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DIGITALE E DINTORNI

Risorse digitali e nuovi contenuti per i 70 anni dell'Archivio di Stato di Perugia

Ilaria Barbanti

in n. 3/2011
Dal 18 al 26 novembre, per la Settimana degli archivi dell'Umbria, l’Archivio di Stato di Perugia, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, l’Archivio di Stato di Terni hanno promosso in tutta la regione eventi e iniziative in tema di tutela e valorizzazione della memoria locale.

ARCHIMISTA: un nuovo software di descrizione archivistica

Pierluigi Piano

in n. 3/2011

Il giorno 4 novembre 2011, presso l’Archivio di Stato di Milano, è avvenuta la presentazione di ARCHIMISTA, il nuovo software per la descrizione di archivi storici, open source, sviluppato su iniziativa di Regione Lombardia, Regione Piemonte e Direzione generale per gli archivi Ha fatto gli onori di casa Barbara Bestini, Direttrice dell’Archivio di Stato; sono intervenuti Maurizio Savoja, Soprintendente Archivistico per la Lombardia, Roberto Grassi per la Regione Lombardia, Dimitri Brunetti per la Regione Piemonte, Salvatore Vassallo dell’Università degli studi di Pavia. Per la Ditta Codex, Cristiano Animosi e Simone Merli hanno presentato alcune demo e illustrato le funzioni del nuovo software. ARCHIMISTA è una applicazione open source, destinato a raccogliere l’eredità di Guarini-Archivi della Regione Piemonte e Sesamo della Regione Lombardia ed ha lo scopo di supportare gli operatori nella schedatura, nell’ordinamento e nella produzione di banche dati di descrizione archivistica (inventari, censimenti e guide). Può essere utilizzato in modalità client server e su postazioni stand alone. Gestisce descrizioni di tipologie documentarie particolari, quali fotografie, stampe e disegni, recependo elementi qualificanti degli standard ICCD e appoggiandosi sugli specifici vocabolari. Alle descrizioni delle unità archivistiche possono essere associate riproduzioni digitali degli oggetti originali. L’incarico per lo sviluppo è stato affidato all’Università degli studi di Pavia; l’applicazione è stata sviluppata dalla Cooperativa Codex di Pavia.

Ti racconto la storia: voci dalla Shoah

Lucilla Garofalo

in n. 3/2011

Il 26 settembre è stato presentato all’Archivio centrale dello Stato a Roma il sito Ti racconto la storia: voci dalla Shoah (www.shoah.acs.beniculturali.it), risultato della collaborazione avviata nel 2002 tra l’amministrazione archivistica e la Survivors of the Shoah Visual History Foundation di Los Angeles (ora University of Southern California Shoah Foundation Institute), l’istituzione culturale creata da Steven Spielberg per la raccolta delle testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah. Tra il 2002 e il 2004 tre archivisti italiani hanno indicizzato e catalogato l’intera Collezione italiana di testimonianze, costituita da 434 interviste audiovisive, e nel gennaio 2005 le interviste sono state consegnate all’Archivio centrale dello Stato.

Inventari digitali e archivi virtuali, l’applicazione dell’informatica umanistica alla documentazione storica della Sardegna

Alessandra Derriu

in n. 3/2011

 

Il progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Sardegna, sostenuto dal Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari e dalla Diocesi di Alghero Bosa, per agevolare la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, ha lo scopo di applicare i moderni linguaggi digitali alla documentazione storico-archivistica dell’Isola.

Nell’ambito di tale progetto, è stato realizzato, sotto la guida della Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, l’Inventario dell’Archivio del Capitolo Cattedrale di Alghero, che conserva documentazione in latino, castigliano, sardo e catalano dal XV al XX secolo, divisa in 69 serie per un totale di un migliaio di unità archivistiche, tra registri, volumi, filze, buste e fogli sciolti. La modesta consistenza delle unità, e di contro la complessità e l’importanza della documentazione, ha permesso di avere a disposizione un modello di inventario adatto alla sperimentazione. È stato elaborato un esempio di Inventario archivistico adeguatamente trattato a livello informatico per essere immesso on-line ed essere fruibile dal maggior numero di utenti, specialisti nel settore e semplici appassionati.

Cerca le origini della tua famiglia

Daniela Ferrari

in n. 3/2011

Giovedì 13 ottobre 2011 è stato organizzato l'incontro "Costruisci il tuo albero genealogico e quello di tanti mantovani in modo semplice e gratuito". L'Archivio di Stato di Mantova conserva numerose fonti che consentono di cercare le origini della propria famiglia e di ricostruire il proprio albero genealogico. A seguito di un accordo con Family Search, Società impegnata nelle ricerche anagrafiche in paesi di tutto il mondo, l’Archivio di Stato sta procedendo alla digitalizzazione dei registri di stato civile del periodo napoleonico (1806-1815) e alla loro indicizzazione ricorrendo anche a risorse di volontariato.

Cinemaimpresa.tv

Elena Testa e AriannaTurci

in n. 2/2011
L’Archivio Nazionale Cinema d'Impresa di Ivrea è stato inaugurato nel 2006, a seguito di una convenzione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia Spa, per preservare la memoria visiva dell'industria e del lavoro italiano. L’archivio, congiuntamente al Centro Sperimentale di Cinematografia e d'intesa con la Direzione Generale Archivi del Ministero dei Beni Culturali ha realizzato un canale web - Cinemaimpresa.tv - dedicato alla produzione cinematografica delle grandi aziende italiane.

Alla ricerca dei garibaldini scomparsi

Paola Briante

in n. 2/2011

Il sito web dell’Archivio di Stato di Torino, all’indirizzo www.garibaldini.eu, presenta i primi risultati del progetto  sostenuto dalla Fondazione CRT, “Alla ricerca dei garibaldini scomparsi”.  Attraverso un analitico esame delle fonti conservate negli Archivi di Stato di Torino e di Genova, il progetto ricostruisce  con rigoroso metodo scientifico l’esercito  garibaldino formatosi nell’estate 1860.

in n. 2/2011
ARTICOLI DEI NUMERI PRECEDENTI

Il nuovo portale MAXXIRicerca

Sveva Mandolesi

in n. 1/2011
Il 24 febbraio 2011 il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma (MAXXI) ha annunciato alla stampa l'apertura del suo centro di ricerca e documentazione, il MAXXI B.A.S.E. (Biblioteca, Archivi, Studi, Editoria), presentando per l'occasione il nuovo portale web di accesso agli archivi e alle collezioni del museo realizzato da Regesta.exe: http://maxxisearch.fondazionemaxxi.it.

Provincia in Luce: un portale multimediale per raccontare il territorio

Antonella Pagliarulo

in Digitale e dintorni
“Provincia in Luce” è un progetto multimediale nato dalla collaborazione tra la Provincia di Roma-Progetto ABC e Cinecittà Luce per valorizzare e promuovere la storia e il territorio della provincia, di tutti i suoi Comuni, mettendo a disposizione online – in un Portale dedicato e in modalità streaming on demand – tutti i materiali audiovisivi e fotografici conservati nell’Archivio Storico Luce e riguardanti la provincia di Roma.

I catasti preonciari e onciari dell’Abruzzo

Rachele Colella

in n. 1/2011
Prosegue, con finanziamento ministeriale, il progetto di digitalizzazione di ulteriori 20 catasti preonciari e onciari della regione. Il progetto ha inizialmente riguardato la serie completa dei 48 registri catastali dell’Archivio Storico del comune di Tagliacozzo (AQ). Dopo la necessaria fase iniziale di riordino dell’archivio si è provveduto alla digitalizzazione dei preziosi documenti ed infine è stata realizzata una mostra documentaria dal titolo: Un documento tante storie. I catasti antichi di Tagliacozzo raccontano. La mostra, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici e artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, è visitabile ancora a Roma presso la sede della Società Geografica Italiana, Via della Navicella, 12 (Palazzotto Mattei, Villa Celimontana) in occasione della XIII Settimana della Cultura dal 17 aprile al 13 maggio p.v.

regesta.exe, un magazine per scambiare risorse sul web

Antonella Pagliarulo

in n. 1/2011
Il sito di regesta.exe (www.regesta.com/) società specializzata nelle applicazioni web per archivi storici e multimediali  (tra i progetti in corso il nuovo sito dell'ANAI,  le banche dati dei numerosi archivi di Santa Cecilia e il sistema di siti per la consultazione online della banca dati dell'Accademia, la banca dati multimediale dell'Archivio storico Luce, il sito dell'Archivio storico della Camera dei deputati, il portale di Ibc archivi, gli archivi e il portale  di consultazione della Fondazione Feltrinelli) si rinnova. Nella grafica, nei contenuti, nelle finalità.

ARTICOLI DEI NUMERI PRECEDENTI

 

�Sportello antenati�. Cerca le origini della tua famiglia!

in n. 3/2010
L’Archivio di Stato di Mantova ha partecipato alle Giornate europee del patrimonio sabato 25 settembre 2010, con l’iniziativa “Sportello Antenati”, per offrire a un pubblico non specializzato la possibilità di fare ricerca sui propri antenati. In particolare sono state attivate due postazioni informatiche per ricerche anagrafiche on-line, alla quale sono intervenute nell’arco della mattina oltre 80 partecipanti. La consultazione, assistita da dipendenti dell’Istituto su richiesta dei singoli interessati, ha attinto dalla banca dati dell’Archivio di Stato che contiene oltre 180.000 nominativi della popolazione maschile residente nella Provincia di Mantova tra il 1847 e il 1900, ricavati dai registri di leva militare; alcuni di tali registri erano disponibili per la consultazione a titolo esemplificativo.

L’e-document management in Slovenia

Grazia Tatò

in n. 3/2010
L’Associazione degli informatici, documentalisti ed esperti in microfilm della Slovenia ha organizzato a Kranjska Gora dal 22 al 24 settembre 2010 una conferenza sui temi: sistemi di e-document management; sicurezza dei sistemi informativi e informazione; strategie di legislazione, formazione, economia e organizzazione. Su tali problematiche gli archivisti sloveni si sono confrontati presentando esperienze, problematiche e possibili soluzioni.
Per l’Italia, l’Archivio di Stato di Trieste ha mostrato il progetto di digitalizzazione e messa in web del fondo Catasto franceschino, sia mappe che elaborati, che si inserisce nel progetto nazionale SAN.

“Friuli in prin – Anagrafe storica delle famiglie friulane”

Laura Cerno

in n. 3/2010
Nel corso del mese di settembre 2010, è stato effettuato l’aggiornamento del sito “Friuli in prin – Anagrafe storica delle famiglie friulane”. L’intervento ha compreso il restyling della home page con l’aggiunta di nuove pagine di approfondimento -“Eventi e Notizie” “Miglioriamo insieme la banca dati”- e la traduzione dell’intero sito in inglese, sloveno e nella lingua minoritaria, il friulano. La banca dati ora presenta una nuova trance di dati, tratti da circa 100.00 atti di leva, che contribuiscono ad ampliare le informazioni storico-anagrafiche sulla popolazione dell’ex provincia del Friuli. La sezione “Storie di storia” presenta quattro nuove biografie familiari, mentre nuovi volti, non sempre conosciuti, e nuovi luoghi sono entrati nell’album della “Galleria delle immagini”.

Documenti, fotografie, disegni, pubblicazioni: l’Archivio storico della Camera dei deputati si fa multimediale

Antonella Pagliarulo

in nn. 1-2/2010

Pubblicato, in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio - una consuetudine risalente al 1893, data del primo  ventaglio donato gentilmente,  in un’aula parlamentare rovente, dai giornalisti all’allora presidente Zanardelli -   il nuovo sito dell’archivio storico della Camera dei deputati.  L’Archivio conserva i documenti originali prodotti ed acquisiti dalla Camera,  dalle sue origini di assemblea rappresentativa del Regno di Sardegna  nel 1848 ai nostri giorni (documenti del Regno di Sardegna, del Regno d’Italia, della transizione costituzionale e della Repubblica), una raccolta di archivi privati fra i quali quelli dei deputati Alfredo Covelli, Silvano Labriola, Randolfo Pacciardi e Leopoldo Elia.

Consultabili le Mappe del Catasto di Gorizia digitalizzate

Adele Brandi

in nn. 1-2/2010
Si è conclusa nel mese di settembre 2009 la digitalizzazione delle Mappe del Catasto di Gorizia secc. XIX-XX. Il progetto, autorizzato dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali, è stato realizzato dalla Mojca Sikonja Mikrografija di Novo Mesto (Slovenia). Le mappe digitalizzate saranno prossimamente pubblicate sul sito istituzionale dell’Archivio di Stato di Gorizia (www.archiviodistatogorizia.beniculturali.it) e saranno liberamente consultabili da parte di studiosi e interessati, previa registrazione. Le mappe si riferiscono a 91 comuni del circondario e sono state prodotte a partire dal 1811 per i comuni censuari del Goriziano ceduti al Regno d’Italia napoleonico e facenti parte dei Distretti di Passariano e dell’Adriatico.

Il catasto sabaudo dell’Alessandrino on-line

Gian Maria Panizza

in nn. 1-2/2010
Nell’ambito di un pluriennale progetto riguardante i fondi cartografici e catastali e le raccolte di disegni e fotografie, l’Archivio di Stato di Alessandria sta portando a termine il riordino e l’inventariazione del fondo Catasto sabaudo di Alessandria e sobborghi (261 registri e 91 mappe di grande formato, XVIII – XIX sec.). La documentazione, di assoluto rilievo, fa parte dell’archivio storico comunale di Alessandria, depositato presso l’Archivio di Stato in convenzione con l’Amministrazione municipale. Il riordino e l’inventariazione sono eseguiti da Laura Goggiano ed Alessandra Mazza (Cooperativa Arca di Alessandria), sotto la guida del Direttore, Gian Maria Panizza. Al Laboratorio StudioElle di Torino è stata affidata la digitalizzazione delle 91 grandi mappe parziali e d’insieme (1761 – 1774), restaurate nel 1994 – 1995.

I blasoni delle famiglie toscane nella Raccolta Ceramelli Papiani

Piero Marchi

in nn. 1-2/2010
Dopo tre anni dalla prima versione, realizzata nel 2006 dalla ditta Softeam Ware e premiata nel 2007 dal Centro Studi Araldici come migliore sito web di argomento araldico, è ora possibile consultare nel sito dell’Archivio di Stato di Firenze (www.archiviodistato.firenze.it) la nuova versione della banca dati I blasoni delle famiglie toscane nella Raccolta Ceramelli Papiani; la realizzazione tecnica è opera del Consorzio Forma di Pisa, sotto la direzione scientifica di Piero Marchi, per quanto attiene il lavoro archivistico e araldico, Francesca Klein e Simone Sartini per gli aspetti tecnici della digitalizzazione e dell’inserimento nel web. La Raccolta Ceramelli Papiani, costituita nel corso di molti anni dall’araldista Enrico Ceramelli Papiani (1896-1976), è un fondo conservato nell'Archivio di Stato di Firenze e composto da quasi 8000 fascicoli, intestati a famiglie toscane di antica origine, che forniscono notizie genealogiche e araldiche tratte da fonti archivistiche conservate nell'Archivio fiorentino o in altri istituti archivistici o in biblioteche della regione.Il progetto consiste nella proposta della banca dati delle schede descrittive dei blasoni delle famiglie toscane contenuti nella Raccolta, associando alla schedatura le immagini digitalizzate delle armi gentilizie tratte da vari fondi archivistici dell'Archivio di Stato di Firenze e di altri Archivi toscani.

Le carte dei senatori Oddo Marinelli e Giovanni Conti on line

Pamela Galeazzi

in nn. 1-2/2010

Nel giugno del 2009, l’Archivio di Stato di Ancona si è inserito all’interno del progetto Archivi on-line ideato nel 2003 dall’Archivio storico del Senato della Repubblica con lo scopo di creare un archivio unico virtuale del patrimonio documentario di politici, partiti e gruppi parlamentari.

Le opzioni di cittadinanza del 1939

Laura Cerno

in nn. 1-2/2010
Si sono conclusi i lavori di inventariazione dell’archivio dell’Ufficio speciale della R. Prefettura di Udine in Tarvisio. Tale Ufficio venne istituito nel 1939 per gestire la fase istruttoria delle pratiche di opzione di cittadinanza degli abitanti di lingua tedesca di alcuni comuni della provincia di Udine (Tarvisiano). Nel 1939 infatti, così come per i cittadini delle zone mistilingue del Sudtirolo e Veneto, venne concessa loro la facoltà di scegliere se rimanere cittadini italiani oppure acquisire la cittadinanza tedesca e trasferirsi nel III Reich. Italia e Germania attraverso l’Accordo di Berlino del 23 giugno e la successiva Convenzione firmata il 21 ottobre successivo si proponevano così di raggiungere una definitiva e completa soluzione etnica al problema dei cittadini di lingua tedesca, italiani a seguito del Trattato di San Germano.

Il Portale Atl@nte

in nn. 1-2/2010

Presso l’Archivio di Stato di Milano all’inizio del 2010 è stato presentato il Portale Atl@nte dei Catasti Storici e delle Carte topografiche della Lombardia, realizzato nell’ambito di un progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo che vede capofila il Politecnico di Milano - Dipartimento BEST, e partner l’Archivio di Stato di Milano, l’Agenzia del Territorio - Direzione Regionale Lombardia, la Regione Lombardia - Direzione Organizzazione Personale Patrimonio e Sistemi Informativo, il Centro Studi PIM e il Comune di Gorgonzola. Il Portale pubblicherà sul Web 28.000 riproduzioni delle serie cartografiche dei catasti storici conservate presso l’Archivio di Stato di Milano, realizzata nell'ambito del progetto ministeriale Imago (2000-2004). Le mappe riferite ai Comuni della provincia di Milano e delle altre province lombarde saranno visualizzabili in alta risoluzione sul Portale Atl@nte, che integrerà entro il corrente anno anche un servizio di e-commerce per l’acquisto on-line delle immagini.

Il sito internet dell’Archivio di Stato di Perugia

in nn. 1-2/2010

Il web rappresenta oggi per un istituto culturale un ineludibile spazio in cui incontrare il proprio pubblico e le sue esigenze di accedere ai servizi. Costituisce allo stesso tempo un potente strumento con cui sviluppare relazioni comunicative significative e dinamiche. Il nuovo sito dell’Archivio di Stato di Perugia (www.archiviodistatoperugia.it) presenta, attraverso testi e gallerie di immagini, l’identità dell’Istituto, nella sua singolare articolazione in cinque sedi, le sue funzioni e attività, i suoi programmi di lavoro e le informazioni sui servizi al pubblico

Carte di terra per una Repubblica di mare: il progetto Topographia

Paola Caroli

in n. 3/2009
Nei primi mesi del 2010 verrà messo in rete il patrimonio cartografico dell’Archivio di Stato di Genova nell’ambito del progetto TOPOGRAPHIA, avviato nel 2009, allo scopo di affrontare tutti gli aspetti connessi alla conservazione, alla fruizione e alla valorizzazione: dal restauro, che comprende un innovativo metodo di intelaiatura delle carte di grande formato, alla progettazione e costruzione di uno specifico contenitore; dal riordinamento - che ha come obiettivo principale il ripristino del vincolo, restituendo l’apparato grafico alla documentazione cui apparteneva - al contesto storico, alle procedure amministrative in cui si è formato, alla digitalizzazione ad alta definizione.

Il fondo Allied Control Commission sul sito web dell’ACS

Sabrina Santangelo

in nn. 1-2/2009
La realizzazione dell’applicativo per la consultazione del fondo dell’Allied Control Commission (ACC) e la sua recente messa in rete, rappresentano un esempio importante di valorizzazione di un fondo documentario di grande interesse, assai ricco e per lo più inesplorato, sfruttando le enormi potenzialità offerte dalla diffusione sul web delle memorie culturali.
L’esperienza testimonia al tempo stesso il grande impegno, anche in termini economici, profuso dall’amministrazione archivistica al fine di porre in essere adeguate forme di accesso alla fonte documentaria, attraverso la sperimentazione delle soluzioni ritenute via via più idonee a soddisfare il fabbisogno informativo dell’utenza: dalla riproduzione su microfilm, alla messa a punto di un database consultabile in linea, fino alla digitalizzazione dei contenuti.

La normalizzazione delle descrizioni nel protocollo informatico

Daniela Ferrari

in nn. 1-2/2009
Nell’ambito dell’attività didattica della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, il 10 marzo 2009, presso l’Archivio di Stato di Mantova, è proseguita la riflessione, iniziata nel febbraio 2008 sulla funzione strategica dell’archivio nella vita dell’ente, e in particolare sull’archivio in formazione. Gianni Penzo Doria, Dirigente Responsabile dell’Archivio Generale dell’Università degli Studi di Padova, è tornato a Mantova per presentare l'ultima versione in bozza - prima del rilascio ufficiale – delle Raccomandazioni di Aurora, a cura del Gruppo interistituzionale A.U.R.O.R.A. (Amministrazioni Unite per la Redazione degli Oggetti e la Redazione delle Anagrafiche del protocollo informatico).

Il nuovo sito web dell’Archivio di Stato di Rimini

Gianluca Braschi

in nn. 1-2/2009
Il 18 aprile 2009 l’Archivio di Stato di Rimini ha presentato al pubblico il nuovo sito web dell’Istituto accessibile all’indirizzo http://www.archiviodistato.rimini.it Il sito, basato sul CMS Museo & Web, è conforme alle direttive del Progetto Minerva ed è stato pensato (in collaborazione con la ditta Hi-Net S. r. l.) come un canale aperto fra l’istituzione e i suoi utenti per tenerli informati non solo di tutti gli strumenti di consultazione e di ricerca via via predisposti dall’Archivio nell’esercizio della sua attività, ma anche delle iniziative e degli eventi culturali organizzati dall’Istituto.

Il Portale della storia degli italiani. L’adesione dell’Archivio di Stato di Ragusa

Anna Maria Iozzia

in nn. 1-2/2009
L’Archivio di Stato di Ragusa ha aderito al “Portale della storia degli italiani”.
Tale progetto è stato elaborato dall’Istituto Centrale per gli Archivi sulla base dell’esperienza maturata presso l’Archivio di Stato di Cosenza relativamente all’informatizzazione dei fondi dello Stato Civile e dell’Ufficio Leva. Esso è finalizzato, da un lato, alla creazione di una banca dati contenente le informazioni anagrafiche degli atti di nascita, di matrimonio, di morte e degli esiti di leva e, dall’altro, alla digitalizzazione delle corrispettive immagini.

Il Portale delle foto di famiglia

Serena Barela, Massimo Canario

in nn. 1-2/2009
Il portale www.fotofamilia.it è il frutto del progetto triennale Famiglie laziali, promosso dalla Presidenza della Regione Lazio e curato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) e dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
Il lavoro è stato coordinato nel corso degli anni da Paola Ghione e Gabriele D’Autilia, dell’AAMOD, coadiuvati da Alessandro Ciammetti, Silvana Profeta, Manuela Pacella e Laura Cusano.
Tale progetto era volto alla ricostruzione della storia della famiglia e del territorio regionale attraverso le immagini autoprodotte dai suoi abitanti: tra il 2006 e il 2009, grazie al contributo degli studenti di 27 scuole e alla collaborazione di archivi locali delle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, sono state raccolte circa 10.000 fotografie e 100 filmini.

La pubblicazione delle schede del Siusa per gli istituti bancari e assicurativi della Toscana

Roberto Baglioni

in nn. 1-2/2009
Il database siusa (Sistema informativo unificato tra le Soprintendenze archivistiche, http://siusa.archivi.beniculturali.it/) si è da poco arricchito della pubblicazione delle schede archivistiche riguardanti gli istituti bancari e assicurativi della Toscana. La loro redazione, curata dallo scrivente sotto la direzione scientifica del funzionario della Soprintendenza archivistica per la Toscana, Renato Delfiol, ha richiesto un’indagine archivistica iniziata nel novembre 2007 e conclusasi dopo un anno. Ricordiamo che il settore del credito, a livello nazionale, è stato oggetto negli ultimi anni di una serie di iniziative, dai censimenti alla produzione di nuovi strumenti di corredo, fino alla pubblicazione, sotto gli auspici dell’associazione di categoria abi, delle linee guida per la conservazione dei documenti bancari (2004).

Documenti e archivi del Mezzogiorno medievale e moderno. Edizioni digitali in Monasterium.net

Maria Rosaria Falcone

in nn. 1-2/2009
Università degli Studi di Napoli Federico II – Archivio di Stato di Napoli, Documenti e archivi del Mezzogiorno medievale e moderno. Edizioni digitali in Monasterium.net, Giornata di studi in occasione della presentazione del laboratorio di storia della documentazione (Napoli, 28 ottobre 2008).
La giornata di studi è stata organizzata per presentare il neonato laboratorio di storia della documentazione (www.laboratoriodocumentazione.net), un gruppo di ricerca e didattica del dipartimento di discipline storiche dell’Università di Napoli, in seno al quale si sono sviluppati i progetti pilota di un innovativo progetto europeo, Monasterium (www.monasterium.net).

Monasterium.net - European Charters Online, in workshop di Eva 2009 Florence. Electronic Imaging and the Visual Arts, Florence (28 – 30 April 2009)

Stella Montanari

in nn. 1-2/2009
Il 29 aprile 2009 in occasione dell’appuntamento annuale del “EVA Conferences - Electronic Information, the Visual Arts and Beyond” (http://www.eva-conferences.com/) organizzato come ogni anno a Firenze dalla Facoltà di Ingegneria – Centro per la Comunicazione e l’Integrazione e dei Media (MICC) presso il Palazzo dei Congressi, si è tenuto un workshop dedicato al progetto Monasterium. Net – European charters online.
Stefano Vitali, direttore dell’Archivio di Stato di Lucca, ha introdotto la tematica dando ai partecipanti un rapido panorama sui progetti e le prospettive della digitalizzazione in Italia, soffermandosi su alcuni dei più significativi.

Sulle tracce della memoria

Loredana Stano

in nn. 1-2/2009
Anagrafe storica e fruizione on line: è la sintesi pubblicitaria inclusa nella locandina di presentazione del Portale della Storia degli Italiani, che ne racchiude lo spirito e le finalità; ne sottolinea i propositi, celati da una stilizzazione del portale del Duomo di Cosenza che a sua volta fa da cornice all’atto di morte di uno dei fratelli Bandiera, fucilati a Cosenza nel 1844. Un’anagrafe storica che rafforza l’immagine della memoria, individuale e collettiva. Con circa 1.769.000 nominativi incrementati quotidianamente, siamo proprio sulle tracce della memoria e non sembra più una sfida impossibile. Modena, Avellino, Palermo, Ferrara, Rimini, Vibo Valentia, Ragusa sono gli Archivi di Stato che condividono il Portale della Storia degli Italiani con l’Archivio di Stato di Cosenza..

La banca dati degli archivi femminili in Trentino-Alto Adige: avvio di un progetto

Giovanna Fogliardi

in nn. 1-2/2009
La Soprintendenza Archivistica per il Trentino-Alto Adige ha recentemente dato l’avvio alla pubblicazione nel proprio sito web - http://www.archivi.beniculturali.it/SATN/ - della banca dati degli archivi femminili del Trentino-Alto Adige. Per ora essa contiene solamente un esiguo numero di schede inerenti le scritture femminili conservate in regione: si tratta di archivi prodotti da donne, oppure di documentazione al femminile facente parte di archivi non intitolati a donne, ovvero di archivi che attestino situazioni legate alla condizione femminile. Il progetto è nato all’indomani del convegno La memoria femminile negli archivi del Trentino-Alto Adige, svoltosi il 7 dicembre 2007 a Trento, i cui Atti sono pubblicati nella rivista “Studi Trentini di Scienze Storiche” LXXXVII, 2008.

in nn. 1-2/2008

ARTICOLI DEI NUMERI PRECEDENTI

Un’inchiesta sull’accesso e la fruizione dei patrimoni audiovisivi

Pubblicazione del Dossier a cura di Letizia Cortini e Antonella Pagliarulo

in n. 3/2008
Il 23 novembre 2006, presso la sede del Centro di fotoriproduzione legatoria e restauro a Roma, si è svolto il seminario “Patrimoni audiovisivi: accesso e ricerca. Aspettative ed esigenze dell’utenza nelle nuove prospettive di fruizione e servizio”, organizzato dalla Fondazione Aamod (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico), dall’Anai (Associazone nazionale archivistica italiana), dal Cflr (Centro di fotoriproduzione legatoria e restauro) e dall’associazione Multimediarchitecture, in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali.

Il Portale della storia degli Italiani

Loredana Stano

in n. 3/2008

La valorizzazione del patrimonio documentario mediante la nuova tecnologia, ha costituito nell’Archivio di Stato di Cosenza, il punto di partenza di una progettazione culturale che, concentrata essenzialmente sulla ricerca storica, ha cercato di dissolvere i confini, talvolta troppo netti, tra l’utenza “accademica” e l’utenza meno specialistica entrambe comunque interessate alla conoscenza del passato.

Nuove regole tecniche in materia di formazione e conservazione dei documenti informatici

Maurizio Gentilini

in nn. 1-2/2008
La Commissione interministeriale per la gestione telematica del flusso documentale e dematerializzazione, istituita dal Ministro per le Riforme e l’Innovazioni nella PA, ha recentemente formulato una proposta di regole tecniche in materia di formazione e conservazione dei documenti informatici.
La Commissione, presieduta dal Prof. Pierluigi Ridolfi, è composta da rappresentanti delle amministrazioni centrali e da alcuni esperti nominati direttamente dal Ministro.
Il testo della proposta dovrebbe costituire la base per un decreto ministeriale, da emanare in base agli articoli 22, c. 4,  e 71 del Codice dell’Amministrazione Digitale.

“Friuli in prin. Anagrafe storica delle famiglie friulane”

Laura Cerno*

in nn. 1-2/2008
L’Archivio di Stato di Udine ha scelto quest’anno la Settimana della cultura per organizzare un incontro con la stampa allo scopo di presentare il progetto “Friuli in prin” e il sito internet, in corso di realizzazione, ad esso dedicato (www.friulinprin.beniculturali.it).
Friuli in prin (Friuli dapprima), è il titolo scelto per la banca dati dedicata all’anagrafe storica delle famiglie friulane. La lingua friulana  ha offerto un suono immediato, intuitivo, che ben sintetizza il concetto del trascorrere del tempo e la percezione di cambiamenti avvenuti.
Ideato dall’Archivio di Stato di Udine per valorizzare le fonti sulla storia della popolazione, il progetto ha ottenuto il riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, nel 2001, è stato ammesso ai finanziamenti della legge 482/99 in materia di tutela delle minoranze storico-linguistiche.

Pubblicazioni degli archivi di Stato on line, scaricabili gratuitamente

Patrizia Ferrara

in nn. 2-3/2007
Il momento di avvio dell'attività di comunicazione dell’Amministrazione archivistica risale, ormai, a più di mezzo secolo fa, quando venne fondata la rivista quadrimestrale “Rassegna degli Archivi di Stato” (1955), organo ufficiale dell’Amministrazione, in prosecuzione delle “Notizie degli Archivi di Stato” (1941) e quando ebbe inizio la collana “Pubblicazioni degli Archivi di Stato” (1951), ora suddivisa in sei collane (Strumenti, Saggi, Fonti, Sussidi, Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, Archivi italiani). 

Un progetto sulle fonti anagrafiche: la banca dati dei nati “trentini” dal 1815 al 1923

Katia Pizzini

in nn. 2-3/2007
Si sta per concludere il progetto, avviato ormai 5 anni fa, voluto dall’Archivio Diocesano Tridentino assieme al Servizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale della Provincia Autonoma di Trento, volto alla costituzione di una banca dati con tutti i nati nell’attuale provincia di Trento dal 1815 al 1923.

La sollecitazione maggiore per la progettazione di tale banca dati è stata fornita dall’entrata in vigore della legge n. 379 del 14 dicembre 2000, con la quale veniva riconosciuta la cittadinanza italiana anche alle persone nate e già residenti nei territori attualmente italiani ma appartenuti allora all’Impero austro-ungarico (vd. Trento, Bolzano, Gorizia, Trieste e alcuni comuni delle province di Belluno e Vicenza), emigrate all’estero prima del 16 luglio 1920.

Indagini diagnostiche sui documenti fotografici: un modello di scheda informatizzata

Donatella Matè*, Maria Carla Sclocchi**, Raffaella Soluri***

in nn. 2-3/2007
Recentemente è stato elaborato[1] un tracciato di scheda per la raccolta di dati relativi allo stato di conservazione e, in particolare, alle indagini diagnostiche a cui possono essere sottoposti le diverse tipologie di materiali fotografici (Matè & Sclocchi, 2007). Questa scheda cartacea è stato un primo passo verso la composizione di un modello di scheda più articolata, rivolta alle diverse figure professionali che operano nel settore della diagnostica e della conservazione dei beni culturali. Si è progettata infatti l’elaborazione di un applicativo in grado di raccogliere dati identificativi e tecnici del documento sottoposto ad indagini diagnostiche, al fine di costituire una memoria consultabile nel tempo. Al momento, le informazioni tecniche sullo stato di conservazione di tale documentazione, confluiscono in una scheda di restauro annessa alla Scheda F redatta dall’ICCD (1999). L’applicativo informatizzato progettato è in grado di raccogliere dati identificativi e tecnici del singolo documento fotografico facente parte di un archivio o di una collezione, evidenziando inoltre condizioni di conservazione e indagini diagnostiche suggerite per arrivare alla definizione dell’eventuale danno; in tal modo tutti i dati non sono dispersi e possono costituire un archivio completo consultabile nel tempo mediante il personal computer. Questa scheda informatizzata può rappresentare anche un modello utile ai fini della redazione di eventuali schede conservative o ambientali.


[1] I modelli sono stati pubblicati negli atti della giornata di studio tenutasi a Prato il 17 febbraio 2006: “La cultura fotografica in Italia oggi”, a cura di Sauro Lusini, Italia Grafiche, Prato, 2007, pp. 121-123.

InterPARES Una panoramica del progetto e dei suoi principali risultati (1999-2006) - (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Luciana Duranti

in n. 1/2007
 
Lo scopo di InterPARES1 (1998-2001)
 
Lo scopo di InterPARES2 (2002-2006)

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Archivi digitali e conservazione a lungo termine - (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Mariella Guercio

in n. 1/2007

 

 

Un quadro di sintesi sulle strategie internazionali e nazionali


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I documenti audiovisivi nel museo: l'esperienza del Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci" (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Simona Casonato

in n. 1/2007

Da qualche tempo il Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano ha iniziato a svolgere attività nel campo della ricerca, della produzione e dell'esposizione di documenti audiovisivi, anche grazie alla disponibilità di tecnologie digitali.

In virtù della natura sperimentale di questo lavoro, non possiamo ancora offrire conclusioni o soluzioni pratiche che siano d’esempio. Possiamo riferire alcuni degli interrogativi che dobbiamo fronteggiare, offrire uno sguardo diverso sul tema e mostrare l'utilità del lavoro degli archivi audiovisivi per un museo.

La valorizzazione dei documenti audiovisivi nella rete: esperienze e prospettive (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Gabriele D’Autilia

in n. 1/2007
Negli ultimi venti anni quasi tutti i media, in misura diversa, si sono dovuti confrontare, in ordine di tempo, con due fenomeni planetari: la rivoluzione digitale e il web. Per quanto riguarda il digitale le conseguenze sono note e sono in parte immaginabili le prospettive. Per quanto riguarda il web il quadro è più incerto, perché il web sembra imporre a ognuna delle attività umane che tocca (ormai forse tutte) la sua struttura reticolare, costringendole a fare i conti con le sue architetture ipermediali, con la naturale semplificazione imposta dall’usabilità, con la logica della condivisione, o comunque con le logiche del mercato virtuale; sembra, inoltre, che le stesse problematiche inerenti a ogni settore, o a ogni disciplina, assumano con il web una struttura reticolare.

La digitalizzazione dei giacimenti documentali di architettura (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Marco Gaiani* - Guido Beltramini**

in n. 1/2007
Lo studio e la documentazione dell’opera di Andrea Palladio, del contesto in cui operava e del suo influsso – non solo nel Veneto ed in Italia, ma anche in Europa e nell’America del Nord - costituisce per il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza un preciso impegno statutario perseguito sin dalla fondazione nel 1958 attraverso una articolata attività scientifica, didattica espositiva e di ricerca. In oltre quarant’anni di attività il Centro ha avuto modo di raccogliere una fototeca specializzata sui temi palladiani di circa 18.000 fotografie, una raccolta di rilievi di fabbriche palladiane (oltre 1200 fogli per 54 edifici rilevati negli anni Settanta in scala 1:50, in costante incremento con più aggiornate tecniche Scientifiche della fotogrammetria e del rilievo archeologico), e una biblioteca specializzata che conserva innumerevoli copie dei trattati dello stesso architetto vicentino e dei suoi epigoni. Inoltre possiede una esaustiva schedatura di tutti i disegni di Palladio sparsi in vari archivi in differenti parti del globo. La documentazione raccolta e il lavoro di schedatura effettuato costituiscono un patrimonio straordinariamente ricco ed esaustivo.

Mutamenti nel numero e nelle dimensioni degli archivi audiovisivi in Italia nell'era digitale (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Ansano Giannarelli

in n. 1/2007
C’è una figura, nella storia degli archivi filmici o audiovisivi, che mi ha interessato da quando per la prima volta mi sono imbattuto nel suo nome, e ancora più quando ho conosciuto meglio la sua proposta, straordinariamente avanzata per l’anno in cui fu fatta, il 1898, e naturalmente – mi viene da dire – ignorata dal mondo culturale ufficiale. Si chiama Boleslaw Matuszeski, sicuramente tutti voi lo conoscete, dal 1999[1] esiste una pregevole pubblicazione che mette a disposizione di tutti gli scritti di Matuszewski, oltre a una ricostruzione dettagliata della sua vita.

L’impatto delle tecnologie digitali nella produzione di foto (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Grazia Neri

in n. 1/2007

L’avvento della fotografia digitale (camere digitali, trasmissioni di immagini, archiviazioni) ha rivoluzionato il mercato delle immagini e il mondo della fotografia di reportage e della fotografia artistica, come uno tsunami che ha devastato le regole della cessione dei copyright, ha messo in crisi agenzie e fotografi, ha fatto piazza pulita delle minuscole agenzie (grandi laboratori per i giovani fotografi e capolavori di artigianato), è costato milioni e milioni di euro nella ricerca dei sistemi più innovativi e sicuri per produrre e archiviare le fotografie, ha creato scompiglio nelle industrie produttrici di materiale fotografico, ha riportato agli Stati Uniti il primato della produzione e diffusione di news, che era tornato all’Europa negli anni ’70, oltre ad altre conseguenze che vedremo.

 

Il progetto digitale della Fondazione ISEC (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Massimo D’Elia

in n. 1/2007
La Fondazione ISEC - Istituto per la storia dell’età contemporanea, costituita nel 2002, è un centro di studio e di ricerca storica che ha ereditato il patrimonio e le funzioni dell’Istituto milanese per la storia dell’età contemporanea, della Resistenza e del movimento operaio, operante a Sesto San Giovanni a partire dal 1972.

L’archivio, dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica per la Lombardia, conserva documentazione che illustra aspetti della vita sociale, politica, economica e culturale italiana, dal Seicento ai giorni nostri.

Progetto Portale della storia degli italiani (Archiexpò, 12-15 dicembre 2006)

Costantino Landino*

in n. 1/2007
Il progetto Portale della storia degli italiani si pone l’obiettivo di realizzare un portale che consenta la ricerca, la visualizzazione e il rilascio in linea di informazioni e di immagini di documenti, fra loro opportunamente collegate, relative alla popolazione e tratte da una pluralità di fonti documentarie demografiche conservate negli archivi storici.
 

Nuovi documenti del Gruppo di lavoro per la dematerializzazione della documentazione amministrativa

Maurizio Gentilini

in n. 1/2007
Sono da poco tempo disponibili sul sito del CNIPA all’indirizzo http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%c3%a0/Dematerializzazione/Attivit%c3%a0_del_settore/Tavoli_tecnici/, alcuni documenti dedicati all’individuazione delle regole per la corretta formazione e conservazione degli archivi digitali, sia essi formati da originali digitali o da copie digitali di documenti analogici, elaborati nell’ambito dell’attività del Gruppo di lavoro per la dematerializzazione della documentazione amministrativa e dei Tavoli tecnici istituiti al suo interno per la trattazione di tematiche specifiche.

On- line il patrimonio archivistico dell’Archivio di Stato di Bologna

Francesca Boris

in nn. 2-3/2006
Dal 20 luglio 2006 è on line il patrimonio archivistico dell’Archivio di Stato. Si tratta di un risultato frutto di anni di lavoro, che sarà ulteriormente incrementato nei prossimi mesi ed anni da arricchimenti e perfezionamenti tecnici e di contenuto.

Il patrimonio dell’Archivio di Stato di Bologna è costituito da oltre 248.000 pezzi archivistici che coprono un arco temporale di dieci secoli dal X al XX, e che sono collocati su oltre 35 km di scaffalature. Questa ricca documentazione è consultabile presso la sala di studio dell’Archivio tramite inventari elaborati nel corso di oltre 130 anni di attività dell’istituto; agli strumenti tradizionali si affianca ora la banca dati realizzata con un progetto pluriennale di costruzione del sistema informativo dell’Archivio di Stato bolognese.

Verso InterPARES 3: un'alleanza di ricerca tra comunità e università

Luciana Duranti

in nn. 2-3/2006

La documentazione elettronica ha modificato ogni aspetto delle attività commerciali, della ricerca, del governo e della vita quotidiana. Email, voto elettronico, dati frutto di ricerca scientifica e di inchieste, documenti di società finanziarie e arte digitale sono solo alcuni dei materiali utilizzati nelle operazioni di tutti i giorni nella società moderna. Coloro che detengono questi documenti hanno necessità di mantenerli in modo che la loro affidabilità, accuratezza e autenticità possano essere dimostrate in ogni momento per sostenere, ad esempio, ricerca e innovazione, convalida legale, diritti d’autore, scoperte scientifiche, questioni di proprietà e precedenza riguardanti sia i governi che i singoli, e la responsabilità.

Archivio centrale dello Stato: lavori in corso

Aldo G. Ricci

in nn. 2-3/2006
Nel 2003 l'Archivio storico del Senato ha promosso il progetto Archivi on-line con l'obiettivo di pubblicare sul suo sito web gli inventari e i documenti digitalizzati di un certo numero di fondi relativi a personalità politiche, partiti e gruppi parlamentari con particolare riferimento all'Italia repubblicana. L'Archivio centrale dello Stato aderì all'iniziativa insieme a undici tra Fondazioni e Istituti privati che conservano archivi pertinenti al progetto, otto dei quali partecipavano già da tempo alla rete Archivi del Novecento (http://www.archividelnovecento.it/) promossa fin dai primi anni Novanta dal Consorzio Baicr, utilizzando per l'informatizzazione della descrizione archivistica il software Gea realizzato dal Baicr appositamente per Archivi del Novecento. Anche il Senato della Repubblica optò per questo applicativo, che fu quindi adottato anche dagli altri enti aderenti al progetto che ne erano sprovvisti, e tra questi l'ACS, limitatamente ai fondi da visualizzare nel sito del Senato.

Il Ministero degli affari interni borbonico: un inventario virtuale

Anna Portente

in nn. 2-3/2006
Negli anni ’90 l'Archivio di Stato di Napoli ha avviato un ambizioso progetto di schedatura analitica del fondo archivistico Ministero degli affari interni, che è diviso in cinque tronconi, ognuno con una propria numerazione autonoma: I, II e III versamento, appendice I e II.
Da un lato consapevoli di quanto fosse importante per la ricostruzione storica della vita del Mezzogiorno d’Italia durante la prima metà dell’Ottocento la documentazione di un ministero che ebbe le più ampie competenze, tra cui fino al 1847 anche quelle relative ai lavori pubblici, pubblica istruzione e agricoltura industria e commercio, e dall’altro rendendosi conto dell’insufficienza dei mezzi di corredo messi a disposizione degli studiosi, si scelse di partire dai tronconi che disponevano degli inventari più inadeguati, appunto le due appendici, che constano rispettivamente di fasci 325 la prima e di fasci 2240 la seconda.

Un Cd multimediale sulle miniere sarde

Maria Rosaria Lai

in nn. 2-3/2006
Sulla scia del notevole successo riscosso dalla mostra fotografica Miniere: luci, ombre, identità, territorio, organizzata nel 2005 in collaborazione  con la Società Umanitaria, l’Igea e i comuni di Cagliari e Iglesias e finanziata dall’Agenzia Regionale del Lavoro, la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna sta realizzando un cd multimediale che ne ripercorra fedelmente  i contenuti e l’architettura e che verrà pubblicato sul sito web della Soprintendenza stessa.

Riproduzione digitale di documenti del Comune di Penne

Norma D’Ercole

in nn. 2-3/2006

L’11 febbraio 2006 si è svolta presso la sala consiliare del Comune di Penne la presentazione della riproduzione digitale di alcuni pezzi pregiati del patrimonio documentale dell’archivio storico municipale: i documenti pergamenacei, il codice cartaceo  “Salconio”, le lettere e gli ordini di Margherita d’Austria duchessa di Penne, un frammento di catasto cinquecentesco, un catasto preonciario e il registro dell’erario, unico superstite di questa tipologia documentale nell’archivio municipale.

Il Settecento goriziano on-line

Adele Brandi

in nn. 2-3/2006

Grazie al sostegno finanziario assicurato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia l'Archivio di Stato di Gorizia ha avviato i lavori di informatizzazione di una serie documentaria appartenente al fondo Tribunale civico provinciale di Gorizia: le ventilazioni ereditarie, che venivano stilate alla morte di ogni cittadino in modelli prestampati e, oltre ai dati sul defunto, contenevano informazioni riguardanti i suoi beni, il numero degli eredi, gli eventuali creditori e i minori, soprattutto se "mentecatti". Il progetto valorizza quindi una fonte documentaria assai significativa per lo studio della storia economica, sociale e demografica della Contea di Gorizia dal XVIII al XIX secolo.

Presto on line la Guida generale in XML

Paola Carucci

in n. 1/2006
In occasione della presentazione degli scritti di Claudio Pavone presso l’Archivio centrale dello Stato, nel giugno dello scorso anno, il direttore generale Maurizio Fallace ha preso l’impegno di condurre a termine il progetto Guida generale degli Archivi di Stato italiani, in segno di stima e riconoscenza per quanto Claudio Pavone ha fatto per l’amministrazione archivistica e in considerazione del valore scientifico dell’opera. Nel giro di pochi mesi l’iniziativa, approvata anche dal direttore del Dipartimento, ha preso corpo con l’assegnazione di un minimo budget, con la creazione di una Redazione centrale, costituita da Antonio Dentoni Litta, Paola Carucci, Ezelinda Altieri Magliozzi, Antonella Mulè e Marina Giannetto e con il conferimento di un incarico esterno al Centro MAAS del Consorzio Roma Ricerche, presente fin dalla prima fase di informatizzazione dei volumi a stampa.     

Sistemi informativi archivistici: strategie ed esperienze

Andrea Desolei

in n. 1/2006
La sezione Veneto dell’ANAI e la Direzione Cultura della Regione del Veneto, in collaborazione con l’Archivio generale di Ateneo dell’Università di Padova, hanno organizzato, a Padova nel 2005, sette incontri di studio destinati a illustrare i sistemi informativi archivistici realizzati o in corso di realizzazione in Italia, un tema di grande attualità. Il programma e molti dei materiali presentati dai relatori sono disponibili all’indirizzo http://www2.regione.veneto.it/cultura/archivi-storici/corsi-2005.htm.

Il ‘recupero’ della banca dati Casellario politico centrale

Lucilla Garofalo

in n. 1/2006
Tra le fonti conservate dall’Archivio centrale dello Stato i fascicoli personali del Casellario politico centrale (CPC) sono una delle più consultate per la consistenza (152.589 fascicoli) e la ricchezza della documentazione. Fin dall’epoca crispina, e principalmente durante il fascismo, la polizia esercitò stretta sorveglianza su uno spettro assai ampio di persone considerate sospette o pericolose per l’ordine pubblico: oppositori politici, come socialisti, anarchici e repubblicani; una indeterminata categoria di persone, definita genericamente antifascista; oziosi, vagabondi e allogeni, ossia le minoranza etniche soprattutto della Venezia Giulia. Nei fascicoli, oltre a note informative sulle persone e a corrispondenza sequestrata, si trovano materiali a stampa di varia natura: quotidiani, periodici, opuscoli e volantini, pubblicati in Italia e all’estero, di differente appartenenza politica e sequestrati dalla polizia perché ritenuti di carattere sovversivo e antigovernativo.

Le nuove tecnologie: fuga o ritorno dal passato

Angela Spinelli

in n. 1/2006
Si è svolta a Napoli, il 28 febbraio 2006, nella sede della Soprintendenza Archivistica per la Campania, la Giornata di studio dal titolo: “Riproduzione – Conservazione -Valorizzazione. Le nuove tecnologie: fuga o ritorno dal passato”. La Giornata di studio, organizzata dall’Anai - Sezione Campania, dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania e dal Consorzio Memini, si è proposta come momento di riflessione, di analisi e di approfondimento circa le moderne tecnologie digitali, introdotte nel mondo dei beni culturali e specialmente nel campo dei beni documentari e librari, conservati da istituzioni sia pubbliche che private.

Supporti di conservazione ottici e magnetici per i documenti digitali

Maria Emanuela Marinelli

in n. 1/2006

Nei giorni dal 21 al 23 novembre 2005 l’Istituto di ricerca per il teatro musicale (I.R.TE.M.), http://www.irtem.it/ ha organizzato in collaborazione con il Centro di fotoriproduzione, legatoria e restauro, http://www.cflr.beniculturali.it/, un Seminario ed un Convegno internazionale su “Gli attuali supporti di conservazione ottici e magnetici per i documenti digitali”, al quale hanno partecipato i maggiori esperti del settore italiani e stranieri.

Fin dal 1984, quando fu fondato da Paola Bernardi, Egisto Macchi, Carlo Marinelli ed Ennio Morricone, l’I.R.TE.M. ha sempre posto particolare attenzione allo studio ed all’analisi delle innovazioni tecnologiche in rapporto alla musica, dedicando a questo argomento una serie di convegni e seminari che hanno permesso uno scambio di esperienze e di informazioni  a livello internazionale, facendo dell’Istituto un punto di riferimento all’avanguardia nel settore.

Gli archivi digitali: Problemi e prospettive alla luce del Codice dell'amministrazione digitale

in n. 1/2006
Il giorno 6 marzo 2006 si è svolta a Cagliari, nella Sala Conferenze del Banco di Sardegna, la Giornata di studio “Gli archivi digitali: Problemi e prospettive alla luce del “Codice dell’Amministrazione digitale”, organizzata dalla Sezione Sardegna dell’Anai, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Cagliari e l’Anai nazionale,  alla cui realizzazione hanno contribuito il Banco di Sardegna, l’Ecodump Spa, la Space Spa e la Krenesiel Spa. Il convegno è stato introdotto da Carla Ferrante, Presidente della Sezione Sardegna dell’Anai, che ha salutato il numeroso pubblico presente e ha spiegato le ragioni dell’incontro. In particolare ha sottolineato come le trasformazioni avviate da tempo nella P. A., vera e propria azienda erogatrice di servizi a favore dei cittadini, e l’utilizzo massivo delle nuove tecnologie abbiano favorito il processo di trasparenza e di semplificazione amministrativa.

La “dematerializzazione” della documentazione amministrativa

Maurizio Gentilini

in n. 1/2006
E’ di recente pubblicazione all’interno della collana “I Quaderni” del CNIPA il “Libro Bianco sulla dematerializzazione della documentazione amministrativa”. Un documento che riassume l’attività del Gruppo di lavoro interministeriale istituito dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e che esamina una serie di problematiche inerenti al progressivo passaggio dalla carta al digitale nella gestione degli archivi della Pubblica Amministrazione e dei privati, l’evoluzione della normativa dedicata a questi argomenti, le prospettive di sviluppo ed i possibili elementi di criticità.

I Colloqui di Archimeetings

in n. 1/2006
Nell'ambito del programma Archimeetings (cfr.http://soalinux.comune.fi.it/anai/eventi.htm) quest'anno la Sezione Toscana Anai organizza, in collaborazione con la Regione Toscana (Archivi regionali, Centro di documentazione Cultura della legalità democratica) e con la Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica "Anna Maria Enriques Agnoletti" dell'Archivio di Stato di Firenze una nuova formula di incontri: i Colloqui. I Colloqui di Archimeetings sono intesi a presentare e discutere tematiche di grande interesse e attualità relative al rapporto tra archivi e società, determinate dall'avvento delle nuove tecnologie digitali e dall'incedere dei processi di globalizzazione e di riconfigurazione degli equilibri istituzionali e di potere, che questi determinano.

Fondazione Ansaldo