, l'Archivio di Stato di Genova ha organizzato l'iniziativa intitolata La donna nell'arte: tra immagine e consapevolezza di una identità, una conversazione con proiezione di immagini di celebri dipinti illustrati dalla storica dell'arte Mariangela Bruno. Il tema è stato quello della donna come fonte di ispirazione dell'arte visiva che si fa potente archetipo e che incarna di volta in volta i panni della divinità, di una virtù o di una allegoria nell'immaginario di una società.
Ma la donna nell'arte non è solo contemplata, e quindi pura visione, ma una protagonista consapevole del suo tempo, capace di creare manufatti artistici con un'altra prospettiva.
Pergamene inedite del Tabulario dell'Abbazia basiliana di S. Maria della Grotta (secc. XII-XVI)
Nel 1868 Salvatore Cusa pubblica una pergamena araba del 1112 riguardante un contratto di vendida di un fondo, in territorio palermitano, detto della “Favara” dove crescevano canne persiane. Il Trono e le Libertà per le Giornate Europee del Patrimonio
L’Archivio di Stato di Reggio Calabria il 25 settembre 2010 ha inaugurato la mostra Il Trono e le Libertà. La scintilla rivoluzionaria del 2 settembre 1847 nel territorio reggino. Il tema principale dell’excursus documentario è il fermento di libertà nei giovani protagonisti del primo moto rivoluzionario di Reggio, capeggiato dal patriota Domenico Romeo. In numerose e piccole sezioni tematiche, i documenti e i cimeli percorrono gli eventi che determinarono lo scoppio della rivolta il 2 settembre 1847 e la capitolazione degli insorti nel volgere di pochi giorni. Il 15 settembre Domenico Romeo fu assassinato e barbaramente decapitato. La sua testa fu esposta per due giorni nel cortile delle Carceri San Francesco, quale monito per i rivoltosi detenuti. A Palmi, il 28 settembre è stata inaugurata la mostra Il 1847 e il 1848 nel circondario di Palmi, che ripercorre i temi del Risorgimento. “L’Umbria nell’età napoleonica”
L’Archivio di Stato di Perugia, con il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia e del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, ha promosso e organizzato, nei giorni 1 e 2 dicembre 2010, un convegno, tenutosi a Perugia e a Spoleto, dal titolo “L’Umbria nell’età napoleonica”. Alle due giornate di studio hanno partecipato archivisti, docenti universitari ed esperti dei diversi settori interessati. Ospite illustre della prima giornata, da lui presieduta, è stato Simon-Pierre Dinard, capo dell’ufficio politico degli archivi e delle biblioteche del Ministero della difesa di Francia. I relatori hanno presentato interventi particolarmente circostanziati, con i quali sono stati illustrati vari aspetti inerenti alla vita politica, istituzionale, sociale e culturale di un periodo storico che, riguardo alle vicende umbre, non è stato mai abbastanza approfondito. “Storia, speranze, entusiasmi: i documenti raccontano l’Unità d’Italia”
L’Archivio di Stato di Cosenza, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità Nazionale, presenta, per la XIII Settimana della Cultura, la mostra documentaria e bibliografica: “Storia, speranze, entusiasmi: i documenti raccontano l’Unità d’Italia”, ripercorrendo le vicende e i personaggi coinvolti nel processo risorgimentale cosentino, dai martiri del 1844 alla spedizione dei Mille e, a grandi linee, la situazione socio-economica del periodo post unitario.
Inoltre, nell’ambito del Progetto “Raccontiamoci la città”, la sezione Didattica dell’Istituto presenterà nelle scuole cittadine documenti archivistici sul tema dell’Unità d’Italia. Una singolare figura di donna nella Sicilia del Cinquecento: Sofonisba Anguissola
In occasione della “Festa della donna 2011”, l’Archivio di Stato di Catania ha partecipato all’iniziativa promossa dall’Assessorato al Turismo del Comune di Catania “Leggere al Femminile”.
Per l’occasione è stata tenuta da Anna Maria Iozzia, archivista di Stato, e dal Alfio Nicotra, critico d’arte, una conversazione sulla presenza nel principato di Paternò (CT), dal 1573 al 1579, della pittrice cremonese Sofonisba Anguissola - moglie di Fabrizio Moncada, governatore del suddetto principato- e sulla sua produzione artistica.
Sono stati inoltre esposti alcuni documenti notarili che consentono di cogliere l’attività di Sofonisba a Paternò .Tra questi l’atto del 25 giugno 1579, che ha permesso recentemente di attribuire alla pittrice il quadro di S. Maria dell’Itria, conservato presso la chiesa di S. Maria dell’Annunziata di Paternò. Inoltre l’atto del 26 luglio 1579 in cui Sofonisba riceve, su mandato di Aloysia de Vega e Luna, tutrice di Francesco Moncada, principe di Paternò, onze 120 come segno di gratitudine per tutto il tempo che è stata governatrice del principato.
Soprintendenza archivistica per l’Umbria. Partecipazione a convegni e iniziative 2010
Stefania Maroni, della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, ha partecipato, nel dicembre 2010, a due convegni che trattavano fonti archivistiche di particolare interesse.
Al primo, L’Umbria nell’età napoleonica, Perugia-Spoleto, 1-2 dicembre 2010, promosso dall’Archivio di Stato di Perugia, ha presentato la relazione Struttura e organizzazione della documentazione archivistica dei Comuni capoluogo di cantone del circondario di Foligno in età napoleonica, al secondo, Modernizzare l’agricoltura. Gli insegnamenti agrari in Umbria, Perugia, 16 dicembre 2010, la relazione Fonti per la storia degli insegnamenti agrari negli istituti scolastici dell’Umbria. Archivio della Scuola dell'infanzia S. Croce-Casa dei bambini Maria Montessori
Hanno preso avvio, in data 1° marzo, i lavori di trasferimento, riordinamento e inventariazione dell’archivio storico della “Scuola dell’infanzia S. Croce-Casa dei bambini Maria Montessori” di Perugia. La scuola, istituita il 14 settembre 1861 per volontà di una associazione di cittadini e grazie all’interessamento del regio commissario generale dell’Umbria G. N. Pepoli, del gonfaloniere N. Danzetta e del sindaco R. Ansidei, festeggia quest’anno i 150 anni di attività.
La sua apertura coincise con il primo anniversario dell’entrata in città delle truppe liberatrici dalla dominazione pontificia. È del 12 agosto 1877 il decreto di erezione in ente morale; venne poi riconosciuta come opera pia, grazie alla legge 6972/1890. Mutò più volte la sua intitolazione: nata con il nome di “Asilo infantile”, nel 1988 assunse la denominazione attuale di “Scuola dell’infanzia S. Croce-Casa dei bambini Maria Montessori”. Nel quadro degli orientamenti didattici segue l’indirizzo montessoriano, introdotto fin dal 1909. L’archivio, che data a partire dall’anno della fondazione, per la sua importanza è stato dichiarato di particolare interesse il 5 luglio 1995. Le carte documentano la storia di una scuola avente carattere di istituzione educativo-assitenziale laica, sorta all’indomani dell’Unità d’Italia, che, dimostrando particolare sensibilità culturale e lungimiranza, recepì, con sollecitudine, importanti innovazioni pedagogico-educative.
Una Grande mostra in Trentino
L’Archivio di Stato di Trento promuove una grande mostra tra aprile e settembre 2011. Sarà inaugurata a Cles, in Val di Non, il 16 aprile.
Promossa dallo stesso Comune di Cles con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Trento, ha per titolo Lo spirito nobile della gente anaune.
La mostra tratta delle principali famiglie nobili della Val di Non, di origine feudale, in particolare gli Arsio, i De Cles, gli Spaur, i Thun. La sede espositiva è il Palazzo Assessorile di Cles. Dipinti, oggetti sacri, mappe storiche, documenti, libri, mobili, paramenti sacri, oggetti personali raccontano la storia della valle e della più ampia regione trentina; video tematici ne approfondiscono le vicende. A corredo vi è una corposa sezione didattica. Sono previsti inoltre percorsi sul territorio con iniziative nei castelli, nelle dimore signorili e nei luoghi sacri della valle.
Concerti, spettacoli teatrali, conferenze, percorsi culinari fanno da cornice all’esposizione.
Inaugurazione a Cles, in Val di Non, provincia di Trento, la mostra sarà visitabile fino al 4 settembre. Il testamento del pittore Gerolamo Romanino
Il 30 novembre 2010 l'Archivio di Stato di Brescia, in collaborazione con la Fondazione Casa di Dio, ha organizzato nelle splendide sale di Palazzo Averoldi in Brescia l'esposizione del testamento del famoso pittore bresciano cinquecentesco Gerolamo Romanino; testamento ritrovato l 'estate scorsa nell'archivio antico del Pio luogo Casa di Dio: archivio depositato presso questo Istituto in cui è in corso il riordino e la catalogazione. A corollario dell'esposizione si è tenuta una giornata di studio alla quale sono intervenuti la prof.ssa Mina Gregori, che ha egregiamente tratteggiato l'indole anticlassica di Romanino, il prof. Alessandro Nova che ha presentato alcune opere inedite del pittore, il prof. Giuseppe Fusari che ha parlato del rapporto Romanino - Moretto e Giuseppe Merlo, scopritore del documento, che ha parlato dell'importanza del testamento sia per fissare, con maggior certezza, la data di morte dell'artista, sia per la ricostruzione dell'attività della bottega di Romanino. Inno alla libertà
Il 15/12/2010, nel palazzo della Provincia di Perugia, è stata inaugurata la mostra “Inno alla Libertà! Dagli archivi storici comunali i 150 anni della Provincia dell’Umbria e dell’Unità d’Italia”. È articolata in 4 sezioni: L’eco dei moti rivoluzionari (anni 1820-1821), Il risveglio dei moti insurrezionali (anni 1830-1831), L’onda rivoluzionaria e la Repubblica romana (anni 1848-1849), L’istituzione della Provincia dell’Umbria e la proclamazione del Regno d’Italia (anni 1860-1861). La mostra e la pubblicazione del catalogo sono un ulteriore contributo, tra i tanti organizzati a ricordo di una data fondamentale per la storia nazionale: il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Una mostra sui moti risorgimentali all’Archivio di Stato di Frosinone
La mostra 150 anni dell’Unità d’Italia: dai moti risorgimentali alla decadenza del potere temporale dei Papi in corso all’Archivio di Stato di Frosinone, ricostruisce, attraverso i documenti, il tentativo insurrezionale ad opera dei fratelli Nicola, Giacomo e Domenico Ricciotti, affiliati alla Carboneria, sventato in Frosinone, nella notte tra il 10 e l’11 gennaio 1821. Nicola morirà fucilato dai Borbonici nel 1844 assieme ai fratelli Bandiera ed altri compagni, nel Vallone di Rovito, in occasione della spedizione in Calabria, ordinata da Mazzini per preparare i moti insurrezionali. Giuseppe Garibaldi, in onore del martire frosinate del Risorgimento, apporrà il nome Ricciotti al suo quarto figlio. Tra mito e realtà: i calabresi che fecero l’Unità d’Italia
Nell’ambito delle Celebrazioni per i 150 dell’unità d’Italia, la Soprintendenza Archivistica per la Calabria cura e organizza la mostra documentario-fotografica itinerante Tra mito e realtà: i calabresi che fecero l’Unità d’Italia. L’esposizione di documenti d’archivio, ripercorre le vicende dei patrioti e delle comunità calabresi in un periodo cruciale per il nostro Paese, dai moti rivoluzionari del 1844 alle elezioni del 1861. Attraverso le carte degli archivi di vari comuni calabresi (Catanzaro, Melito Porto Salvo, Morano, Reggio Calabria, Gerace) e i documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Catania, di Cosenza e di Napoli, ricostruisce il durissimo scontro tra i patrioti calabresi e le forze borboniche facendo luce sulle gesta di diversi personaggi che hanno contribuito al consolidamento alla causa dell’Unità
Archivi da mangiare e da bere
Archivi da mangiare e da bere è il titolo un po’ scherzoso dato a questa iniziativa, conclusasi di recente, che comprende una mostra e un convegno e vuole introdurre il tema degli archivi “da gustare”, seguendo il filo dei prodotti del territorio attraverso i secoli con attenzione all’economia, alla cultura e alla società. Oltre ai documenti e ai libri, sono stati esposti diversi oggetti che facevano parte del quotidiano in cucina e in sala da pranzo e che servono egregiamente a ricreare un’atmosfera affascinante, ad aprire una finestra su abitudini e consuetudini tipiche del tempo andato. Si tratta di oggetti che sono essi stessi documento e che magari erano allegati agli atti di tipo tradizionale. Hanno provenienze diverse: gli argenti dal fondo dell’ex Intendenza di finanza, altri dalle case delle nostre nonne, i bicchieri sono dell’amica Giulia Bernardi, ecc.
“in attesa del tricolore….. Uomini e istituzioni nel Vicentino tra il 1848 e il 1866”
L’Archivio di Stato di Vicenza dedica il suo appuntamento annuale alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. La mostra dal titolo “in attesa del tricolore ….uomini e istituzioni nel Vicentino tra il 1848 e il 1866” utilizza le carte degli uffici territoriali della Delegazione provinciale austriaca e del Tribunale e i documenti dell’archivio della famiglia Franco e di quello dell’Istituto degli Esposti. Le piccole bandiere e le coccarde, insieme agli scritti inneggianti a Pio IX, Carlo Alberto,Vittorio Emanuele e Garibaldi, sequestrati dai gendarmi austriaci, scandiscono il racconto delle storie. Verranno presentate alcune delle istituzioni dell’apparato statale austriaco come la Delegazione medesima e i Commissariati distrettuali. Pagine di colore...
Nell’ambito delle iniziative del Ministero per i Beni e le Attività Culturali legate all’8 marzo, sotto lo slogan “La Donna nell’Arte”, l’Archivio di Stato di Mantova, in collaborazione con l’Associazione Mantova Arte Contemporanea organizza la mostra di Sonia Costantini Pagine di Colore.
L’artista espone una serie di pastelli su carta con la possibilità di vederli negli spazi di un Archivio di Stato, luogo dove la carta è assoluta protagonista. Una iniziativa della Soprintendenza archivistica per la Sicilia e della Fondazione Prem Rawat
La giornata Mondiale dell'Alimentazione del 16 ottobre 2010, indetta dalla FAO e a cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha aderito, è stato motivo d'incontro tra due mondi apparentemente distanti tra loro: quello degli archivi, luoghi chiusi per eccellenza nell'immaginario collettivo e quello di un'organizzazione internazionalmente aperta alle emergenze ed urgenze sociali come la FAO. Il Risorgimento in Maremma
L’Archivio di Stato di Grosseto organizza una mostra storico-documentaria sull’epopea risorgimentale nel Grossetano. L’esposizione è frutto di una vasta ricerca, che vuole evidenziare vicende mai studiate globalmente, con elementi del tutto nuovi, inquadrati nel contesto socio-economico dell’epoca. Là dove la terra finisce e incomincia il mare. Memoria e immagine dell'impresa
La mostra Là dove la terra finisce e incomincia il mare. Immagine e memoria dell'impresa sarà allestita nelle sale dell'Archivio di Stato di Brindisi il prossimo dicembre. Promossa dall' Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) e dal C.N.R.- Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali di Lecce (IBAM), sarà realizzata in collaborazione tra I'AIPAI, il CNR-IBAM e l'Archivio di Stato di Brindisi. E' un contributo alla ricostruzione della storia dell'impresa nella provincia di Brindisi e propone il repertorio visivo e iconografico presente nella pubblicità e nelle carte intestate delle imprese brindisine dalla fine dell'ottocento agli anni Cinquanta del secolo successivo. Italia mia, benché il cantar
Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita della provincia di Benevento (2010) e dell’Unità d’Italia (2011) l’Archivio di Stato e l’Associazione culturale I Musicalia, in collaborazione con la Provincia e con il Comitato Provinciale per le celebrazioni coordinato dall’ASBN, hanno organizzato una recita di “Italia mia, benché il cantar…” di Amerigo Ciervo, Marcello Cervo e Andrea Massaro, con I Musicalia, Martina Carpi e Francesca De Nicolais.
Lo spettacolo è stato presentato sabato mattina, 23 ottobre, alle ore 10, presso l’Archivio di Stato di Benevento nel corso di un seminario di orientamento per un approccio storico filologico agli eventi risorgimentali sanniti, per coglierne la specificità che non può più prescindere dai documenti, per sollecitare l’uso pubblico e filologico della documentazione e della storia, auspicata già nel 1910 da Mellusi come “plebiscito della memoria”. Storia che può essere raccontata – anche nella prospettiva curriculare – con espressività e linguaggi alternativi. L’inaugurazione della nuova sede dell’Archivio di Stato di Bergamo
Il giorno 6 ottobre 2010 alle ore 10,30 si è tenuta la cerimonia inaugurale della nuova sede dell’Archivio di Stato di Bergamo, un edificio di nuova costruzione, situato in via F.lli Bronzetti, progettato dall’architetto bergamasco Alberto Bertasa. Hanno presenziato alla cerimonia che ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza cittadina, il Prefetto di Bergamo, Camillo Andreana e le Autorità locali, nonché, in rappresentanza del MiBAC: Luciano Scala, Direttore Generale per gli Archivi; Caterina Bon di Valsassina e Maurizio Savoja, rispettivamente Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e Soprintendente Archivistico per la Lombardia. Alberi genealogici, processi e sovversivi
Nel secondo semestre del 2010, l’Archivio di Stato di Bologna ha aperto al grande pubblico le porte dei suoi locali, situati nel cuore della città e nella sede dell’antico convento dei Celestini, per una serie di visite guidate e manifestazioni che hanno l’intento di far conoscere e apprezzare il prezioso patrimonio conservato.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio si è aperta, nella sala della biblioteca, la mostra “L’albero delle vite. Alberi genealogici dagli archivi delle famiglie nobili bolognesi”: quadri, manoscritti miniati, incisioni, onoreficenze e sigilli per illustrare la cultura genealogica custodita dagli archivi delle grandi famiglie. A tavola con i baroni di Sorso e i marchesi di Laconi tra Settecento e Ottocento
Su invito del Direttivo del Rotary Club di Cagliari, la dott.ssa Marina Valdès, funzionario della Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, ha tenuto, nell’ambito della Giornata mondiale dell’alimentazione 2010, una conferenza dal titolo: Abitudini alimentari degli aristocratici cagliaritani: a tavola con i baroni di Sorso e i marchesi di Laconi tra Settecento e Ottocento.
Di fronte ad un folto pubblico riunito nella sala convegni dell’Hotel Mediterraneo di Cagliari, la relatrice, dopo una premessa sulle fonti utilizzate, gli archivi privati Amat di San Filippo ed Aymerich e alcuni testi a stampa dell’epoca, è passata ad illustrare i vari temi: dalla cucina di tutti i giorni a quella per le occasioni speciali, dai rinfreschi ai cibi che portava con sè chi doveva affrontare un viaggio.
Quella che emerge è una società che mangiava e spendeva molto, nonostante potesse disporre anche dei prodotti provenienti dai feudi e dagli allevamenti privati. Le attività del laboratorio legatoria e restauro dell’Archivio di Stato di Cagliari
Il 3 ottobre 2010 l’Archivio di Stato di Cagliari ha partecipato alla manifestazione Domenica di carta. Archivi e biblioteche si raccontano, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali. L’Istituto è stato aperto al pubblico per l’intera giornata con visite guidate ai servizi e ad una mostra documentaria che ha offerto una carrellata dei fondi archivistici conservati, dalle carte più antiche e di pregio, alle veline e ai manifesti del Novecento. Uno spazio particolare è stato dedicato all’attività del Laboratorio di Legatoria e Restauro: attraverso l’esposizione di documenti originali danneggiati e restaurati, sono state descritte le fasi in cui si articolano le operazioni di restauro manuale, con esemplificazioni degli strumenti e delle tecniche utilizzati. Iconografia dei paesaggi calabresi… e altre iniziative dell’Archivio di Stato di Cosenza
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2010, presso l’Archivio di Stato di Cosenza è stato presentato il volume “Iconografia dei paesaggi calabresi. Riflessione sui mutamenti dei luoghi tra evoluzione, accadimenti, incuria e ingiuria”, ideato e realizzato dalla Soprintendenza per le province di CS, CZ, KR in collaborazione con Archivio di Stato e Biblioteca Nazionale di Cosenza, Soprintendenza BSAE di Cosenza, Fondazione Napoli 99, e “Italia Nostra”. L’Archivio di Stato di Cosenza ha inteso dare il suo contributo alla riflessione sulle trasformazioni di contesti naturali ed urbani della provincia, attraverso la valorizzazione delle fonti documentarie presentate nella mostra “Fonti storico-iconografiche sul paesaggio calabrese” e con brevi saggi, presenti nel volume, che affrontano problematiche ambientali quali il dissesto idrogeologico, l’aggressione al paesaggio forestale, l’avvento dell’elettricità. Una mostra documentaria su un Santuario Mariano
Per l’inizio dell’anno 2011 l’Archivio di Stato di Frosinone parteciperà, attraverso la realizzazione di una mostra documentaria e della relativa pubblicazione, all’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Frosinone, collegata al restauro della Fontana Livio de Carolis, antistante il Santuario di Madonna della Neve di Frosinone. La mostra ricostruisce, attraverso la documentazione, la vita non solo religiosa, ma anche di aggregazione sociale collegata a quella che in origine era una “Cona”, e che dopo il 10 maggio 1675, entra nella storia di Frosinone. Quel giorno avvenne un prodigioso fenomeno: la fronte dell’immagine della Madonna incominciò ad emettere gocce di sudore. Il fatto fu riconosciuto straordinario ed il luogo divenne subito meta di pellegrinaggi. In poco più di un anno dall’evento fu costruita una chiesa, consacrata nel maggio del 1678. “ La moda …in archivio”. Fonti per la storia della moda
Il 10 settembre 2010 si è tenuto a Bari, presso la sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, il seminario di studi La moda…in archivio, organizzato dalla stessa Soprintendenza, in collaborazione con Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Management Organizzativo Direzionale Associato (M.O.D.A), Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Università degli Studi di Bari, nell’ambito della manifestazione Made in Mediterraneo svoltasi dall’ 8 al 19 settembre 2010 a Bari dove fra gli altri, ha sfilato lo stilista Gianni Malignano. Le iniziative dell’Archivio di Stato di Lucca
“Domenica di carta. Biblioteche e archivi si raccontano”. Andare all’Archivio di Stato di Lucca domenica 3 ottobre ha significato passeggiare nella storia: con visite guidate programmate sono state attraversate le sale monumentali di Palazzo Guidiccioni che conservano le antiche carte dello Stato lucchese.
Alle ore 11.00 ha avuto luogo la prima presentazione del video realizzato sulla mostra “Dal filo al vestito: atmosfere e memorie di un secolo. La moda tra Risorgimento e ‘boom economico’”, dove si è cercato di ricreare frammenti di vita vissuta attraverso materiali tessili originali, oggetti, colori, vestiti; perfino i conti dei negozianti della città, dei sarti e delle modiste. Sono stati analizzati gli anni intercorsi tra l’uso delle crinoline e l’avvento delle minigonne, tra l’applicazione delle fasce ai bambini e la sbrigliata fashion infantile di oggi. Europa Europa!
Europa Europa! è il titolo della mostra inaugurata il 24 settembre 2010 presso l’Archivio di Stato di Matera in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
L’iniziativa espositiva “disegna” il processo di ricostruzione economica e morale dell’Europa all’indomani della seconda guerra mondiale e l’intenso movimento di persone che attraversarono l’intero continente europeo dal secondo dopoguerra agli inizi del 2000.
Essa illustra testimonianze sui caratteri essenziali dei processi di emigrazione all’interno dell’Europa Occidentale e sull’incidenza, i risvolti, le ricadute e i coinvolgimenti delle comunità della provincia di Matera.
Offre, poi, rappresentazioni e documenti sull’inversione di tendenza che si registra dalla metà degli anni Settanta, epoca in cui, così come per il resto d’Italia, anche la Basilicata condivise il fenomeno rilevante dei rientri ed iniziò a ricevere immigrati da altri Paesi. “L’Umbria nell’età napoleonica”. Convegno di studio organizzato dall’Archivio di Stato di Perugia
Nei giorni 1° e 2 dicembre 2010 l’Archivio di Stato di Perugia terrà un convegno sul tema “L’Umbria nell’età napoleonica”, con l’obiettivo di rilevare, presentare e illustrare le fonti documentarie presenti in Umbria o che abbiano significative relazioni con l’argomento. Il convegno costituisce l’occasione per condividere informazioni e studi sugli archivi di soggetti pubblici e privati presenti nel territorio della regione e in particolare sulle fonti conservate presso gli archivi di Perugia, di Spoleto, di Foligno e di Terni, e ricerche su fonti francesi. I Grimaldi e il cioccolato di Modica
Nell’ambito della manifestazione “Chocobarocco 2010” (Modica, 3-8 dicembre 2010), organizzata dal “Consorzio di Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica” e dal Comune di Modica, domenica 5 dicembre, alle ore 11,00, sarà inaugurata nei locali di Palazzo Grimaldi la mostra documentario-bibliografica “I Grimaldi ed il cioccolato di Modica”. Saranno esposti volumi della Biblioteca comunale e documenti dell’ Archivio Grimaldi conservato presso la Sezione di Archivio di Stato di Modica. Tali documenti testimoniano la preparazione del cioccolato secondo la tecnica atzeca introdotta in Europa dagli spagnoli nel XVI secolo. Mentre a partire dal Settecento furono adottate nuove tecniche di lavorazione, a Modica il processo atzeco non fu abbandonato a causa della mancanza dei capitali necessari per passare dalla fase artigianale a quella industriale e continua ad essere utilizzato anche oggi, costituendo uno dei settori più importanti dell’economia modicana. A curiosare le antichità. Strade e viaggiatori in provincia di Salerno…
E' ancora in corso (si chiuderà il 31 gennaio 2011), presso l'Archivio di Stato di Salerno, la mostra "A curiosare le antichità. Strade e viaggiatori in provincia di Salerno in età moderna e contemporanea", sul tema del Grand Tour e dei viaggi al Sud, organizzata con i contributi di diversi Istituti Culturali - Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Biblioteca Comunale Simone Augelluzzi di Eboli, Archivio Storico Comunale di Salerno, Archivio Storico e Biblioteca Comunale di Cava de' Tirreni, Archivio Storico Comunale di Vietri sul Mare e Associazione Archivio Laboratorio di Paestum - oltre che di alcuni privati come il signor Nicola Ventre e la signora Enrica Baratta. La mostra si sviluppa intorno ai luoghi del Viaggio in Italia che riguardano la nostra provincia, ai viaggiatori noti e meno noti spinti sin qui da suggestioni letterarie, classiche e romantiche. Una “finestra sul Risorgimento” all’Archivio di Stato di Terni
Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Archivio di Stato di Terni ha organizzato in collaborazione con il Centro Studi Storici, l’Istituto Storia del Risorgimento e l’Associazione Mazziniana “L. Salvatorelli”, una mostra dal titolo “Finestra sul Risorgimento - Terni 1859/1861). I documenti sono una testimonianza preziosa dell’attività patriottica risorgimentale a Terni e in tutta la Regione umbra; molti atti inediti appartengono all’archivio privato conti Fratini-Alberti, donato di recente all’Istituto: una fonte di ricerca storica molto significativa, attraverso cui scoprire tante dinamiche nascoste, in un momento storico politico ricco di pulsioni. L’esposizione inaugurata il 18 settembre 2010 rimarrà aperta fino a dicembre 2010.
L’Istituto ha programmato per fine anno, con data da fissare, la presentazione del catalogo della mostra e la cerimonia ufficiale di donazione allo Stato dell’archivio dei conti Fratini-Alberti che, come detto, è un patrimonio documentario di notevole valore, in grado di soddisfare vuoti di conoscenza fra gli studiosi del Risorgimento. “Udine, le vie degli orti”
Nell’ambito della manifestazione “Domenica di carta” l’Archivio di Stato di Udine in collaborazione con il Comune di Udine-Ufficio Agenda 21 ha realizzato la mostra “Udine, le vie degli orti. Un percorso tra documentazione storica e nuove prospettive di orti urbani” L’esposizione, aperta domenica 3 ottobre nella sede dell’Archivio, ha offerto la possibilità di conoscere come la città di Udine, tra Ottocento e Novecento, abbia subito un mutamento urbanistico sostanziale con la cancellazione del modello abitativo di tipo agricolo, superato dal nuovo disegno della città moderna. La cartografia ottocentesca, conservata in Archivio, presenta appunto alcuni esempi di questo modello urbano: tra il centro cittadino e le mura estese aree coltivate adiacenti a palazzi nobiliari, conventi, monasteri, e case rustiche. Conferenze accademiche all’Archivio di Stato di Varese
Nell’ambito del progetto nazionale “Domenica di carta – Biblioteche e archivi si raccontano” l’Archivio di Stato di Varese ha organizzato alcune conferenze tenute dal direttore dell’Istituto, Claudia Morando, e da esponenti della cultura accademica. La manifestazione, rivolta ad un pubblico non specialistico di qualsiasi fascia d’età e condizione, si è svolta presso la sede dell’Archivio di Stato di Varese il 3 ottobre 2010. Claudia Morando, dopo la presentazione dell’evento, ha tenuto la relazione dal titolo: L’Archivio di Stato di Varese: un giacimento culturale da scoprire. Ha proseguito Robertino Ghiringhelli, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con l’intervento Il Risorgimento a Varese. Sullo stesso tema, ma dal punto di vista femminile, ha parlato Giuseppe Armocida, docente dell’Università dell’Insubria. Aggiornamento del censimento degli archivi IPAB
Nell’anno 2010 si sono svolte le operazioni di aggiornamento dei dati degli archivi delle Istituzioni di assistenza e beneficenza dell’Umbria funzionanti, sia pubbliche sia private. Un primo scopo era di avere un quadro aggiornato della situazione di un patrimonio documentario di estremo interesse, il cui rilevamento, effettuato a tappeto per l’intera regione Umbria, risaliva agli anni 1985-1986. Inoltre, si voleva verificare quali provvedimenti fossero stati adottati da tali istituzioni a seguito d.lgs. n. 207 del 4 maggio 2001, relativo al riordino del sistema delle IPAB, che prevede, in alcuni casi, la trasformazione in enti con personalità giuridica di diritto privato, in altri, per l’esattezza quando si tratta di enti eroganti direttamente servizi assistenziali, la trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona, con conseguente adeguamento degli statuti. Il riordinamento e l’inventariazione dell’archivio della Cassa di Risparmio di Terni e Narni
Si è concluso nell’aprile 2010 l’intervento di riordinamento e inventariazione dell’archivio della Cassa di Risparmio di Terni e Narni, conservato dall’omonima Fondazione, la quale ha accolto il progetto redatto dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria e lo ha direttamente finanziato.
La prima fase, vale a dire il riordinamento e l’inventariazione dell’archivio della Cassa di Risparmio di Terni, ha preso avvio nel maggio del 2007 e si è conclusa nell’estate del 2008. L’incarico è stato affidato a tre archiviste libere professioniste, coordinate dalla funzionaria della Soprintendenza Fabrizia Trevisan.
Le stesse operatrici hanno svolto, dal settembre 2009 all’aprile 2010, un analogo intervento sull’archivio della Cassa di Risparmio di Narni, 2423 pezzi dal 1846 fino al 1988, quando l’istituto fu incorporato nella Cassa di Terni. Ordinamento ed inventariazione dell’archivio della Casa di cura “Casalsole” di Città di Castello
Nel mese di dicembre 2009 è iniziato il riordinamento dell’archivio della soppressa Casa di cura “Casalsole” di Città di Castello (PG). Si trattava di un sanatorio privato, per la cura dei pazienti affetti da tubercolosi, aperto nei primi mesi del 1932 dal dott. Giuseppe Moscioni e dalla moglie Ginevra Manciati. La struttura cessò di funzionare nel 1973. Da allora la documentazione è sempre rimasta in loco, ma in completo stato di abbandono. Nel 2004 la Soprintendenza archivistica è stata contattata dal Comune di Città di Castello, che, essendo proprietario dell’immobile e dovendo procedere alla sua alienazione, ha rinvenuto la documentazione, purtroppo in parte compromessa da infiltrazioni d’acqua. Si è prontamente provveduto, prima trasferendo e bonificando le carte, poi riordinandole, grazie al finanziamento, da parte della Direzione generale per gli archivi, del progetto redatto dalla Soprintendenza Soprintendenza archivistica per l’Umbria. Censimento degli archivi delle Aziende Unità Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere
Nel mese di ottobre dell’anno corrente si sono concluse le operazioni di censimento degli archivi delle 4 Aziende Unità Sanitarie Locali (in un primo momento 5, divenute 4 nel 1998, a seguito della fusione delle AUSL 4 e 5) e delle 2 Aziende Ospedaliere dell’Umbria. Dai funzionari della Soprintendenza archivistica, che hanno fatto parte del gruppo di lavoro preposto al rilevamento dei dati, sono stati visitati i numerosissimi depositi in cui la documentazione è conservata: 102 luoghi di conservazione, per un totale di circa 285 ambienti. Il patrimonio documentario censito ammonta a otre 200.000 pezzi, ma a questi va aggiunta un’altrettanto considerevole parte di documentazione di cui non è stato possibile rilevare il dato quantitativo, se non a metri cubi o a metri lineari. Mostra documentaria e convegno di studi sulla scuola in Umbria dall’Unità ad oggi
Il 23 settembre 2010, presso i locali dell’Archivio di Stato di Perugia, è stata inaugurata la mostra documentaria “Tutti in classe!. La scuola in Umbria dall’Unità ad oggi nei documenti degli archivi scolastici” che ha visto la partecipazione di tutte le otto scuole della provincia di Perugia aderenti al progetto “Hermes” per la gestione e valorizzazione degli archivi scolastici, risorse storiche e didattiche delle scuole. Il materiale esposto, fornito dalle otto scuole, è costituito sia da documenti conservati negli archivi delle stesse sia da materiale scientifico un tempo utilizzato per i laboratori.
L’inaugurazione è stata preceduta dagli interventi dei dirigenti scolastici e da alcuni alunni che hanno parlato delle attività didattiche svolte negli archivi delle loro scuole così come era stato previsto dal progetto “Hermes”, il cui scopo – tra l’altro - era quello di utilizzare l’archivio della propria scuola per avviare gli studenti allo studio della storia o per qualunque altra attività didattica anche scientifica. L’Archivio Fondazione Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari (ONAOSI)
Giovanna Bacoccoli e Simona Cambiotti, funzionarie della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, hanno redatto un elenco di consistenza dell’archivio della Fondazione Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari (ONAOSI). L’istituzione del Collegio venne proposta da Luigi Casati, a Padova, al I Congresso nazionale dei Medici condotti nel 1874; nel Congresso di Torino del 1876 si aprì una raccolta di fondi che consentì di istituire 6 borse di studio per gli orfani più bisognosi. A Torino era presente il prof. Carlo Ruata che cercò di coinvolgere nell’iniziativa i medici italiani. Nel 1892 i primi 5 orfani sanitari vennero ospitati nella sezione a pagamento dell’Orfanotrofio Sant’Anna. Con R.D. del 20 luglio 1899 il Collegio venne eretto in Ente morale. Una curiosità: Rodolfo Valentino fu ospite dal 1906 al 1909 del Collegio in quanto orfano del dr. Guglielmi, veterinario di Castellaneta (TA). Archivio Azienda agraria SAGRIVIT
Giovanna Bacoccoli e Simona Cambiotti, funzionarie della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, hanno redatto un elenco di consistenza dell’archivio dell’azienda agraria Sagrivit del dott. Carlo Claudio Sagrini in loc. Petroia. L’azienda, di 300 ha, circonda il castello di Petroia, situato a Scritto, frazione di Gubbio, e insieme ad esso costituisce un unico complesso, acquistato nel 1925 da David Sagrini, nonno dell’attuale proprietario. Il castello risale al XII sec., il mastio con la torre è datato intorno al Mille. Fu teatro di numerose vicende storiche e luogo di nascita di Federico da Montefeltro. Ora l'edificio ha assunto l'aspetto di un piccolo borgo ed ospita un elegante e suggestivo relais. L'azienda agraria, gestita a mezzadria fino agli anni '50/'60, divenne poi colonia. In passato si praticava la coltivazione di orzo, grano, piccole vigne e olivo, oltre all'allevamento di bestiame e cavalli da salto. Gli archivi di persona: viaggio attraverso storie di uomini e donne del Novecento dalla scienza allo spettacolo
L’area archivistica della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari e il Dipartimento di Scienze del libro e del documento hanno promosso nel 2009 un ciclo di incontri dal titolo Gli archivi di persona: viaggio attraverso storie di uomini e donne del Novecento dalla scienza allo spettacolo, con i quali si è inteso illustrare agli studenti questa particolare tipologia di archivio privato e proporre alla discussione la vasta tematica archivistica e storiografica che quella documentazione contiene. L’Associazione Archivi Gentilizi e Storici
Si è svolta il 14 giugno scorso presso l’Archivio di Stato di Piacenza la conferenza stampa per presentare l’intervento di riordino dell’archivio gentilizio della famiglia Morando. Presenti alla conferenza il marchese Manfredi Landi di Chiavenna, presidente dell’ASAGES (Associazione Archivi Gentilizi e Storici), Gian Paolo Bulla, direttore dell’Archivio di Stato e l’avv. Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia. Manfredi Landi di Chiavenna ha spiegato che l’ASAGES è nata come associazione a Piacenza il 28 giugno 2002 con lo scopo di tutelare gli archivi gentilizi conservati quasi sempre in palazzi di interesse storico-artistico. L’Asages aderisce alla Confedilizia per l’importanza che ricopre la stessa nella tutela delle antiche dimore gentilizie. ‘A mi baste un fil di lune’
La sera del 22 giugno 2010 l’Archivio di Stato di Pordenone e il Coro Città di Cervignano hanno organizzato un concerto in ricordo della poetessa e studiosa friulana Novella Aurora Cantarutti, amica e discepola di Pasolini, scomparsa a settembre dello scorso anno.
Il titolo della manifestazione è stato “ A mi baste un fil di lune”.
Nata a Spilimbergo nel 1920, studiò a Udine, Milano e Roma; raffinata poetessa, felicissima narratrice, fu un’appassionata studiosa di tradizioni popolari; assidua frequentatrice degli Archivi si impegnò, dopo il terremoto, nel salvataggio e nel riordino di patrimoni documentari danneggiati dal sisma. ... La città ideale...: una mostra sulle origini di Arborea
Per le Giornate Europee 2010, la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna sta organizzando, in collaborazione con la Società Bonifiche Sarde, una mostra che, attraverso i documenti dell’archivio societario, dichiarato nel 1995 dalla stessa Soprintendenza, ripercorra le vicende legate alla nascita e allo sviluppo di Mussolinia, l’odierna Arborea.
Città nuova realizzata dal regime fascista in un territorio, quello sardo, non estraneo alla fondazione pianificata di nuovi insediamenti abitativi, Mussolinia di Sardegna - così fu ribattezzato nel 1930 il Villaggio Mussolini - fu parte di un ampio intervento che prevedeva non solo la bonifica della zona, paludosa, fortemente malarica e quindi inabitabile, ma anche la realizzazione di una fitta rete di canali, il rimboschimento del territorio, la sua colonizzazione. Il censimento degli archivi delle 31 parrocchie del Comune di Terni
Prosegue il censimento degli archivi parrocchiali umbri promosso dalla Soprintendenza Archivistica per l’Umbria; l’obiettivo generale è quello di valorizzare questa tipologia archivistica e di favorirne la consultazione in rete, grazie al Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA), dove saranno pubblicati i risultati del lavoro.
Nel secondo semestre del 2009 sono stati rilevati i dati di trentuno archivi parrocchiali esistenti nel territorio comunale di Terni (1.900 pezzi circa, secc. XVI-XXI).
La storia delle parrocchie ternane è segnata, nell’antichità, dall’assenza di un vescovo diocesano fino al 1218 e, in tempi più recenti, dall’inurbamento favorito dallo sviluppo delle acciaierie e della fabbrica d’armi.
Delle attuali parrocchie, esistono precedentemente al sec. XIII le cinque “urbane” di S.Croce, S.Pietro, SS. Lorenzo e Cristoforo, S.Maria Assunta, S.Salvatore, così come quelle di sei frazioni. Tra il XIX e l’inizio del XX secolo, nascono S.Maria del Rivo, S.Maria dell’Oro e S.Francesco, riprendendo il titolo da altre parrocchie. Censimento degli archivi privati in Umbria
Nei primi mesi del 2010, per il censimento degli archivi privati di famiglia e di persona, sono stati dichiarati d’interesse storico particolarmente importante gli archivi del sen. Raffaele Rossi di Perugia, della famiglia Fratini di Terni e di Ugo Castellani di Terni.
Il sen. Raffaele Rossi (Perugia 1923-2010) ha avuto un peso rilevante nel settore educativo, culturale, sociale e politico. Ha partecipato alla resistenza e al movimento di liberazione e ha dato alle stampe numerosi contributi di natura storica. L'archivio, fonte imprescindibile per lo studio e la conoscenza della storia dell'Umbria contemporanea, si compone di n. 75 pezzi (70 fascicoli, 3 buste e 2 cartelle), è ben conservato ed è dotato di un elenco di consistenza. Documenti preziosi in mostra
Durante l’incontro tra il Prefetto di Ragusa, Francesca Cannizzo, e Sua Beatitudine Gregorios III Laham, patriarca di Antiochia, di Alessandria, di Gerusalemme e di tutto l’Oriente della Chiesa Cattolica Greco - Melchita, svoltosi presso il Palazzo del Governo il 21 aprile 2010, sono stati mostrati all’illustre ospite due documenti conservati presso la Sezione di Archivio di Stato di Modica riguardanti, rispettivamente, il duomo di S. Giorgio Vecchio di Ragusa Ibla e la cattedrale di S. Giovanni Battista di Ragusa. Il primo è un’apoca, redatta il 30 agosto 1576 dal notaio Vincenzo Solarino di Ragusa, che ha permesso di attribuire allo scultore palermitano Antonio Gagini la “cona” dell’altare maggiore del duomo di S. Giorgio Vecchio crollato in seguito al terremoto del 1693, attualmente custodita nella sacrestia del nuovo duomo di S. Giorgio. Ianuenses/Genovesi. Uomini diversi, nel mondo spersi
Il 21 giugno l’Archivio di Stato di Genova ha inaugurato una mostra dedicata ad alcuni genovesi vissuti fra i secoli XI e XVI, noti e meno noti, ma che rappresentano tutti, sotto diversi aspetti, lo spirito del loro tempo, la capacità e la volontà di spingersi in ogni angolo del mondo conosciuto, di rivestire un ruolo centrale nei traffici internazionali e nelle dinamiche politiche, la brama del potere, economico e politico, il senso di servizio, l’attaccamento alla patria; che esprimono la sete di conoscenza, lo spirito d’avventura, la capacità di compenetrazione con altri popoli, culture, lingue. L’esposizione li segue nelle tappe più significative, facendoci condividere pezzi di vite fuori dall’ordinario, a Genova, in Liguria, in Europa, Africa e Asia, per terra e per mare, mentre giungono in terre remote, aprono o riaprono nuove rotte, affrontano rischi enormi. Il Secolo Breve raccontato e documentato nelle iniziative dell’Archivio di Stato di Rovigo
Nell’anno 2008 ricorreva il 60° anniversario della promulgazione della Costituzione italiana e l’Archivio di Stato di Rovigo, in sintonia con la Provincia di Rovigo e con altri partner istituzionali, ha messo a punto un progetto che punta al recupero scientifico ed alla valorizzazione della memoria, scritta e orale, dello sforzo condotto in Italia e nel Polesine per l’affermazione della democrazia nel periodo che va dal 1918 al 1948.
Il primo passo è stato quello di costituire presso l'Archivio di Stato di Rovigo un Centro di documentazione sul “Secolo breve”, sulla scia di quanto già attuato per il Risorgimento e la Carboneria in particolare, mediante la riproduzione digitale di decine di migliaia di carte e fotografie conservate in diversi fondi dell'Archivio Centrale dello Stato in Roma, e con la realizzazione di un applicativo apposito denominato “Gente di Rovigo”, dedicato alle immagini e alle informazioni relative ai soli fascicoli nominativi di polesani (1900 circa – 1945). Nuove sale espositive all’Archivio di Stato di Cagliari per … 9 chilometri di Storia …
Il 23 settembre 2009 sono state inaugurate le nuove sale espositive dell’Archivio di Stato di Cagliari, al termine di una trance dei lavori di ristrutturazione dell’intero edificio. L’agibilità di spazi adeguati e di prestigio ha dato l’opportunità all’Istituto di riaprirsi al pubblico con una mostra documentaria dal titolo esemplificativo 9 chilometri di Storia. L’Archivio si mette in mostra. Si è scelto di far conoscere la ricchezza del materiale documentario conservato in Archivio attraverso un’ampia carrellata che parte dalle carte più antiche risalenti al periodo della dominazione aragonese e spagnola, passa attraverso gli atti notarili che testimoniano secoli di vita civile e sociale della Sardegna, per arrivare alla copiosa documentazione del periodo sabaudo e agli archivi contemporanei. Il Tevere ad Otricoli. Vita e fede sulle rive del fiume
Il 15 maggio è stata inaugurata ad Otricoli, in una delle zone archeologiche più importanti dell’Umbria, un’imponente mostra documentaria ed iconografica dal titolo: “Il Tevere ad Otricoli-vita e fede sulle rive del fiume”.
L’Archivio di Stato di Terni e quello di Roma hanno interagito con le altre istituzioni culturali ed amministrative della regione Umbria, quali: le tre Soprintendenze, la Direzione Regionale per i Beni Culturali, nonché Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Terni e di Otricoli, Diocesi Terni-Narni-Amelia, Consorzio di Bonifica Tevere-Nera, al fine di realizzare una preziosa esposizione di pergamene, codici, manoscritti, dialoganti con reperti archeologici, opere d’arte, opere idrauliche, che sia la testimonianza della dinamica storica di un territorio, plasmato e trasformato nel tempo dalle acque del fiume Tevere. “Sulla scena del crimine. I corpi del reato e i luoghi del delitto (1820-1850)”
I recenti studi sulla documentazione del Tribunale provinciale austriaco (1816-1871), conservata presso l’Archivio di Stato di Vicenza, coordinati dal professore Claudio Povolo dell’Università degli Studi di Venezia, hanno permesso l’allestimento, proprio nella sede dell’istituto archivistico, di una suggestiva mostra dal titolo “Sulla scena del crimine. I corpi del reato e i luoghi del delitto (1820-1850)”. La mostra offre uno spaccato vivido della società dell’epoca, soffermandosi in particolare sul tema della ricerca della prova e della ricostruzione della verità processuale. I corpi del reato –gli oggetti ritrovati sul luogo del delitto- e ancor oggi, in parte, conservati nei fascicoli processuali, costituiscono il filo rosso del racconto. Vittoria Aganoor e Guido Pompilj. Un romantico e tragico amore di primo Novecento sul Lago Trasimeno”
Vittoria Aganoor, nata a Padova da un’antica famiglia di origine armena, pubblicò nel 1900 la sua prima raccolta di poesie “Leggenda eterna”, che verrà definita da Benedetto Croce “il più bel canzoniere d’amore scritto da una donna”. Guido Pompilj, deputato del primo Collegio di Perugia, sottosegretario di Stato al Ministero delle finanze e al Ministero degli esteri, fu per ben due volte, nel 1899 e nel 1907, eletto delegato del Governo italiano al Congresso internazionale per la pace de L’Aia. La figura di Guido Pompilj, è, inoltre, indissolubilmente legata al salvataggio del Lago Trasimeno dalle ipotesi di prosciugamento, attraverso la costituzione del Consorzio di bonifica del Trasimeno da lui presieduto. I due personaggi, ognuno dei quali, nel proprio ambito, furono figure di spicco nel panorama culturale e politico del tempo, si sposarono nel 1901. Quando nel 1910 Vittoria Aganoor morì, il Pompilj, sconvolto dalla morte della moglie, si suicidò. Il manoscritto medievale, materiali e tecniche
Presso l’Archivio di Stato di Grosseto si è svolta nell’aprile scorso la mostra “Il manoscritto medievale, materiali e tecniche”.
Calligrafia e miniatura sono legate tradizionalmente alla produzione letteraria anteriore alla nascita della stampa. Tali tecniche venivano usate anche per testi musicali e documenti amministrativi. Infatti nel Medioevo e nella prima epoca moderna una bella scrittura ed una decorazione, almeno delle lettere iniziali, erano elementi indispensabili per il prestigio, e quindi il valore, di un documento, un uso arrivato in alcuni casi sino ai giorni nostri, nonostante le innumerevoli alternative odierne. Le iniziative del primo semestre 2010 all’Archivio di Stato di Foggia
Il primo semestre dell’anno è stato ricco di eventi culturali che hanno coinvolto numerose istituzioni pubbliche ed associazioni private. Il 13 febbraio c’è stata la presentazione del Progetto nazionale di turismo itinerante lungo i Regi Tratturi. Si tratta di una iniziativa rivolta agli amanti del turismo itinerante per promuovere la valorizzazione dei Regi Tratturi e dei siti di interesse culturale ed ambientale lambiti dalle antiche vie armentizie. In occasione della Festa della donna sono stati organizzati degli incontri tematici con le scuole medie superiori della città sul tema "Lavoro femminile in Capitanata nella prima metà dell’Ottocento" .
L’Archivio ha collaborato alla realizzazione della mostra documentaria e del convegno "Vincenzo Lanza tra impegno scientifico e civile", che si è tenuto il 22 aprile, per ricordare l’attività del medico e scienziato foggiano.
In occasione della Settimana della cultura è stata allestita una mostra cartografica di grande interesse presso il Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo con la collaborazione del Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata. L’iniziativa ha avuto un elevato numero di visitatori per cui è stata prorogata la chiusura fino al 20 giugno.
Un prestigioso riconoscimento è stato attribuito all’Istituto dal Ministro per la pubblica amministrazione e innovazione, Renato Brunetta, per aver partecipato e concluso positivamente il piano di miglioramento denominato "Archivio on line" nell’ambito del Concorso Premiamo i risultati. L’archivio dell’Opera pia Sodalizio di S. Martino di Perugia
Nell’ambito degli aggiornamenti dei dati degli archivi delle IPAB dell’Umbria, promosso dalla Soprintendenza archivistica, è stato compilato un elenco di consistenza dell’archivio dell’Opera pia Sodalizio di S. Martino, con sede in Perugia. Nel 1574, alcuni cittadini si unirono per dare vita ad un’istituzione di assistenza per “li poveri infermi e vergognosi” della città, attraverso la raccolta di elemosine, denominta “Compagnia di San Martino” e composta da 50 confratri. Nei sec. XVI e XVII alle elemosine si sostituirono le rendite dei patrimoni lasciati all’Istituto da vari benefattori, costituiti da denaro, beni mobili, immobili rustici ed urbani. Alla fine del XVI sec. la Compagnia istituì una farmacia, tuttora attiva. Nel 1915 l’Ente fondò l’Istituto per il soccorso e la tutela dell’infanzia abbandonata, rimasto in vita fino al 1972. Una giornata di studio e una mostra dedicate a Riccardo Filangieri
Riccardo Filangieri fu Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli e Soprintendente Archivistico per le Province meridionali dal 1939 al 1953. Ebbe una forte passione per l’arte che accompagnò la professione di archivista e storico. Per ricordarne la figura e l’opera, la Soprintendenza Archivistica per la Campania ha organizzato, il 20 aprile scorso, una giornata di studio. Si è discusso della figura dell’archivista e dello storico, ma sono stati affrontati anche altri spunti, derivanti dai molteplici interessi che la sua poliedrica figura coltivò nei lunghi ed appassionati anni di impegno e di studio. “Ego signavi et roboravi”. Signa e sigilli notarili nel tempo
Nell’ambito della XII Settimana della Cultura, il 22 aprile 2010 è stata inaugurata presso l’Archivio di Stato di Genova la mostra curata da Alfonso Assini, Giustina Olgiati e Antonella Rovere, dedicata ai signa e sigilli utilizzati dai notai a partire dal XII secolo, con conferenze di Antonella Rovere (Università degli Studi di Genova) e di Carlo Carosi (Centro Studi per la storia del notariato genovese “Giorgio Costamagna").
Nel Medioevo le sottoscrizioni autografe tracciate sui documenti da cancellieri, referendari, tabellioni, notai e testimoni sono precedute da un simbolo, costituito da un segno di croce o da motivi più elaborati. Archivi di famiglia ed enti storici nella Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza
La Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza conserva, oltre a un patrimonio bibliografico e iconografico particolarmente ricco e prezioso, anche numerosi archivi. Aperta al pubblico nel 1708, essa ha svolto nei secoli un ruolo assai importante per la salvaguardia di tale patrimonio documentario. Alcuni di questi fondi sono pervenuti all’istituzione per donazione o per disposizione testamentaria, altri sono stati affidati in deposito per lo più durante l’ultimo conflitto mondiale.
A marzo 2010 si è concluso l’intervento di riordino e inventariazione degli archivi storici di famiglie e di enti vicentini conservati dalla Biblioteca, sostegno finanziario della Fondazione Cariverona. La conoscenza di queste importanti fonti per la storia della città e del suo territorio risultava poco diffusa e, conseguentemente, la documentazione scarsamente consultata. Archivi di persona nel Trevigiano
Il 26 ottobre 2007 si teneva a Treviso la giornata di studio “Carte, libri, memorie: conservare e studiare gli archivi di persone” organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giuseppe Mazzotti. L’evento portava l’attenzione degli studiosi sugli archivi di persona, patrimoni documentari a volte eterogenei accumulati da figure significative nella società veneta e particolarmente importanti per la conservazione di fonti della storia del Novecento. A seguito dell’interesse suscitato dal convegno è nata l’idea di un progetto sperimentale, limitato alla provincia di Treviso ma suscettibile di essere allargato a tutto il territorio veneto, per effettuare una ricognizione di primo livello volta a definire quantità, profili, consistenze e condizioni di conservazione e accessibilità di questi particolari complessi di beni, allargata sia agli enti pubblici sia ai possessori privati. Una mostra sulla storia della follia
In occasione della XII Settimana della Cultura e della manifestazione Cagliari Monumenti Aperti, la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna ha realizzato la mostra documentaria 180-La follia prima della legge Basaglia. Dedicata in modo specifico agli studenti, l’esposizione è stata visitata da un folto pubblico che, grazie anche al servizio di visite guidate, ha potuto conoscere la storia del trattamento della follia in Sardegna dalla fine del ‘700 alla chiusura dei manicomi di Cagliari e Sassari, nel 1998. Consultabile all’Archivio di Stato di Milano il Fondo Respighi
Presso l’Archivio di Stato di Milano è stata ultimata l’inventariazione analitica del Fondo Respighi (1896-1976) , che consiste di 4 serie: “Musica” (5 spartiti musicali, 1896-1930), “Fotografie” (117 unità, 1899-1976), “Carteggio” (84 fra lettere, cartoline e telegrammi, 1917-1973) e “Documenti” (6 unità, 1917-1976). In consultazione all’Archivio di Stato di Trieste i film del Fondo USIS (1941-1966)
I film dell’United States Information Service di Trieste (USIS), recuperati nel 1984 nell’ambito dei lavori della commissione di sorveglianza sull’archivio del Commissariato del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia e regolarmente versati in questo Istituto, furono poi inviati, nel febbraio del 1987, all’Archivio centrale dello Stato a Roma, perché fosse lì effettuato quel lavoro di ricognizione, inventariazione e soprattutto riproduzione su supporto magnetico che allora l’Archivio di Stato di Trieste non era attrezzato per eseguire. Nuovi progetti di analisi di fondi archivistici all’Archivio di Stato di Perugia
L’Istituto si propone di realizzare un programma di iniziative culturali dirette a ampliare e a qualificare l’offerta di fonti documentarie per la ricerca, a offrire funzionali strumenti di consultazione e a andare incontro a una domanda di conoscenza degli archivi sempre più ampia e differenziata. “I ‘muri’ e i confini mobili”
Si è chiusa recentemente, presso l’Archivio di Stato di Trieste, la mostra documentaria “I ‘muri’ e i confini mobili”, realizzata nell’ambito del progetto “La sfida dei giovani: verso la cittadinanza attiva dell’Italia e nell’Europa di oggi e di domani” in seguito alla convenzione stipulata tra il RUE (Risorse umane europee) e la Regione Friuli Venezia Giulia. E viene il tempo della pietà. Sentimento e poesia nei testamenti
L’idea della mostra nasce da un proposito condiviso con Maria Franca Baroni a partire dall’interesse per il documento privato, in particolare per i testamenti che lasciano intravvedere frammenti di una vita quotidiana, piena come sempre di oggetti, pensieri e speranze; il testamento in particolare testimonia paure e pensieri legati al ciclo della morte e della vita propria e altrui, come si è voluto significare nel titolo della mostra.
Allestita all’Archivio di Stato di Milano, la mostra è il risultato di una ricerca e selezione realizzata con il lavoro di allievi diplomati della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica (biennio 2005-2007).
La ricerca dei documenti (secc. IX- XX), conservati nell’Archivio di Stato di Milano, è stata fatta nei fondi notarili, familiari e nei fondi delle pergamene.
Il Medioevo rivisitato
Nella primavera scorsa presso l’Archivio di Stato di Siena si è tenuto l’incontro di studi: Da Carlo Martello a Il nome della rosa. Il Medioevo rivisitato, organizzato dal Centro Studi “Fabrizio De André” dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Siena, il Comune di Siena, la Fondazione “Fabrizio De André”. L’incontro ha esplorato in una prospettiva multidisciplinare i modi in cui il Medioevo è stato ripensato, rappresentato, immaginato, ‘inventato’ nella cultura italiana – ‘alta’ e popolare – della seconda metà del Novecento. Si sono infatti confrontati studiosi di letteratura, di storia, di musica medievale con protagonisti della musica e del teatro che hanno tratto ispirazione da temi o atmosfere medievali (come De André o Dario Fo, Pasolini o Monicelli). Tesori delle campagne laziali in mostra
Nel corso dell’anno 2010 l’Archivio di Stato di Frosinone ha realizzato per la XII Settimana della Cultura la mostra: "Le Mura Pelasgiche: insediamenti in opera poligonale nel Lazio Meridionale". Storia di Varese e Varesini nella Storia
L’Archivio di Stato di Varese, con la collaborazione del Comune di Varese e del Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi dell’Insubria, ha organizzato il Convegno Storia di Varese e varesini nella storia, nell’ambito della XII edizione della “Settimana della Cultura”. Obiettivo del convegno è stato quello di mostrare come la storia di una città si costruisca anche nelle biografie dei suoi cittadini. Non solo dei cittadini più importanti, il cui nome è scolpito negli eventi maggiori, ma anche delle schiere di tante figure che hanno significativamente operato, ma di cui si rischia di smarrire la memoria. Tama Kiyohara. Dipinti e documenti
La fruizione del nostro patrimonio culturale nasce a partire dalle piccole iniziative che ognuno di noi, operatori del settore, nel nostro piccolo riesce a fare. Ma è proprio da queste piccole iniziative che possono nascere momenti di vera scoperta o ri-scoperta del nostro stupendo e affascinante patrimonio, vere perle della nostra Italia. Soprintendenza archivistica per l’Abruzzo - A sette mesi dal terremoto aquilano
Per la SA Abruzzo il 2009 era cominciato come un qualsiasi altro anno: l’attività di routine – di cui fa ormai parte anche il progetto SIUSA – e la corsa consueta alla preparazione di una mostra, quella sullo sport in Abruzzo, che, dopo una lunga opera di ricerca, trovava il suo percorso per accompagnare i Giochi del Mediterraneo a Pescara. L’evento traumatico del 6 aprile per qualche tempo ha impresso al lavoro un andamento frenetico, sopratutto per raccogliere rapidamente i dati storici relativi agli archivi vigilati e trasmetterli all’Ufficio del Vice-Commissario delegato per la tutela dei beni culturali, unico soggetto titolato alla gestione di attività legate al sisma. Gli archivi dello sport in Abruzzo
E’ giunto a conclusione un articolato progetto della Soprintendenza archivistica per l’Abruzzo per il censimento e la valorizzazione delle fonti sportive abruzzesi, avviato nel 2006 in vista dell’edizione 2009 dei Giochi del Mediterraneo, con sede a Pescara: un progetto ambizioso, delineato in convenzione con il dottorato di ricerca in “Critica storica, giuridica ed economica dello sport” dell’Università di Teramo (dipartimento di “Storia e Critica della Politica “), per conoscere e far conoscere i fondi documentari relativi alla pratica sportiva in Abruzzo. L’ampia e minuziosa attività di ricerca, che ha occupato un triennio, ha portato alla luce innumerevoli nuclei documentari, non solo dagli archivi di enti pubblici ed istituzioni (gli Archivi di Stato e le biblioteche abruzzesi, i Comuni e le parrocchie, l’ACI, i comitati CONI, per citarne alcuni), ma anche di circa 140 fra associazioni e privati cittadini, che superata un’iniziale ritrosia, hanno collaborato con grande entusiasmo e generosità. Censimento degli archivi privati in Umbria
Tra gli archivi privati di famiglia e di persona, nel trimestre maggio-luglio 2009 sono stati dichiarati di interesse storico particolarmente importante quelli di Carlo Alberto Belloni di Perugia, di Gaio Fratini di Orvieto e della famiglia De Cesare di Città di Castello.
Carlo Alberto Belloni, (1914-1995), musicista, autore di numerose canzoni e brani jazz, è stato un protagonista del teatro musicale perugino, componendo le musiche per molte commedie di Artemio Giovagnoni e Giancarlo Cutini. Il fondo è composto da 56 fascicoli ed è dotato di un elenco di consistenza analitico.
Gaio Fratini (1921-1999), giornalista e scrittore, è stato un personaggio eclettico, grande epigrammista, vero protagonista e interprete della cultura e della vita italiana del secondo '900. L'archivio, con estremi cronologici dai primi anni '40 alla fine dei '90, è ben conservato in un armadio metallico (7 metri lineari) e raccoglie articoli, saggi, epigrammi, sceneggiature cinematografiche, originali radiofonici, poesie, corsivi, corrispondenza. Mostre all’Archivio di Stato di Trieste
Mostra “Trieste e la Dalmazia” 16 settembre-20 novembre 2009
E’ stata allestita una mostra in occasione delle Giornate europee del patrimonio e del concomitante 56° Raduno dei Dalmati a Trieste. La presentazione è stata tenuta da Grazia Tatò, direttore ASTS; Renzo De Vidovich presidente Comitato 56° raduno dei Dalmati; Lucio Delcaro presidente IRCI. La storia della Dalmazia e della sua popolazione, anche nei suoi stretti intrecci con Trieste, è stata ampiamente e autorevolmente tracciata da altri sotto i suoi diversi aspetti; l’Archivio di Stato si propone di offrire, invece, tramite una mostra documentaria, l’immagine di quel territorio tra il XIX e il XX secolo così come appare negli atti conservati presso l’Istituto. Partanna ed il Grifone Nero. Un Archivio per un Territorio
Il 26 settembre 2009 si è svolto, presso il Castello Grifeo di Partanna (TP), il convegno dal titolo: “Partanna ed il Grifone Nero. Un Archivio per un Territorio”, per celebrare la donazione dell’Archivio Grifeo al Comune di Partanna. L’evento è stato promosso dall’Amministrazione Comunale di Partanna e dalla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia nell’ambito delle "Giornate Europee del patrimonio” realizzate per incrementare, rafforzare e favorire lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. Le iniziative dell’Archivio di Stato di Macerata nel 2010
L’Archivio di Stato di Macerata, in previsione delle celebrazioni per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia ed in collaborazione con la Prefettura di Macerata, intende realizzare una mostra documentaria per la XII edizione di “Cartacanta festival expò” 2010, evento che annualmente si svolge presso l’Ente Fiera di Civitanova Marche (MC) nella prima settimana di ottobre. L’iniziativa, a cui l’Istituto partecipa dal 2003, si caratterizza, a livello nazionale, come un appuntamento di notevole risonanza per quel che attiene al settore della carta nelle varie espressioni, rappresentando una privilegiata opportunità culturale, un’ampia visibilità ed una notevole apertura verso un pubblico più vasto. La pasta di Matera in mostra
“La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia” è la mostra promossa dalla Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Matera ed inaugurata il 1° ottobre 2009 presso la sede dell’Ente camerale a cui ha dato la propria collaborazione l’Archivio di Stato di Matera.
Quasi 140 “reperti” fra macchinari, utensili, documenti e foto d’epoca, campioni di pasta e di grano, alcuni provenienti dai diversi complessi documentari conservati presso l’istituto archivistico materano, altri, la gran parte, custoditi gelosamente dagli eredi di coloro che furono i pionieri dell’industria della pasta. I loro nomi sono quelli delle famiglie Manfredi, Quinto, Padula, Andrisani, Dell’Acqua e Riccardi a Matera, Sarubbi, Delle Fave e De Sortis a Stigliano. Reggio Calabria il 27 dicembre 1907
La storia urbana di Reggio non è leggibile nel contesto architettonico di oggi: il terremoto del 28 dicembre 1908 ha segnato infatti una cesura, un taglio deciso e spietato con la struttura della città ottocentesca, rinata, peraltro, anch’essa sulle macerie di un altro sisma, quello del 5 febbraio 1783. Nella mostra 27 dicembre 1907, una passeggiata in città prima del terremoto, organizzata per la Settimana Europea del Patrimonio 2009 e aperta fino a febbraio 2010, sono stati esposti i disegni e le piante più rappresentative della città scomparsa sotto le macerie, seguendo un percorso stabilito: partenza dal Porto, poi la via Marina, il Duomo, il Castello Aragonese ed alcune strade e vicoli del centro storico della Città. Iniziative espositive dell’Archivio di Stato di Frosinone
Nel corso dell’anno 2009 l’Archivio di Stato di Frosinone ha realizzato per la XI Settimana della Cultura la mostra dal titolo: “A sessanta anni dalla Costituzione: Resistenza, Liberazione e Dopoguerra in Provincia di Frosinone” che ha ricostruito i momenti salienti dell’Ultima Guerra, dall’emanazione delle Leggi Razziali, che hanno preceduto l’evento bellico, fino alla costituzione dei Comitati di Liberazione Nazionale e alla Liberazione, senza trascurare le vicende dell’ultimo periodo bellico culminate nel calvario delle donne ciociare ad opera delle truppe franco-nordafricane, nel mese di maggio del 1944. Filande e Tessiture Costa in mostra a Como
Inizialmente la produzione è incentrata su tessuti uniti, ma la svolta qualitativa avviene a partire dai primi anni Cinquanta, quando si decide di sviluppare la produzione delle sete stampate, destinate essenzialmente all’alta moda francese e internazionale. Fra i clienti vi sono Dior, Fath, Lanvin, Balenciaga, Givenchy. Per la primavera 2010 l’Archivio di Stato di Como sta organizzando, in collaborazione con la Fondazione Ratti, una mostra sulle Filande e Tessiture Costa, di cui l’istituto archivistico conserva il fondo in proprietà. L’esposizione si inserisce tra le iniziative del progetto “Archivi della Moda del ‘900”. La ditta Filande e Tessiture Costa nasce nel 1940 dall’iniziativa di alcuni membri della dinastia di armatori navali genovesi.
l927- 2007. L'Amministrazione della Provincia di Brindisi
In occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita della Provincia di Brindisi l'Amministrazione Provinciale ha promosso l'organizzazione della mostra documentaria 1927- 2007. L'Amministrazione della Provincia di Brindisi e la pubblicazione di un ricco catalogo, per ripercorrere la storia degli ottanta anni di vita amministrativa. Coordinata da Carmelo Pasimeni, ordinario di Storia contemporanea presso l'università del Salento, la ricerca è stata condotta dall’Archivio di Stato di Brindisi, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea dell’Università del Salento, attraverso la consultazione di fondi archivistici dello stesso Istituto (Genio civile, ONMI, Camera di Commercio, Prefettura, Archivio Storico del Comune di Brindisi), dell’Archivio Storico e quello di deposito dell’Archivio generale della Provincia, di pubblicazioni a stampa della Provincia (Quaderni, saggi e monografie), di raccolte di giornali e, per gli ultimi anni, di materiale documentario e iconografico proveniente da privati, anche ex presidenti, assessori e consiglieri provinciali. Fragmenta musicae. I manoscritti musicali medievali dell’Archivio di Stato di Bologna
L’Archivio di Stato di Bologna nel 2009 ha colto l’occasione di importanti manifestazioni promosse dal Ministero, come la Festa della Musica e le Giornate Europee del Patrimonio, per promuovere alcune iniziative rivolte a valorizzare il patrimonio musicale medievale conservato in Archivio, che era stato oggetto di ricerche e censimenti negli anni precedenti. Sono nati così il concerto “Eusai la flor. Tradizione trobadorica a Bologna” (21 giugno) e la mostra “Fragmenta Musicae. Note e immagini nei manoscritti medievali” (26-27 settembre e 17-25 ottobre). Il concerto ha ricreato l’atmosfera delle ballate trobadoriche attraverso la voce suggestiva di Alessandra Fiori che ha cantato liriche di Raimon de Miraval, Arnaut de Maroil, Marcabru e Rambertino Buvalelli, accompagnata da liuti, symphonia, percussioni e salterio. Progetto “Hermes”
In fase di conclusione il progetto triennale “Hermes”, finalizzato alla gestione e alla valorizzazione degli archivi scolastici umbri.
Iniziato nel 2007, è nato dalla convenzione, stipulata tra una rete di nove scuole di Perugia, Assisi, Foligno e Todi (capofila il Liceo classico “Annibale Mariotti” di Perugia), l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, l’Università degli Studi di Perugia (Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della formazione), la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, l’Archivio di Stato di Perugia e l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea.
Tra ottobre e dicembre 2007 si è tenuto un corso di formazione, aperto al personale docente e non docente e articolato in tre sessioni, archivistica, storico-didattica e laboratoriale, coordinate da personale della Soprintendenza archivistica, dell’Archivio di Stato di Perugia, delle Istituzioni scolastiche e dell’Università.degli Studi. Archivi teatrali in Puglia
La Soprintendenza archivistica per la Puglia ha avviato, in parternariato con la Soprintendenza per i Beni architettonici per le province di Bari e Foggia, un progetto biennale approvato e finanziato dal MIBAC sugli archivi teatrali otto-novecenteschi pugliesi, che interesserà inizialmente le due suddette province.
Il progetto si prefigge come obiettivo principale il censimento degli archivi (e delle fonti documentarie ad essi collegate) dei teatri storici, per la tutela di tali beni culturali; si prefigge, altresì, ulteriori obiettivi volti alla valorizzazione del patrimonio documentario teatrale pugliese, tra cui,in particolare, la costruzione di pagine web, mostre, seminari in accordo con le istituzioni territoriali. Il recupero e la valorizzazione dell’Archivio processuale del Vajont, prima tappa per un “Archivio diffuso del Vajont”
Il processo penale relativo al disastro del Vajont (9 ottobre 1963) si svolse avanti il Tribunale dell’Aquila, dove era stato trasferito per motivi di “legittima suspicione” e si concluse con sentenza della Cassazione del 25 marzo 1971.
L’imponente fascicolo processuale, circa 240 faldoni, in massima parte prodotti in fase istruttoria a Belluno, è stato versato il 14 marzo 2008, con qualche anticipo sul quarantennio di legge, dal Tribunale dell’Aquila al locale Archivio di Stato, dove sono state riordinate e inventariate sommariamente, in vista di una complessa attività di valorizzazione da svolgersi su impulso della Fondazione Vajont onlus, dei Comuni di Longarone e Castellavazzo, in accordo con l’Amministrazione archivistica statale. Fare sedi
L’Archivio di Stato di Ragusa ha partecipato ai lavori preparatori della relazione La consistenza delle acquisizioni documentarie degli Archivi di Stato : risultati di una recente indagine presentata da Claudio Balbiani nella sessione Fare sedi della II Conferenza Nazionale degli Archivi, effettuando un censimento che ha avuto lo scopo di stimare la consistenza della documentazione che gli Archivi di Stato sono tenuti ad acquisire per obbligo di legge o che risulti opportuno acquisire per meglio tutelare importanti fonti documentarie.
Sono stati rilevati i metri lineari delle scaffalature occupate dalla documentazione e quelli delle scaffalature libere, le acquisizioni documentarie (versamenti, depositi, acquisti, comodati e trasferimenti) dal 1999 al 2009; gli uffici statali esistenti nella provincia e gli scarti effettuati dal 1999 al 2009. Le Fonti per la storia di Pozzallo
Le Fonti per la storia di Pozzallo conservate presso l’Archivio di Stato di Ragusa e la Sezione di Modica sono state l’oggetto della relazione che la direttrice dell’Archivio di Stato, Anna Maria Iozzia, ha presentato nella terza sessione (Pozzallo, 2 luglio 2009) del convegno “Pozzallo nel 180° anniversario della fondazione”. In tale relazione stati ricordati i documenti più conosciuti relativi a Pozzallo (il principale scalo marittimo della Contea di Modica e dei feudi che si erano distaccati da essa) conservati in Archivio: i volumi del Maestro Portulano riguardanti l’attività di ben quattro secoli del Regio Caricatore, tre mappe settecentesche del Regio Caricatore e della Fortezza e la copia del decreto reale con cui il 12 giugno 1829 Pozzallo fu separato da Modica ed elevato a comune autonomo.Successivamente è stato tracciato un quadro delle fonti archivistiche riguardanti Pozzallo e delle linee di ricerche insite in esse. Lavori al femminile: documenti, strumenti e manufatti
In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2009” l’Archivio di Stato di Ragusa ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione culturale “L’Isola” di Scicli, la mostra Lavori al femminile: documenti, strumenti e manufatti. Tale mostra, allestita nei locali del Museo del Costume di Scicli, ha proposto alcuni degli spunti di ricerca sul lavoro femminile - sia nell’area iblea che in campo nazionale ed estero- presenti nella documentazione conservata in Archivio dal Cinquecento fino agli anni Settanta del Novecento. Si è spaziato, tra l’altro, dalle locazioni d’opera di bambine come domestiche al ricamo (una delle attività artigianali femminili tipiche del ragusano) e all’occupazione delle donne nell’agricoltura, da mestieri scomparsi come quelli delle lavandaie e delle balie al ruolo svolto dalla scuola nell’addestramento delle donne al lavoro, dalla legislazione sul lavoro femminile all’ingresso della donna in polizia. Ricerche genealogiche per i “Ragusani nel Mondo”
È continuata la collaborazione tra l’Archivio di Stato di Ragusa e il premio “Ragusani nel mondo”, giunto quest’anno alla quindicesima edizione (Ragusa, 3 - 5 settembre 2009). Tale premio, istituito dall’omonima associazione, è assegnato a coloro che - originari della provincia di Ragusa - si sono affermati professionalmente in ogni parte del mondo.
L’Archivio di Stato di Ragusa ha partecipato alla manifestazione segnalando il nominativo di uno dei premiati, Ronald Gentile, e ricostruendo- attraverso le ricerche effettuate sui registri dello Stato Civile e della Leva - i legami dei vincitori con la loro terra. Sono stati premiati: Kathy Chiavola (ragusana di terza generazione, una delle più apprezzate artiste americane di musica country, bluegrass e acustica);Stefano Giaquinta( giarratanese, che ad appena 29 anni ha raggiunto i vertici di una brillante carriera manageriale nel settore alberghiero); Ronald Gentile (ispicese di seconda generazione, oculista di fama internazionale, che vive e lavora a New York ); i fratelli Roberto e Michael Occhipinti (modicani di seconda generazione, musicisti, che vivono in Canada, dove hanno rilanciato in chiave di jazz moderno il folklore musicale siciliano); Luca Giurato (ragusano di seconda generazione, giornalista e presentatore di diverse trasmissioni televisive)..I risultati di tali ricerche sono stati consegnati il 3 settembre, nella cerimonia di presentazione tenutasi presso i Giardini della Provincia Regionale. “L’alimentazione ai tempi…del colera e della malaria. Acque potabili, progetti, irrigazioni, bonifiche e igiene alimentare tra la seconda metà dell’800 e gli inizi del ‘900”.
Questo è il titolo di una mostra documentaria virtuale, inaugurata nel sito ufficiale dell’Archivio di Stato di Catania, in occasione della “Giornata Mondiale dell’Alimentazione -16 ottobre 2009”. Traendo spunto dal tema scelto dalla F.A.O: “Conseguire la sicurezza alimentare in tempi di crisi, e dallo slogan del M.I.B.A.C.:“Il paesaggio agrario”, sono state analizzate le problematiche attinenti alla sicurezza alimentare e all’igiene pubblica a Catania e nel suo hinterland attraverso i provvedimenti legislativi ed amministrativi dell’epoca, riscontrati fra le carte della Prefettura. In particolare, si è posta l’attenzione sulla questione delle acque pubbliche e del loro utilizzo a scopo civile, agricolo ed industriale, sulla lotta alle sofisticazioni alimentari ed infine sull’applicazione delle norme per la prevenzione igienico - sanitaria e per il risanamento di terreni malsani, al fine di combattere malattie infettive come il colera e la malaria. La mostra virtuale è stata ideata e curata da Maria Nunzia Villarosa. La realizzazione grafica e le pagine web sono state curate da Giuseppe Di Filippo. Le fotografie dei documenti sono state realizzate da Stefania Di Filippo. L’Archivio di Stato di Catania sta curando l’archivio della Maison Marella Ferrera
L’attenzione dell’Amministrazione verso tale archivio(schizzi,bozzetti,cartamodelli,foto, audiovisivi,contratti,corrispondenza, pubblicazioni, riviste e capi di abbigliamento e accessori dal 1800 con qualche pezzo del 1700) non è determinato solo dall’importanza che riveste nel progetto “Archivi della moda” come documento di un’attività imprenditoriale nel campo della moda nata in Sicilia e di promozione della stessa in Italia e all’estero. Percorsi di storia e traguardi scientifici dell’ Osservatorio Astrofisico di Catania. Mostra (16 dicembre 2009- 27 febbraio 2010).
In occasione dell’ “Anno Internazionale dell’Astronomia 2009” l’Archivio di Stato di Catania ha allestito la mostra Percorsi di storia e traguardi scientifici dell’ Osservatorio Astrofisico di Catania, in collaborazione con l’Archivio storico dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, l’Università di Catania (la Sezione Astrofisica del Dipartimento di Fisica, la Facoltà di Lettere e Filosofia, l’Archivio storico e l’Archivio del Museo della Fabbrica dei Benedettini) e l’Archivio privato di Antonino Leonardi.
La mostra, coordinata dal direttore dell’Archivio di Stato, dott. Aldo Sparti , e curata da Anna Maria Iozzia, ha evidenziato - attraverso la storia sia delle sedi (gli Osservatori “V. Bellini” e “M. G. Fracastoro” sull’Etna, l’Osservatorio presso l’ex monastero dei Benedettini e l’Osservatorio “A. Riccò” a Catania) sia dei traguardi scientifici raggiunti nel passato (tra cui la Carta del Cielo) - il significativo ruolo svolto dall’Osservatorio, in Italia e all’estero, nel campo degli studi di Astronomia e di Astrofisica. Proprio a Catania fu istituita, il 1° novembre 1890, la prima cattedra di Astronomia fisica in Italia. Accanto ai documenti sono stati esposti antichi strumenti di osservazione. Tramite il video di un computer è stato, infine, possibile osservare in diretta il sole ed assistere alla proiezione di filmati divulgativi sull’Astronomia Le pergamene dei notai in mostra
Le pergamene dei notai” a cura di Sicurezza Maria Sofia. I ricchi notai dei secoli XVI, XVII, XVIII, eruditi collezionisti come la maggioranza degli uomini di legge degli stati preunitari italiani, acquisivano fogli singoli di testi sacri o di trattati scolastici per farne successivamente copertine dei loro volumi. La loro abitudine al riutilizzo dei breviari, degli antifonari, dei messali, dei trattati, dei diplomi, degli strumenti notarili in pergamena ne ha permesso la conservazione. La parte più consistente di questo prezioso ritrovamento è da collocare tra la fine del XIV secolo e il XV. Particolarmente pregiato è il privilegio del Re di Napoli, Alfonso I D’Aragona, con la firma autografa ingigantita sullo stesso rigo della data topica. Il Sovrano ratifica la vendita dei castelli, delle gabelle, delle rendite, dei proventi presenti e futuri dell’Università di Noto al Magnifico Goffredo Rizzari. L'inventario dell'Archivio storico comunale di Rieti
Nei primi mesi del 2010 sarà pubblicato l’Inventario dell’Archivio storico comunale di Rieti. Il fondo, sebbene conosciuto e studiato da eruditi e semplici appassionati della storia cittadina, era privo di uno strumento inventariale complessivo, che illustrasse l’articolazione dei suoi nuclei documentali, la vicenda storica della sua conservazione e degli interventi di ordinamento che aveva subito. Benevento chiama l'Aquila
Lunedì 30 novembre è stata inaugurata, presso l’Archivio di Stato di Benevento -Sala Storica Biblioteca Pacca-, la mostra fotografica e documentaria “Benevento chiama l’Aquila”. La mostra, organizzata in collaborazione con l’International Inner Weel Distretto 210 Club di Benevento, ha visto in esposizione fotografie che illustrano la città dell’Aquila prima e dopo il terremoto dell’aprile 2009 e documenti relativi alla città di Benevento dopo il terremoto del 1688. E' intervenuto alla presentazione l’architetto Giovanni Menzione, autore di un originale studio su “La ricostruzione di Benevento dopo i terremoti del 1688 e 1702. Opere, artefici, norme, tecniche e materiali”. Ritratti di mode. Le diverse epoche raccontate attraverso le abitudini e i gusti della società
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2009 l’Archivio di Stato di Taranto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari, ha presentato “RITRATTI DI MODE”. La mostra ha voluto far emergere, con il prezioso ausilio delle fonti d’archivio conservate presso l’Istituto e dei contributi esterni, tutti quei processi economici e sociali attorno ai quali si è organizzata una vera e propria industria della moda. “Li abbigliamenti del mondo donnesco vengono di Francia, dove il genio della frivolità è fecondo di nuove forme. Questo commercio di lusso e di voluttà nuoce all’industria nazionale”. L'Archivio di Stato di Torino e il 150° dell'Unità d'Italia
L'imminenza del 150° dell'Unità d'Italia ha sollecitato una serie di iniziative che necessariamente coinvolgeranno l'Archivio di Stato di Torino. Fra quelle in programma, a partire da quest'anno, l'Istituto collaborerà a un convegno scientifico internazionale organizzato dalla Deputazione Supalpina di Storia Patria in due sessioni, primaverile e autunnale, dal titolo "L'avvio Supalpino dell'unificazione italiana (1860)", e a una mostra progettata dall'ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane, sez. Piemonte, per settembre-ottobre 2010, "Protagonisti del Risorgimento. Cimeli, oggetti e documenti dalle Dimore Storiche piemontesi".
Una figlia, un'insegnante ... una donna: Polissena Tronci
In occasione della Festa della Donna nel 2009 è stata allestita, nella Sala di Studio dell’Archivio di Stato di Pistoia, un’esposizione di documenti di una giovane donna dell’Ottocento, dal titolo “Una figlia, un’insegnante…una donna: Polissena Tronci”. Cresciuta in una famiglia agiata ed evoluta di Pistoia, Polissena ha studiato con ottimi profitti diplomandosi a 17 anni, nel 1875, come Maestra elementare. Nello stesso anno ha avuto la nomina di maestra presso la Scuola elementare della Comunità di Porta San Marco. I documenti esposti, datati fra il 1876 e il 1886 e facenti parte del fondo “Carte Tronci” conservato presso l’Archivio di Pistoia, hanno dimostrato la passione che la ragazza impiegava per istruire ed educare le sue alunne, che spesso chiamava “le mie bimbe”. Archivi e legalità. Memoria, tutela e innovazioni tecnologiche
La Soprintendenza Archivistica per la Calabria, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Calabria e con l’Associazione culturale Anassilaos, ha promosso il convegno “Archivi e legalità. Memoria, tutela e innovazioni tecnologiche”, che si è svolto giorno 20 marzo 2009 presso il Palazzo del Consiglio Regionale della Calabria a Reggio Calabria, coinvolgendo personalità appartenenti al mondo della politica, delle istituzioni e della cultura. Consapevoli dell’esigenza di un rilancio della cultura archivistica sul territorio calabrese, con il Convegno ci si è prefissati di stimolare ampie e competitive possibilità di valorizzazione, accesso e uso dei documenti per iniziative diverse: progetti culturali e scientifici e di servizio pubblico. Il fondo «Giuseppe Lombardo Radice» dell’Archivio storico dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica di Firenze
La storia dell’Ente ebbe inizio nel 1925 con una Mostra didattica nazionale sui prodotti delle scuole “nuove”, quelle che realizzavano l'idea di Giuseppe Lombardo Radice di una didattica intesa come esperienza “attiva”. Con quell'iniziativa, la società del tempo toccò con mano che cos'era la scuola e che cosa, in essa, si stava concretamente realizzando. Non un museo della scuola italiana, come sarebbe accaduto nel 1939, quando mutò il nome in Museo nazionale della scuola, ma un momento di incontro vivo, fuori delle aule, con quanto nella scuola si viveva e si sperimentava. Negli anni '50 assunse il nome di Centro didattico di studi e di innovazione e, successivamente, di Biblioteca di documentazione pedagogica, per divenire poi Indire - Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa -, denominazione con la quale è stata varata la sua riforma nel 2001 da parte del Governo. A Gennaio 2007, con l’entrata in vigore della Finanziaria (Legge n. 296/2006), Indire è divenuto ANSAS - Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. Archivi militari in Friuli Venezia Giulia: un progetto di collaborazione tra l’Università di Udine e il Comando militare per la loro valorizzazione
La collaborazione tra la cattedra di Archivistica della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Udine e il Centro documentale del Comando militare di Udine (ex Distretto), ed un lavoro di ricerca condotto da Roberto Goldaniga, neolaureato presso l’ateneo friulano, hanno dato vita ad una attività di valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-documentario custodito dagli archivi dell’autorità militare che si prospetta particolarmente feconda.
Da questi archivi emergono inedite e preziose testimonianze legate ad alcuni drammatici avvenimenti che hanno visto protagonista l’esercito italiano nel corso del secondo conflitto mondiale. Dove va un Archivio di provincia
Punto di partenza: il ricordo di Giacomo Calleri (Jaco) da ricostruire attraverso quanto ha lasciato, tentando un aggancio dialettico al territorio.
Ancora una volta Giacomo Calleri è sfuggito al tentativo di “fissarlo” in un ritratto più o meno definito e attraverso oggetti, documenti, ricordi ci ha portati dove voleva: alla sua terra fatta di memorie scavate e di battaglie per conservarle, di radici da nutrire perché ogni identità possa essere così forte da armonizzarsi con la diversità, di sapere concreto da trasmettere, di voglia di confronto, anche aspro, per arrivare a conoscere. Storie di scuola
L’Archivio di Stato di Piacenza presenta il progetto «Storie di scuola», un percorso formativo pluriennale rivolto ad insegnanti e studenti, per comprendere il mondo dell’istruzione e in particolare la storia della propria scuola e del proprio territorio attraverso i documenti scolastici. Si accompagna all’attività di raccolta e di valorizzazione degli archivi scolastici in corso e prevede lezioni, visite e ricerche basate sul materiale d’archivio. “Drappi d’oro, ed argento, e pura seta”. Un percorso tra tessuti, vestiti, gioielli e…
In occasione dell’XI Settimana della Cultura l’Archivio di Stato di Ragusa ha allestito la mostra Drappi d’oro, ed argento, e pura seta”. Un percorso tra tessuti, vestiti, gioielli e…, che costituisce il punto d’incontro tra i risultati di una ricerca - l’Agenda Vademecum degli Archivi di Stato 2010 - già conclusa e quelli di una ricerca – il progetto Gli archivi della Moda del ‘900 - in itinere. La ricerca contagiosa
La ricerca in Archivio, una passione contagiosa, è questo il titolo della manifestazione organizzata dall’Archivio di Stato di Reggio Calabria per la Settimana della cultura 2009. L’idea è stata quella di presentare l’esperienza di quattro giovani studiosi che, mossi i primi passi con ricerche “semplici”, hanno ampliato l’orizzonte dei loro studi. Le Sezioni di Archivio di Stato di Locri e Palmi per La cultura è di tutti: partecipa anche tu
I terremoti della Locride agli inizi del ´900 è il titolo della mostra e del convegno organizzati dalla Sezione di Archivio di Stato di Locri per la IX Settimana della Cultura. Nel trattare una tematica così dolorosamente recente, la documentazione e le fotografie esposte sono state testimonianza significante dei terremoti che hanno colpito la provincia reggina nel 1905, nel 1907 e, infine, di quello drammatico e devastante del 28 dicembre1908. Il globo Coronelli dell’Archivio di Stato di Bologna. Una lunga avventura
Trasferimenti rischiosi, intrighi politici, bombardamenti, vicende conservative al limite del pericolo si intrecciano nell’avventura secolare del globo terrestre di Vincenzo Coronelli, di proprietà dell’Archivio di Stato di Bologna. Il globo celeste, che dalle origini lo accompagnava, fino a un certo punto compagno di sventure, in seguito fu separato dal compagno e venne considerato perduto. Pergamene trascritte all’Archivio di Stato di Bolzano
Nelle giornate 20-24 aprile 2009 l’Archivio di Stato di Bolzano ha aperto le porte al pubblico per presentare il risultato di lunghi lavori di ricondizionamento e restauro operati sul suo fondo più antico e prezioso: l’Archivio dei principi vescovi di Bressanone (sec. IX-XVIII). Con l’occasione è stato presentato anche un nuovo e importante mezzo di corredo: la trascrizione di 230 pergamene del secolo XIV della parte diplomatica dell’Archivio vescovile, relative agli anni 1337-1396 (esiste un’edizione delle pergamene fino all’anno 1336). La Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia: 5 secoli di storia
Nell'ambito delle celebrazioni per il I° centenario della ricostruzione della Provincia di Puglia dei Frati Minori Cappuccini (1908-2008), i Cappuccini di Puglia e l'Archivio di Stato di Brindisi, in collaborazione con la Biblioteca arcivescovile A. De Leon e l'ufficio Beni Culturali della Diocesi di Brindisi, hanno organizzato la mostra documentaria e fotografica La Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia: 5 secoli di storia. I conventi cappuccini nelle carte dell'Archivio di Stato di Brindisi, allestita nelle sale dell'lstituto. Società, Cultura e Politica a Catania dal secondo dopoguerra ai nostri giorni
L’Archivio di Stato di Catania partecipa all’iniziativa assunta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania che ha promosso un ciclo di sei tavole rotonde, da tenersi in un arco di tempo da aprile a dicembre dell’anno in corso nello storico Palazzo Platamone, oggi Palazzo della Cultura sede dello stesso Assessorato, dal titolo “Società, Cultura e Politica a Catania dal secondo dopoguerra ai nostri giorni”. Il progetto “Archivi della Scienza”
Il progetto “Archivi del Novecento - la memoria in rete”, promosso nel 1991 dal Consorzio BAICR (Biblioteche e archivi istituti culturali romani, costituito da Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, Società Geografica, Istituto Luigi Sturzo, Istituto Gramsci, Fondazione Lelio e Lisli Basso) e al quale aderiscono numerose istituzioni culturali pubbliche e private col fine di descrivere e valorizzare archivi e fonti per la storia italiana del Novecento, ha recentemente dato vita ad una specifica area di interesse dedicata agli archivi storici che rappresentano una componente significativa per la storia della ricerca scientifica e tecnologica nell'Italia del Novecento. “Questa è la moda”…e non solo a Catania dagli anni ’30 agli anni’70
Questo è il titolo di un inedito video musicale sulla moda dagli anni ’30 agli anni ’70 del XX secolo, proiettato domenica 26 aprile 2009 all’Archivio di Stato di Catania, in occasione della “Settimana della Cultura”. La dott.ssa Maria Nunzia Villarosa ha presentato un lavoro di gradevole e moderno intrattenimento, in cui la moda viene vista attraverso le fonti documentarie e bibliotecarie, consistenti per lo più in articoli sulle anteprime (figurini, modellini, ecc…), e in inserzioni pubblicitarie di aziende, ditte o grandi magazzini operanti a Catania nei 5 decenni. L’Epistolario dei Paternò Castello di Carcaci. La cultura cosmopolita e l’immaginario del ‘900
Domenica 19 aprile si è aperta, presso i locali dell’Archivio di Stato di Catania, la mostra storico-documentaria e bibliografica L’Epistolario dei Paternò Castello di Carcaci. La cultura cosmopolita e l’immaginario del ‘900, alla presenza dei discendenti dell’illustre Casato. Sono stati illustrati i documenti in esposizione per il periodo tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’70 del Novecento. La fede nel progresso, nella velocità, le rimesse degli emigranti, fanno vivere il sogno di una imprenditoria capace di competere. I Grandi della Maremma
L’Archivio di Stato di Grosseto ha coltivato negli ultimi anni un progetto di ricerca sulle fonti della storia della Maremma, terra di cui sono note più le leggende che i fatti, con archivi dispersi per quasi tutta la Toscana ed anche al di fuori.
La fase più importante di questo lavoro, e cioè la riscoperta dei documenti e delle altre testimonianze del passato, è stata affrontata con archivisti ed esperti di varie discipline nel corso di due convegni sulla storia della Costa maremmana fra Medioevo ed epoca moderna, che si sono svolti presso questo Istituto fra giugno e settembre 2008 e di cui presto usciranno gli atti. Lo sviluppo urbanistico di Grosseto in mostra
Grosseto e la sua crescita urbanistica, architettonica, storica e paesaggistica. Ai tanti volti del capoluogo maremmano è stata dedicata la mostra “Grosseto fuori Porta Nuova. Lo sviluppo della città a nord delle mura dalla metà dell’Ottocento al secondo dopoguerra”, allestita dal 21 marzo al 4 aprile presso il Palazzo del Governo di Grosseto e poi trasferita all’Archivio di Stato, dove è visitabile sino a giugno. A Livorno bene o male, ogni cosa sa di sale
Si è svolta tra aprile e maggio 2009 a Livorno, la mostra “A Livorno bene o male, ogni cosa sa di sale. Attività e strutture di una città portuale”.
Per illustrare l’assunto del titolo di questa mostra, secondo il quale ogni aspetto della vita cittadina riconduce in vari modi al mare, abbiamo scelto il porto come oggetto d’indagine. Questo, inteso come attività-struttura, è stato messo a fuoco attraverso le molteplici sfaccettature fornite dagli archivi di enti pubblici e privati diversi dall’ente promotore, la cui attività gravita nella sfera portuale tra ‘800 e ‘900. In tal modo abbiamo indirettamente saggiato le potenzialità mediatiche di un sistema archivistico integrato. Mostre e iniziative all’Archivio di Stato di Lucca
In occasione della Festa della Donna, specificamente nel periodo compreso tra il giorno 6 marzo ed il giorno 4 aprile 2009, l’Archivio di Stato di Lucca ha organizzato la mostra documentaria: “Tra arte e famiglia in Lucca: vita di una donna musicista nel primo ‘800. Marianna Andreozzi Motroni, marchesa Bottini”. L’esposizione, allestita nel prestigioso piano nobile di Palazzo Guidiccioni (sede principale dell’Istituto), ha avuto come tema la rilettura di memorie al femminile tracciate in ambito culturale e dell’arte in particolare; cercando nelle carte ‘di’ e ‘su’ donne appartenenti al territorio lucchese. Se accadesse una Luce di Parola, si accendesse una Voce!…
Quaranta opere, realizzate tra il 2005 e il 2009 dall’artista Carlo Fioroni, dedicate al tema dell’amore nelle sue diverse sfumature e sfaccettature, ivi compreso l’amore per l’espressione artistica “tout court”, sono state presentate, in occasione di San Valentino 2009, dall’Archivio di Stato di Matera, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici della Basilicata. Tracce dell’emigrazione parmense e italiana fra XVI e XX secolo
L’Archivio di Stato di Parma organizza una mostra storico documentaria, aperta al pubblico dal 16 aprile al 11 luglio 2009, dal titolo “Tracce dell’emigrazione parmense e italiana fra XVI e XX secolo”.
La mostra, curata da Mario Palazzino, Antonella Barazzoni, Valentina Bocchi, Lucia Togninelli e composta da oltre cento pezzi archivistici, copre un arco cronologico che va dal 1545 al 1973. Italia tesoro d’Europa. Iniziative dell’archivio di stato di Pistoia
Il 26 e 27 settembre si celebreranno le Giornate Europee del Patrimonio il cui slogan quest’anno è “Italia tesoro d’Europa”. L’Archivio di Stato di Pistoia organizza una mostra con conferenza su alcuni monasteri pistoiesi dedicando particolare attenzione alle attività che vi si sono svolte, prima fra tutte quella della Spezieria. Lettere d’amore e di donne in mostra all’Archivio di Stato di Pistoia
L’intento costante dell’Archivio di Stato di Pistoia è quello di essere il più possibile presente sul territorio. A questo scopo rispetta le cadenze del calendario degli eventi, che il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha proposto per il 2009, quale guida e stimolo per farsi conoscere ai più diversi livelli della società pistoiese. Il primo appuntamento è stata la FESTA DI SAN VALENTINO, in occasione della quale è stata organizzata una mostra di missive dal titolo “Amor…di carte. Lettere fra fidanzati dell’800: Maria Crocini e Giovanni Mazzei”, allestita nella Sala Studio dell’Istituto, dal 14 al 21 febbraio 2009. Gli Archivi della Moda del ‘900
E’ in corso il censimento delle fonti per la moda del ‘ 900. In questa prima fase si stanno censendo due serie documentarie conservate soprattutto presso la Sezione di Archivio di Stato di Modica nella Biblioteca Grimaldi e nella Biblioteca Moncada: le riviste di moda e i cataloghi di vendita per corrispondenza di ditte di abbigliamento milanesi e napoletane. Gli Statuti dell’antico Comune di Siena
L’Archivio di Stato di Siena e l’Accademia senese degli Intronati hanno organizzato, in occasione dell’XI Settimana della Cultura (18-25 aprile 2009), una mostra documentaria e un pomeriggio di colloqui, con lo scopo di promuovere e divulgare la conoscenza degli statuti dell’antico Comune di Siena e di apportare un valore aggiunto alla realtà territoriale in cui operano. Ricorrono infatti settecento anni da quel maggio 1309, in cui il Consiglio generale del Comune di Siena stabilì di volgarizzare il constituto, traducendolo dal latino. Si tratta del più antico statuto in volgare conservato di una città italiana, altro motivo precipuo del suo interesse. I luoghi della cultura dal 1948 a oggi in provincia di Varese
L’Archivio di Stato di Varese, con la collaborazione di alcuni enti, ha organizzato, nell’ambito della XI edizione dell “Settimana della Cultura”, il Convegno I luoghi della cultura dal 1948 a oggi in provincia di Varese, che ha avuto luogo il 21 aprile 2009 a Varese, presso Villa Recalcati. Il Convegno ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Varese, dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, della Società Storica Lombarda e della Società Storica Varesina. La donna nei percorsi d’arte. Una mostra documentaria e libraria
In occasione della “Festa della Donna”, domenica 8 marzo 2009, l’Archivio di Stato di Catania ha effettuato un’apertura straordinaria durante la quale è stata presentata la mostra documentaria e libraria La donna nei percorsi d’arte. Tale mostra - coordinata dal direttore dell’archivio, Aldo Sparti - ha focalizzato l’attenzione sulla donna come soggetto creatore d’arte - proponendo sia donne che hanno fatto dell’arte la loro ragione di vita, sia donne che si sono impegnate occasionalmente in tale settore - e sulla donna come oggetto di rappresentazione artistica. Le carte del Consorzio pesca ed acquicoltura del Trasimeno
Il Consorzio pesca ed acquicoltura del Trasimeno fu costituito ai sensi dell’art. 21 del regolamento per la esecuzione della legge 23/12/1917 n. 2043, approvata con decreto luogotenenziale 9/6/1918 n. 848.
Lo scopo principale era quello di esercitare e gestire i diritti demaniali di pesca e di caccia sul Trasimeno e i proventi relativi, ceduti ad esso dal demanio, che precedentemente li esercitava, e al quale in cambio doveva venire corrisposto un canone annuo pari ad un terzo degli utili netti annuali. Una mostra documentaria sulla nave dei pellegrini
La mostra documentaria Dal colle una eco...sette secoli di storia, fede e cultura dei Mercenari in Sardegna che la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna ha realizzato, nel 2008 nell'ambito delle celebrazioni per il primo Centenario della Proclamazione della Madonna di Bonaria, la Patrona Massima della Sardegna, è stata ospite della nave Moby Drea nel viaggio di pellegrinaggio da Cagliari a Barcellona dal 21 al 26 maggio 2009. La mostra, per motivi di sicurezza, non ha presentato documentazione in originale ma ha proposto immagini e documenti riprodotti su più di venti pannelli di grande formato. Antonio De Gregorio. Il piacere della ricerca
In occasione della XI Settimana della Cultura, si è tenuto a Palermo il Convegno su Antonio De Gregorio, nobile Siciliano operante alla fine dell’800, impegnato in ogni ramo del sapere sia come studioso e teorico, sia come collezionista. Singoli relatori, ognuno per la parte scientifica di competenza, hanno illustrato l’opera del De Gregorio. Il convegno è stato accompagnato dall’esposizione della imponente collezione archeologica dello studioso e dei documenti dell’Archivio di Famiglia. La vita e gli scritti di Carlo Cassola in mostra
Nei giorni 6-30 aprile 2009, presso l’Archivio di Stato di Firenze, è stata nuovamente allestita dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana la mostra documentaria e bibliografica “Abitare e vivere la Toscana: la vita e gli scritti di Carlo Cassola” già presentata a Montecarlo, in provincia di Lucca, nello scorcio dell’anno passato.La mostra ha offerto una visione complessiva dell’opera di Cassola, nell’intreccio con la sua vicenda biografica. Accanto ai libri, che hanno reso quest’autore tra i più letti del secondo novecento italiano, sono stati esposti un buon numero di documenti archivistici, quali lettere, fotografie, contratti con gli editori, dattiloscritti delle opere provenienti dall’archivio dello scrittore ancora conservato dagli eredi nell’ultima dimora di Cassola, la casa di Montecarlo. Archivi privati di artisti umbri
Nell’ambito del censimento degli archivi privati di artisti umbri, iniziato dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria, sono stati visionati e dichiarati di interesse storico particolarmente importante i fondi di Bruno Orfei, Edgardo Abbozzo ed Enrico Valentini.
L’archivio di Bruno Orfei (Perugia 1926-2007) testimonia tutta l’attività del poliedrico artista che ha animato, per oltre un quarantennio, la vita culturale perugina. Corsano tra Otto-Novecento
Il 2 maggio 2009, presso il comune di Corsano in provincia di Lecce, è stata inaugurata la mostra documentaria “Corsano tra Otto-Novecento”, allestita con i più significativi documenti dell’archivio storico comunale. Vi hanno partecipato, in qualità di relatori, Francesco De Luca, docente di Archivistica presso l’Università del Salento e Rita Silvestri, funzionario della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, responsabile della vigilanza sugli archivi comunali della provincia di Lecce. Cagliari Monumenti Aperti 2009
Nei giorni 2 e 3 maggio c.a. si è svolta I'annuale manifestazione cittadina Cagliari Monumenti Aperti, organizzata dal Comune omonimo e dall'Associazione culturale Imago Mundi. Ad essa hanno collaborato anche diversi enti tra cui la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna che per I'occasione, ha aperto ai visitatori la sua sede, conosciuta come casa Barrago, dal nome del suo ultimo proprietario. La Soprintendenza ha aderito all'iniziativa in considerazione dell'interesse storico-artistico dell'edificio, costruito negli anni 1913-1916 dal ligure Agostino Casaccia, a Cagliari per motivi di lavoro: la palazzina è infatti un apprezzabile esempio di architettura civile in stile liberty. L’Archivio della società Umbra Acque S.p.A.
Giovanna Bacoccoli e Anna Angelica Fagiani, della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, hanno redatto un elenco di consistenza dell’archivio della società Umbra Acque S.p.A. La documentazione rappresenta una fonte imprescindibile per la ricerca storica sull’approvvigionamento idrico, la diffusione e la distribuzione dell’acqua potabile nel territorio perugino.
La società, con sede amministrativa a Perugia e sede legale a Ponte S. Giovanni (PG), si è costituita nel 2003 con lo scopo di gestire i servizi idrici integrati, comprese le attività di esecuzione dei lavori connesse all’erogazione del servizio, nonchè la concessione di costruzione e gestione di reti; subentrando agli enti che in passato avevano l’amministrazione delle acque potabili, ne ha acquisito anche gli archivi.
L’Archivio privato dell’ing. Carlo Cucchia di Perugia
Giovanna Bacoccoli e Simona Cambiotti, funzionarie della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, stanno ultimando un elenco di consistenza dell’archivio che documenta l’attività professionale di Carlo Cucchia dalla metà degli anni Venti al 1971. Il Cucchia, nato a Perugia il 4/09/1901 e morto il 31/12/1971, si laurea a Torino il 23/11/1924 in ingegneria industriale elettrotecnica e, nel 1926, apre a Perugia lo studio di ingegneria, dedicandosi alla soluzione di importanti problemi di tecnica applicata all’agricoltura e specializzandosi in impianti di essiccazione dei tabacchi. L’archivio di un garibaldino: Giovanni Froscianti
L’amministrazione comunale di Gubbio, nell’ambito delle iniziative culturali in occasione del bicentenario di Giuseppe Garibaldi, ha organizzato, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, un convegno di studio sulle vicende e sui personaggi del Risorgimento in Umbria.
Giovanna Bacoccoli ed Elisabetta Bogini, funzionarie della Soprintendenza, hanno redatto un elenco di consistenza dell’archivio del garibaldino Giovanni Froscianti. L’Archivio storico dell’Accademia di belle arti ‘Pietro Vannucci’
Nel mese di aprile appena trascorso è stato dato alle stampe l’inventario dell’archivio storico dell’Accademia di belle arti “Pietro Vannucci”, prestigioso istituto culturale operante nella città di Perugia fin dal 1573.
Il volume, edito con il n. 18 nella collana Scaffali senza polvere della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, è stato pubblicato con il contributo economico degli accademici della Fondazione Accademia di belle arti “Pietro Vannucci”. Fondi archivistici dell’Accademia ‘Nuova Fenice’
L’Accademia "La Nuova Fenice" fu fondata in Orvieto il 15 luglio 1888, per iniziativa di Luigi Fumi, con lo scopo di coltivare gli studi letterari, scientifici ed artistici. L'associazione, che si rifaceva ad una precedente Accademia del Teatro la Fenice, ebbe vita breve. La documentazione, pervenuta all'Opera del Duomo insieme al fondo bibliografico, testimonia che l’attività, abbastanza intensa tra il 1888 e il 1894, si esaurì nel 1896, forse per l'assenza da Orvieto di Luigi Fumi, chiamato altrove da incarichi di lavoro. Il censimento degli archivi degli istituti scolastici umbri
Tra il 2004 e il 2007 la Soprintendenza archivistica per l’Umbria ha completato il censimento degli archivi delle istituzioni scolastiche della regione, grazie al finanziamento del progetto relativo, di durata triennale, da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, che ha reso possibile l’affidamento di parte del lavoro di rilevamento dei dati ad operatori esterni all’Ufficio. Gli operatori sono stati scelti tra gli archivisti liberi professionisti laureati e in possesso del diploma di specializzazione in archivistica, paleografia e diplomatica. Stazione astronomica e metereologica sull’Etna e l’Osservatorio di astrofisica ai Benedettini: dal libro al documento
Anche quest’anno l’Archivio di Stato di Catania ha partecipato alla Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’autore, organizzata dal Centro Unesco di Catania “M. Elisa Brischetto”.
L’argomento scelto è stato “L’astronomia”, che è uno dei temi trattati nell’anno in corso dall’Unesco, essendo stato dichiarato il 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia, per ricordare il momento nel quale, nel 1609, Galileo Galilei alzò per la prima volta il suo cannocchiale verso la volta celeste. Gentil Madonna. Battaglie e Lamenti Amorosi nella Polifonia Europea del Cinquecento
L' amore per la musica, la voglia di costruire, attraverso la musica, esperienze di collaborazione e di condivisione, sono a fondamento dell’ Ensemble "Mille Regretz", che nasce, nel gennaio 1984, da un piccolo gruppo di cultori di musica antica. L' Ensemble " Mille Regretz " è divenuto negli anni un punto di riferimento per la esecuzione della polifonia rinascimentale Dal primato del disegno alla supremazia dell’immagine
L'Archivio di Stato di Brescia ha contribuito, sia nell'allestimento sia nella stesura del catalogo della mostra: "Dal primato del disegno alla supremazia dell'immagine". L'esposizione, tramite un ricco corredo documentario ha ripercorso l'evolversi della rappresentazione del paesaggio della bassa pianura bresciana dal secolo XVI all'avvento della fotografia. Seminario di studi: «L’Archivio storico dell’Assemblea regionale siciliana e gli archivi storici delle istituzioni parlamentari” (Palermo, Chiesa dei SS. Elena e Costantino, 22 febbraio 2008)
A meno di un anno dalla sua inaugurazione, avvenuta il 14 giugno 2007, l’Archivio storico della Regione Sicilia è stato oggetto, il 22 febbraio 2008, di un seminario di studi cui hanno partecipato tutte le istituzioni coinvolte in questo progetto di recupero ma soprattutto di valorizzazione e fruizione. L’aver ridato alle carte dell’Archivio storico dell’Assemblea regionale siciliana la dignità di “bene culturale” ha consentito la ricostruzione non solo della storia amministrativa degli uffici e dell’ organizzazione dell’Assemblea ma, soprattutto, della storia di un istituto parlamentare le cui origini squisitamente “autonomiste” possono e si devono far risalire ancor prima di quel momento cronologicamente certo qual è il 1947. Il Diplomatico dell’Archivio di Stato di Palermo
Dopo l’istituzione dell’Archivio diplomatico di Firenze, voluto dal granduca Leopoldo II nel 1778, e a seguito dell’analoga concentrazione di documenti membranacei nella Milano napoleonica (a partire dal 1803), la costituzione di raccolte di materiale documentario di pregio, con prevalenti finalità di studio e di ricerca, divenne pratica diffusa nei maggiori archivi italiani soprattutto dopo la soppressione delle corporazioni religiose. A questo modello si collega la formazione del primo nucleo del Diplomatico dell’Archivio di Stato di Palermo, costituito inizialmente da pergamene di pertinenza degli ordini soppressi e successivamente accresciuto da ulteriori nuclei documentari depositati o donati da vari soggetti nonché acquistati sul mercato antiquario. Affresco di una professione: il notaio. Documenti, memoria storica ed esigenze contemporanee
Il 20 ed il 21 giugno 2008 si sono tenuti a Fabriano (AN) presso il Museo della carta e della filigrana e presso l'Oratorio della carità l’inaugurazione della mostra documentaria ed il convegno di studi dal titolo «Il notariato in area umbro-marchigiana: esperienze professionali e produzione documentaria secc. X-XVI», organizzati dall'Archivio di Stato di Ancona e dalla Sezione di Fabriano in collaborazione con l'Archivio di Stato di Perugia, il Comitato regionale dei Consigli notarili delle Marche e il Consiglio notarile di Perugia. Gli archivi storici diocesani: traguardi e prospettive
Il 28 giugno 2007 si è tenuta a Cagliari la giornata di studi dal titolo «Gli archivi storici diocesani: traguardi e prospettive». L’iniziativa è stata promossa dalla Sezione Sardegna dell’Associazione nazionale archivistica italiana e dall’Archivio storico diocesano di Iglesias, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Cagliari, con l’intento di promuovere la conoscenza del notevole patrimonio documentario conservato negli archivi delle diocesi della Sardegna. Storia, memoria, diritti dei cittadini: gli archivi della Regione Autonoma della Sardegna - Riflessioni sul censimento degli archivi di deposito regionali e discussione sul volume Il potere degli archivi, Cagliari 6 giugno 2008
Il convegno, organizzato dal Servizio Trasparenza e Comunicazione della Direzione Generale della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con la locale Sezione dell’ANAI, è nato con un duplice intento: da una parte, sollecitare l’attenzione sui primi rilevanti risultati del Progetto “Sistema informativo degli archivi di deposito della Regione Sardegna” (SIADARS) e, dall’altra parte, avviare una riflessione sul ruolo degli archivi e degli archivisti nella realtà contemporanea. Il tema del Convegno ha suscitato grande interesse sia fra gli addetti ai lavori, archivisti e amministratori pubblici, accorsi in gran numero, sia fra i ricercatori, storici e operatori culturali in genere. I lavori, coordinati da Michela Melis, Dirigente del Servizio Trasparenza e Comunicazione, hanno visto la partecipazione del Presidente della Regione Sardegna, Renato Soru e delle più alte cariche istituzionali del settore Cultura. Il censimento degli archivi notarili conservati dai Comuni dell’Umbria
La Soprintendenza archivistica per l’Umbria ha realizzato, nel corso degli anni Novanta da poco trascorsi, un censimento degli archivi notarili che ancora si trovano presso gli archivi storici comunali dell’Umbria, compresi quelli dei mandamentali soppressi che, per un motivo o per l’altro, non sono ancora stati versati agli Archivi di Stato come la legge prevede. Lo scopo principale era quello di conoscere la documentazione statale di questo tipo, che ancora si trova fuori degli Archivi di Stato, per poterla meglio tutelare. Oltre i confini: attività dell’Archivio provinciale di Trento per il recupero di fonti da archivi italiani ed europei
In occasione delle “Giornate europee del patrimonio culturale”, il 29 settembre 2008 la Soprintendenza per i Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento ha promosso l’incontro Oltre i confini: attività dell’Archivio provinciale per il recupero di fonti da archivi italiani ed europei.
L’iniziativa, animata da un intento essenzialmente divulgativo, si è rivolta al vasto ed eterogeneo pubblico degli utenti (effettivi e potenziali) degli archivi trentini, con l’obiettivo di far conoscere e soprattutto utilizzare l’ingente patrimonio di fonti documentarie acquisite in copia nel corso di 15 anni di attività. Una mostra permanente sulla storia del Manicomio di Sassari
In occasione delle Giornate Europee del patrimonio 2008, la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna ha presentato la mostra documentaria permanente Cose... da matti! Storia e storie del Manicomio di Sassari, realizzata dalla stessa Soprintendenza, in collaborazione con il Dipartimento per la Salute Mentale della ASL n. 1 di Sassari ed allestita nei locali appena ristrutturati della Palazzina H, il vecchio reparto 1° Uomini dell'ex Ospedale Psichiatrico Rizzeddu. L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA VISIVA FAMIGLIARE
Ricostruire la storia della famiglia e del territorio della regione attraverso le immagini autoprodotte dai suoi abitanti: fotografie e filmini familiari e amatoriali. Questo l’obiettivo del progetto triennale FAMIGLIE LAZIALI – promosso dalla Regione Lazio e curato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
Dopo molti anni di oblio la fotografia di famiglia viene ora riproposta in Italia insieme ai filmini amatoriali, con i quali essa viene a costituire un unico album della memoria privata capace di raccontare fratture e permanenze e di rivelare veri talenti creativi. Il metodo adottato si è proposto di superare l’occasionalità degli studi condotti su singoli fondi privati, poiché ha previsto una ricerca ampia e sistematica sul territorio della regione, di cui sono state selezionate realtà locali dalle caratteristiche geografiche, economiche e storiche differenti. La ricerca, che ha prodotto un totale di 10.000 fotografie e 100 filmini, intende quindi riproporsi ad altre realtà regionali allo scopo di sviluppare e completare una mappatura fotografica della famiglia italiana che possa essere di stimolo agli studi storici, antropologici, sociologici e non ultimo artistici. UN ACCORDO PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELL’ARCHIVIO ILVA
Ilva s.p.a. (controllata della RIVA Fire SpA) e la Fondazione Ansaldo hanno siglato a Genova il 10 luglio 2008 un accordo per la tutela e la valorizzazione dell’archivio Ilva, uno dei più importanti patrimoni della storia industriale italiana.
Dichiarato di notevole interesse storico dal Ministero per i Beni Culturali con una serie di provvedimenti emanati tra il 1985 ed il 2006, l’archivio Ilva è costituito da 7 mila faldoni, 80 mila fotografie e oltre 1.000 pellicole cinematografiche.
Un complesso archivistico al quale la comunità scientifica ha sempre guardato con attenzione per le opportunità che offre in termini di analisi storica, economica e sociologica e che adesso, affidato alla Fondazione Ansaldo, diventerà la base anche di un’azione culturale e divulgativa sul ruolo dell’impresa siderurgica nella storia del nostro Paese. |