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La situazione dell’Archivio di Stato dell’Aquila

Ferruccio Ferruzzi

I danni del sisma
 
Il sisma ha, come è noto, danneggiato gravemente il Palazzo della Prefettura, provocando il crollo quasi totale dell’ala anteriore sulla P.zza della Repubblica, quella sul cui frontone vi è la dicitura ‘Palazzo del Governo’, ormai divenuta una icona mediatica della catastrofe.
L’ala posteriore, dove si trova l’Archivio di Stato, è invece stata danneggiata in grado minore: è crollato in alcune zone il tetto del soprastante primo piano occupato dalla Prefettura e sono state lesionate molte strutture, ma i solai soprastanti i depositi e uffici dell’Archivio sono rimasti in sede, se pur pericolanti e a rischio per ulteriori danni da intemperie e altre scosse. I locali del seminterrato, che contengono circa 1600 ml. di documentazione, sono rimasti pressoché illesi. In molti locali le scosse hanno fatto staccare dai muri e collassare parte degli scaffali gli uni sugli altri rovesciando a terra le unità archivistiche, il che rendeva il loro recupero condizionato a preventivo intervento di messa in sicurezza da parte dei VV.FF., peraltro da poco effettuato. Non si conosce ancora, data l’inagibilità assoluta del palazzo, l’entità effettiva dell’eventuale danno per crolli interni di scaffalature, che emergerà solo con l’imminente recupero.

Assemblea ordinaria dei soci Anai

Roma, 28 febbraio 2009

Il giorno 28 febbraio 2009, a Roma, presso l’Archivio di Stato, l’Assemblea nazionale ordinaria dei soci relativa all’anno 2008, in omaggio alla ricorrenza del sessantesimo dell’ANAI, si è aperta con la proiezione di un filmato sul XXVI Congresso nazionale dell’ANAI (Professione archivista 1949-1999 -  I cinquant’anni dell’ANAI nel mondo archivistico), svoltosi a Trento nel 1999.

Archivi della Moda del Novecento - Firenze, Museo Ferragamo. Primo Seminario sullo stato dell'arte del progetto

A cura dell’Area Pubbliche Relazioni dell’Anai

Nella prestigiosa sede della Maison Ferragamo presso Palazzo Spini Feroni a Firenze, nelle giornate del 4 e 5 giugno 2009, si è svolto l'attesissimo primo seminario del progetto, dopo la partenza ufficiale del 12 gennaio a Palazzo Pitti.
Il progetto, come è noto, si fa portavoce di un'esigenza di conservazione e valorizzazione di un'identità - come quella della memoria e della storia di tutto quello che si intende con Made in Italy- sempre più condivisa da numerose e prestigiose istituzioni culturali che si stanno avvicinando al progetto.
Introdotto da Wanda Ferragamo, con la presenza di Giovanna Gentile Ferragamo, vice presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana che ha portato i saluti del presidente, il Cavaliere del Lavoro Mario Boselli, al seminario si sono uditi i ricordi e le testimonianze sul Marchese Giorgini da parte del presidente onorario della Camera della Moda Beppe Modenese, e di Roberto Capucci, ed i ricordi del nipote del fondatore della Sala Bianca Gian Battista Giorgini, Neri Fadigati. Isabella Orefice, coordinatrice nazionale del progetto e presidente dell'Anai, ha spiegato che la prima fase del progetto, i censimenti degli archivi delle imprese del sistema moda e l'intensa attività di promozione e diffusione nelle regioni italiane e all'estero, è in corso. In Toscana in particolare, come ha spiegato Renato Delfiol della Soprintendenza Archivistica della regione Toscana, 360 sono state le imprese individuate e ne sono state censite fino ad ora circa 20. 

Cambiamenti nel Comitato tecnico-scientifico per gli Archivi

Ferruccio Ferruzzi

Come è noto nel marzo scorso, a seguito delle polemiche sulla controversa creazione della direzione generale per la valorizzazione nel Ministero per i beni e le attività culturali e sull’ipotesi annunciata della nomina di Mario Resca, già manager della MacDonald italiana, il presidente del Consiglio superiore per i beni culturali Salvatore Settis si è dimesso per le divergenze emerse in merito con il Ministro Bondi. Per solidarietà con Settis, si è dimessa, quale membro di nomina ministeriale, dal Comitato tecnico scientifico per gli archivi di cui era presidente e quindi dal Consiglio superiore di cui il presidente fa parte di diritto, Maria Guercio.

- Inaugurazione della nuova sede dell'Archivio di Stato dell'Aquila

Bazzano (AQ), giovedì 30 luglio, h 12.00

L'Archivio di Stato dell'Aquila riapre

 

Gli sforzi profusi dalle generose squadre dei Vigili del Fuoco, dalla Direzione generale per gli archivi e dal personale dell’Archivio di Stato dell'Aquila hanno consentito, a tre mesi dal terremoto che ha distrutto la sede storica dell'Archivio nel ‘Palazzo del Governo’ al punto da farne l’icona mediatica della catastrofe, il suo integrale recupero e trasferimento nella nuova sede appositamente allestita grazie a uno speciale finanziamento del Ministero per i beni culturali a Bazzano (frazione prossima all’Aquila), in un moderno edificio del Nucleo industriale dotato di ampi depositi, sale di studio e sala conferenze, in cui ha riorganizzato le sue attività istituzionali e può ora aprire al pubblico i servizi di consultazione.

- La vicenda del regolamento di organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Gli interventi dell’ANAI

Ferruccio Ferruzzi

Venerdi 12 giugno il Consiglio dei Ministri, dopo le osservazioni del Consiglio di Stato e i pareri delle Commissioni parlamentari ha varato definitivamente le modifiche al regolamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (d.p.r. 233 del 2007), che attendono ora la registrazione della Corte dei Conti prima della promulgazione da parte del Presidente della Repubblica. Come qualcuno ricorderà, già in occasione dell’iter del regolamento del 2007 l’ANAI intervenne in più sedi contro la subordinazione completa, che esso introdusse, degli istituti archivistici alle direzioni generali regionali, eccessivamente accentratrici di competenze di direzione e gestione diretta, tali da risultare largamente disfunzionali là ove i direttori non delegano funzioni ai capi di istituto, subordinazione che in linea di principio significava la fine dell’“Amministrazione archivistica italiana” nazionale, frammentata sulla carta in 17 appendici (“articolazioni” dice il testo) delle direzioni regionali, dirette da architetti e inevitabilmente incentrate sui settori delle ex arti.

- Agevolazioni fiscali per l’ordinamento e l’inventariazione degli archivi privati

Otello Pedini

La dottrina ha più volte sottolineato l’importanza delle attività di ordinamento e inventariazione degli archivi privati, non solo ai fini scientifici, ma anche ai fini dell’individuazione giuridica dei beni tutelati, in rapporto alla disciplina comunitaria della circolazione internazionale.
I proprietari di archivi sottoposti a vincolo sono perciò tenuti a provvedere al loro ordinamento e inventariazione:, ai sensi dell’art. 30, comma 4, del codice dei beni culturali, come modificato dall’art. 2, comma 1, n. 2, lettera o), del D. L.vo 26.3.2008 n. 62. Poiché di regola essi non sono tecnicamente in grado di espletare personalmente detta incombenza, anzi spesso non sono neppure in grado di comprendere l’importanza delle carte in loro possesso,[1] devono necessariamente rivolgersi a operatori esterni, con il conseguente onere finanziario.: attesa l’entità del patrimonio da tutelare e la scarsità di risorse organiche, risulta infatti estremamente difficile per le Soprintendenze Archivistiche provvedere direttamente, né l’esiguità dello stanziamento permette di accedere agevolmente ai contributi previsti dall’art. 35 dello stesso codice.

Il referendum Anai sullo Statuto

Carlo Vivoli

Il referendum svoltosi all'inizio del 2009 ha approvato, a larghissima maggioranza dei votanti, il nuovo statuto dell'Associazione nazionale Archivistica Italiana che è entrato in vigore dopo la sua pubblicazione nel sito web dell'Associazione il 18 maggio 2009.

Prevenzione dei disastri e interventi di emergenza: le iniziative della UE

Giulia Barrera

Nella comunità archivistica internazionale è opinione diffusa che, a causa dei cambiamenti climatici in corso, catastrofi naturali che mettono in pericolo gli archivi diverranno sempre più frequenti e sia quindi necessario migliorare le misure di prevenzione e la capacità di intervento in caso di emergenza. In Europa, è stato in particolare il catastrofico alluvione del 2002, che ha causato gravissimi danni ad archivi e biblioteche soprattutto nella Repubblica Ceca, in Germania e in Polonia, http://portal.unesco.org/ci/en/ev.php-URL_ID=3603&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201  a riaccendere l’attenzione di archivisti e bibliotecari sui pericoli dei disastri ambientali.

La pubblicazione delle schede del Siusa per gli istituti bancari e assicurativi della Toscana

Roberto Baglioni

Il database siusa (Sistema informativo unificato tra le Soprintendenze archivistiche, http://siusa.archivi.beniculturali.it/) si è da poco arricchito della pubblicazione delle schede archivistiche riguardanti gli istituti bancari e assicurativi della Toscana. La loro redazione, curata dallo scrivente sotto la direzione scientifica del funzionario della Soprintendenza archivistica per la Toscana, Renato Delfiol, ha richiesto un’indagine archivistica iniziata nel novembre 2007 e conclusasi dopo un anno. Ricordiamo che il settore del credito, a livello nazionale, è stato oggetto negli ultimi anni di una serie di iniziative, dai censimenti alla produzione di nuovi strumenti di corredo, fino alla pubblicazione, sotto gli auspici dell’associazione di categoria abi, delle linee guida per la conservazione dei documenti bancari (2004).

I depositi cartacei d’archivio: una risorsa da gestire

Renzo Remoti

Con l’introduzione del D.lgs. 286/99 il controllo di gestione assume un ruolo centrale per garantire il funzionamento della pubblica amministrazione secondo i principi dell’efficienza, efficacia ed economicità. E’ altrettanto noto che la gestione dello spazio degli Archivi cartacei sia un elemento critico e lo sarà, almeno fino a quando il processo di digitalizzazione del settore pubblico non sarà pienamente concluso. Perciò è necessario dotare tutti gli archivi di uno strumento gestionale semplice ed efficace al tempo stesso.

Archivi privati di famiglie e persone in Umbria, acquistati dallo Stato

Gianluca Pistelli, Emma Bianchi

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e di tutela della Soprintendenza archivistica per l’Umbria relativa agli archivi privati, nel corso del 2008, sono stati acquisiti dallo Stato l’originale archivio fotografico di Primo Dorello di Narni (1872-1963) e documentazione prodotta dalla famiglia Rossi Scotti di Monte Petriolo di Perugia.
Il primo è composto da 1674 lastre fotografiche stereoscopiche, degli anni 1910-1945 c.a, che si riferiscono principalmente a paesaggi e città umbre, a ritratti di famiglia e a momenti e attività di vita quotidiana. Il fondo è stato versato all’ Archivio di Stato di Terni.
L’altro acquisto riguarda documentazione prodotta dalla famiglia Rossi-Scotti di Monte Petriolo di Perugia consistente in 23 fascicoli contenuti in otto cartelle, degli anni 1840-1899.

Il fondo Allied Control Commission sul sito web dell’ACS

Sabrina Santangelo

La realizzazione dell’applicativo per la consultazione del fondo dell’Allied Control Commission (ACC) e la sua recente messa in rete, rappresentano un esempio importante di valorizzazione di un fondo documentario di grande interesse, assai ricco e per lo più inesplorato, sfruttando le enormi potenzialità offerte dalla diffusione sul web delle memorie culturali.
L’esperienza testimonia al tempo stesso il grande impegno, anche in termini economici, profuso dall’amministrazione archivistica al fine di porre in essere adeguate forme di accesso alla fonte documentaria, attraverso la sperimentazione delle soluzioni ritenute via via più idonee a soddisfare il fabbisogno informativo dell’utenza: dalla riproduzione su microfilm, alla messa a punto di un database consultabile in linea, fino alla digitalizzazione dei contenuti.

L’archivio di Giulio Andreotti. Intervista a Luciana Devoti

A cura di Maurizio Gentilini

Il 14 gennaio scorso, il novantesimo genetliaco del senatore a vita Giulio Andreotti - l’uomo politico italiano forse più famoso - ha costituito l’occasione per la presentazione al pubblico del suo archivio personale.
Trasferito fin dal 2007 nei sotterranei della sede dell’Istituto Luigi Sturzo a Roma, e da allora oggetto di un articolato progetto di riordino e inventariazione, questo fondo costituisce, per consistenza e ricchezza, un vero unicum nel panorama degli archivi di personalità politiche contemporanei.
La fondazione culturale romana, depositaria di buona parte delle fonti prodotte dal cattolicesimo democratico in Italia nel corso del Novecento, ha ricevuto in donazione il prezioso archivio, che è stato rapidamente dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio.
Il progetto ed i lavori di riordino e inventariazione sono stati affidati a Luciana Devoti, archivista di grande esperienza nel campo degli archivi di istituzioni e personalità politiche, coadiuvata da Francesca e Simona Panunzi, giovani professioniste particolarmente competenti nel settore della digitalizzazione.
A loro abbiamo rivolto alcune domande, centrate sugli aspetti professionali dell’intervento su questo archivio

Gli Statuti dell’antico Comune di Siena

Patrizia Turrini

L’Archivio di Stato di Siena e l’Accademia senese degli Intronati hanno organizzato, in occasione dell’XI Settimana della Cultura (18-25 aprile 2009), una mostra documentaria e un pomeriggio di colloqui, con lo scopo di promuovere e divulgare la conoscenza degli statuti dell’antico Comune di Siena e di apportare un valore aggiunto alla realtà territoriale in cui operano. Ricorrono infatti settecento anni da quel maggio 1309, in cui il Consiglio generale del Comune di Siena stabilì di volgarizzare il constituto, traducendolo dal latino. Si tratta del più antico statuto in volgare conservato di una città italiana, altro motivo precipuo del suo interesse.

Gli Archivi della Moda del ‘900

Anna Maria Iozzia

E’ in corso il censimento delle fonti per la moda del ‘ 900. In questa prima fase si stanno censendo due serie documentarie conservate soprattutto presso la Sezione di Archivio di Stato di Modica nella Biblioteca Grimaldi e nella Biblioteca Moncada: le riviste di moda e i cataloghi di vendita per corrispondenza di ditte di abbigliamento milanesi e napoletane.

Una casa editrice speciale per un territorio unico al mondo, che diventa il mondo

Serena Bandola

E’ il territorio della Toscana … dove nasce già dalla fine degli anni ottanta del Novecento una casa editrice davvero particolare: la C&P Adver di Mario Papalini (http://www.cpadver.it/). Crediamo che in nessun’altra parte d’Italia sia stata realizzata una iniziativa tanto articolata e complessa finalizzata, in sintesi, alla valorizzazione dei beni culturali, demoetnoantropologici, artistici, nonché alla riproposizione, in chiave moderna, con un amore e una dedizione e una cura tutti ‘toscani’, della memoria, della storia, delle specificità di un luogo, di un microcosmo, che diventa macrocosmo che avvolge e coinvolge spazi che vanno ben oltre quelli regionali o nazionali.

Il Portale delle foto di famiglia

Serena Barela, Massimo Canario

Il portale www.fotofamilia.it è il frutto del progetto triennale Famiglie laziali, promosso dalla Presidenza della Regione Lazio e curato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) e dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
Il lavoro è stato coordinato nel corso degli anni da Paola Ghione e Gabriele D’Autilia, dell’AAMOD, coadiuvati da Alessandro Ciammetti, Silvana Profeta, Manuela Pacella e Laura Cusano.
Tale progetto era volto alla ricostruzione della storia della famiglia e del territorio regionale attraverso le immagini autoprodotte dai suoi abitanti: tra il 2006 e il 2009, grazie al contributo degli studenti di 27 scuole e alla collaborazione di archivi locali delle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, sono state raccolte circa 10.000 fotografie e 100 filmini.

La Memoria Visiva di chi pensa e crea. L’importanza della sua conservazione - Intervista e Tullio De Mauro

A cura di Antonella Pagliarulo e David Gargani

Intervista/conversazione con il professor Tullio De Mauro, realizzata nell’abitazione del docente  il 28 dicembre 2007,  da Antonella Pagliarulo e David Gargani. L’intervista, che si è basata sui temi del questionario, prodotto dalla dottoressa Letizia Cortini,  è stata registrata ed in seguito trascritta, rispettando anche il tono colloquiale della conversazione,  da Antonella Pagliarulo.

INCONTRI/LEZIONI CON GLI AUTORI – L’Archivio di Libero Bizzarri presentato all’Aamod

Letizia Cortini

In linea con la sua storia e le sue finalità, la Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ha pensato di realizzare un progetto dedicato al recupero, alla diffusione di importanti film di non fiction di autori celebri, appartenenti ad alcuni fondi storico-documentari del ricco patrimonio dell’Archivio, che comprendono tipologie documentarie differenti, legate ai film. Si tratta di documentari, e di documentazione filmica, realizzati, dagli anni cinquanta agli anni novanta del Novecento, da noti registi italiani. L’iniziativa, denominata: “Incontri/Lezioni con gli Autori. Società, costume, cultura, impegno civile e politico nelle immagini documentarie della seconda metà del Novecento”, ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali.

Fondazione Ansaldo