ARTICOLI DEI NUMERI PRECEDENTI
ARCHIEXPO II EDIZIONE Milano, 15-17 novembre 2007
L’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi e la Fondazione Ansaldo e con il contributo delle Sezioni ANAI Lombardia e Lazio, della Regione Lombardia e della Banca Popolare di Milano, ha organizzato dal 15 al 17 novembre 2007 a Milano, presso il Centro Congressi delle Stelline, la II edizione di ARCHIEXPO, dedicata quest’anno agli archivi d’impresa. Pubblichiamo in questo numero le relazioni svolte nel convegno principale dell'iniziativa: S.O.S. Archivi d’Impresa. Esperienze, progetti, soluzioni e visioni.
Il tema è stato scelto per il momento particolarmente delicato che il mondo delle imprese sta attraversando, tra fusioni, trasformazioni, concentrazioni, con tutte le conseguenti problematiche e i rischi di non corretto recupero e trattamento, quando non di vera e propria dispersione, della preziosa documentazione relativa alla storia delle imprese, compresi oggetti, macchinari, audiovisivi, ed altro, che si trovano negli archivi e nei musei industriali e aziendali in generale.
L’evento, che si è inserito nell’ampia cornice della IV Settimana della cultura d’impresa, si è articolato in varie iniziative, suddivise su tre giornate.
Al centro della manifestazione si è collocato il Convegno Internazionale sugli archivi d’impresa, che si è aperto il 15 novembre con la prima Sessione dedicata all’inquadramento generale delle problematiche degli Archivi d’impresa, con relazioni, tra l’altro, sugli archivi di Confindustria, Enel, Banca di Roma e Banco di Napoli.
S.O.S. Archivi d’Impresa. Esperienze, progetti, soluzioni e visioni Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
S.O.S. Archivi d’Impresa. Esperienze, progetti, soluzioni e visioni Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Pubblichiamo in questo numero alcuni interventi svolti durante il convegno della seconda edizione di Archiviexpo. Le informazioni sul programma generale dell’iniziativa, sono consultabili nei documenti pubblicati nel numero precedente de Il Mondo degli Archivi (2-3/2007).
Sommario
Archivi d’impresa: un quadro d’insieme - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
In apertura del seminario, dedicato agli archivi d’impresa, che ha accompagnato lo svolgimento della seconda edizione di Archiexpo (Milano, 15-17 novembre 2007), mi è parso opportuno delineare un quadro d’insieme della situazione degli archivi d’impresa in Italia. Nella panoramica, che verrà ripresa con gli opportuni rinvii bibliografici in uno dei prossimi numeri di «Archivi», valutavo quanto accaduto nel settore specifico nei 35 anni che ci separano dalla tavola rotonda organizzata dall’amministrazione archivistica nell’ottobre del 1972. Le recenti rassegne compiute da Fabio Del Giudice su “Culture e impresa” e da Gaetano Calabrese nell’introduzione agli atti del convegno di Siracusa del 2005, insieme con gli articoli e i dibattiti apparsi soprattutto sulla rivista on-line della Fondazione Ansaldo (“Culture e impresa”, appunto), ci aiutano a ripercorre gli eventi.
Una valutazione globale non può che essere positiva, specie se si contestualizza nella situazione archivistica italiana. La sensibilità nei confronti degli archivi d’impresa è molto aumentata, grazie a studi specifici, alle ricostruzioni storiografiche, ai dibattiti e ai seminari, molti dei quali organizzati dall’ANAI stessa. Gli Archivi storici d’impresa in Italia - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Sommario
1.Cronologia e storia
2.Gli archivi d’impresa italiani nel panorama internazionale
3.Identificazione dell’ambito di ricerca ed il contesto normativo ed istituzionale
4.Le tipologie documentarie negli archivi d’impresa
5.Le risorse telematiche e i software di descrizione
6.Le modalità organizzate e gestionali degli archivi storici d’impresa
7.Considerazioni conclusive
Gli archivi del sistema Confindustria - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Sugli archivi d’impresa tre sono le categorie interessate: gli studiosi, gli archivisti e gli imprenditori. Questi ultimi sono stati relegati al ruolo di soggetti passivi dalle normative riguardanti l’archivio. A parte alcuni casi di autentico mecenatismo in cui grandi imprenditori ordinano e conservano il loro archivio, svolgendo un servizio utile agli storici ed alla cultura del Paese.
Ma quando la gestione di un archivio, dal suo nascere alla sua conservazione nel tempo, entra a far parte delle strategie di un imprenditore e si trasforma quindi da onere a beneficio?
Se l’archivio d’impresa continuerà ad essere considerato un deposito di carte, di atti e di documenti la cui conservazione è resa obbligatoria e utilizzabile esclusivamente da esterni, quali, ad esempio, organismi di controllo, storici e studiosi, magistrati, etc., non faremo molta strada nella direzione di un maggior interessamento e coinvolgimento dell’imprenditore sul ruolo svolto dall’archivio nell’organizzazione aziendale. Gli antichi banchi pubblici napoletani nell’Archivio Storico del Banco di Napoli - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Prima di avviare il mio excursus sulla storia della costituzione e del funzionamento degli antichi banchi napoletani, della loro funzione esercitata a partire dai luoghi pii e dei loro archivi che confluiscono nella storia e nell’ archivio del Banco di Napoli, fino a descrivere le articolate e recentissime vicende (dopo l’assorbimento nell’Istituto San Paolo che ne ha modificato l’assetto, il Banco di Napoli soltanto da qualche settimana è stato ancora trasformato nella denominazione e non solo), sembra utile percorrere per brevi e grandi linee la storia e la vita dei banchi dei mercanti, una categoria che fin dal periodo normanno aveva dato vita a vere e proprie colonie, in un fervore di traffici e di affari che coinvolgeva Napoli come tappa naturale, direi obbligata, con l'Oriente.
E' noto che a Napoli fin dal XIII secolo, pur con alterne vicende, si insediarono, in diversi quartieri, genovesi, pisani, fiorentini, veneziani, colonie che determinavano spesso il nome della propria platea, della propria ruga spesso con un proprio Console che nella Loggia teneva il proprio Tribunale (Loggia dei Pisani, Loggia di Genova). In seguito, con gli Angioini, sarebbero apparsi i mercanti provenzali e marsigliesi, e poi, con gli aragonesi, i catalani (esisteva quindi a Napoli un molo dei Provenzali, come esisteva una rua francese, una rua catalana).
Dall’ esistenza del quartiere della Scalesia, posto ad oriente della spiaggia del Moricino, contiguo alla via dei Cambi, alla Pietra del Pesce e alla Loggia di Genova, si desume la presenza di mercanti provenienti da Ravello,Scala e Amalfi, attestata già in documenti angioini e topograficamente identificabile con l’area dell’ attuale via della Spezieria vecchia, della Scalesia e dei due vicoli dei Tornieri.
L’Archivio Cinetecario della Liguria - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Con l’inaugurazione nel 1980, a Genova, dell’Archivio storico Ansaldo (oggi Fondazione Ansaldo), per la prima volta in Italia si registra il caso di un’impresa industriale, l’Ansaldo, che si impegna nella salvaguardia della propria documentazione non più utile ai fini produttivi. Documenti da non conservare neppure per obblighi legali, contrattuali o fiscali, ma che oggi riconosciamo importanti ai fini dell’analisi economica, storica e sociale, vengono custoditi, inventariati e messi a disposizione della comunità scientifica.
Il complesso archivistico è costituito da documenti cartacei, fotografici e filmici che, per le diverse modalità di conservazione e di inventariazione richieste, e anche per la diversa utenza che richiamano, sono stati ripartiti e gestiti in tre distinte sezioni: la sezione fondi archivistici, la sezione materiali fotografici e la sezione materiali filmici. Quest’ultima sezione ha assunto una specifica fisionomia nell’Archivio Cinetecario della Liguria, costituito nel 1987 sulla base di una convenzione tra Ansaldo (Archivio storico), Regione Liguria (Assessorato alla Cultura, Servizio promozione culturale) e per iniziativa dell’Università di Genova (Facoltà di Lettere e Filosofia). Il Fondo Edison nell’Archivio Nazionale del Cinema d’impresa - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Per la sua lunga storia e le molteplici attività, svolte in grandi complessi industriali disseminati su tutto il territorio nazionale, la Montecatini-Edison offre attraverso i suoi documentari uno spaccato socio-economico unico per varietà (3000 brevetti italiani e 18.000 brevetti esteri).
Lo scopo di questo breve excursus storico è unicamente quello di mostrare la varietà di impianti e produzioni che sono documentati nella ricca filmografia del fondo depositato presso l’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa: dalla metallurgia alla chimica, dagli esplosivi alle materie plastiche, dalle fibre sintetiche ai coloranti, dalle vernici ai farmaceutici, alle costruzioni meccaniche. (Inoltre il gruppo Montecatini era il più forte autoproduttore di energia elettrica in Europa: 14 centrali e 2000 Km di elettrodotti.). L’Archivio cinematografico di Eni (origine, formazione, fondi) - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
PatrimonioPrima di affrontare il tema specifico della sezione cinematografica è opportuno fornire alcune indicazioni di massima sull’archivio storico Eni. Intorno a questo patrimonio che oggi occupa 5 chilometri di documentazione cartacea, 400.000 immagini fotografiche e 5.000 unità audiovisive, Eni si è cominciata a muovere dalla seconda metà degli anni Ottanta con i primi interventi di ordinamento della segreteria di Enrico Mattei e successivamente con interventi di ordinamento di alcune serie. In questo modo si è venuto a creare il primo nucleo “storico” legato soprattutto alla documentazione funzionale alla ricostruzione degli anni in cui Eni era guidata dal suo primo presidente: Enrico Mattei.
Nel corso degli anni novanta sono state raccolte le testimonianze orali. Nel febbraio 1993 l’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla sovrintendenza archivistica per il Lazio. Nel 2000 viene costituito l’ ufficio “Archivio storico”, che raggiungerà la piena operatività nel maggio 2006 con l’inaugurazione della sede di Pomezia, che ospita attualmente l’archivio e una piccola esposizione di oggetti legati al mondo della ricerca e della produzione degli idrocarburi[1].
[1] Si accede mediante appuntamento e richiesta al responsabile dell’Archivio storico. La ricerca è aperta a tutti coloro ne facciano richiesta e si possono consultare tutti i documenti con data antecedente all’ultimo trentennio e già ordinati. La ricerca può essere fatta mediante una banca dati informatizzata effettuando ricerche correlate. Analisi di un caso di recupero e valorizzazione filmica: il documentario Africa, nascita di un continente di Gilbert Bovay (1968) - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Il case study che vorrei porre all’attenzione di relatori e invitati al presente convegno riguarda il recupero e la valorizzazione di una delle maggiori opere filmiche del cineasta svizzero Gilbert Bovay, la trilogia dal titolo Africa, nascita di un continente (ITA, 1968) conservato presso l’archivio cinematografico di Eni. Il film, che rientra nella tipologia classica dell’inchiesta giornalistica, nasce da un’idea di Franco Briatico, direttore delle Relazioni esterne di Eni durante la presidenza Boldrini e Cefis, e di Pasquale Ojetti, responsabile del servizio cinematografico. Girato in coproduzione con la Rai, montato tra 1967 e 1968 con il commento di Carlo Bonetti, viene trasmesso in tre puntate sulla rete nazionale tra l’agosto e il settembre 1968. Il villaggio modello: Dalmine dall’impresa alla città - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
La Fondazione Dalmine, costituita nel 1998 per iniziativa di TenarisDalmine, impresa siderurgica nata nel 1906, produttrice di tubi in acciaio senza saldatura, saldati e bombole, è un ente no-profit che annovera fra i suoi scopi principali la conservazione, l’incremento e la valorizzazione dell’archivio storico dell'impresa, nonché lo sviluppo di attività di studio, ricerca e divulgazione incentrate sui temi della storia e della cultura d’impresa, della storia della tecnologia e dell’organizzazione.
L’archivio storico è costituito da circa 4.000 faldoni e registri di documenti aziendali, da oltre 15.000 immagini, circa 5.000 disegni tecnici, da 1.300 volumi appartenenti alla biblioteca storica della Società, e da una sezione audiovisivi.
La varietà documentale – a partire dal 1906, anno di costituzione della Società – testimonia la storia dell’impresa, la sua evoluzione tecnologica ed organizzativa, le sue interazioni con il territorio e la comunità. L'Archivio Storico Piaggio -Fondo iconografico dell'archivio - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Archiesxpo II edizione, Milano 16 dicembre 2007 - S.O.S. Archivi d'impresa
Scarica il file Iconografia_Piaggio.pdf L’Archivio fotocinematografico della Peroni - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Il fondo fotografico
Il fondo fotografico dell’Archivio Storico Birra Peroni, dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio nel 1996, si è formato su input della struttura Archivio Storico, in un lasso di tempo di circa cinque anni (1993-1998), durante il quale si è diffusa tra il personale e i partner esterni la sensibilità al recupero della memoria iconografica dell'azienda. Il fondo, che viene tuttora incrementato, contiene materiale proveniente da tutte le unità operative del gruppo, di cui molte ora dismesse. Le immagini sono state inventariate informaticamente, con il software Gea (versione 3.1). Alle schede del database sono state apportate alcune lievi modifiche per venire incontro alle esigenze catalografiche e inventariali dell’Archivio Peroni. Come esempio di tali peculiari esigenze, citiamo l'introduzione di un campo "brand", con cui rilevare, in caso di materiale iconografico di prodotto, il marchio commerciale di riferimento. Si può facilmente intuire quale importanza rivesta il rilevamento di tale dato per l'archivio di una azienda produttrice di un vasto portafoglio di prodotti. Gli archivi di impresa della Fondazione Isec. Conservazione, utilizzo e nuovi media - Archiexpo II edizione – Milano, 15-17 novembre 2007
Il Patrimonio
La Fondazione Istituto per la storia dell’età contemporanea (Isec) è nata nel 1973 con l’obiettivo di raccogliere e conservare fondi archivistici e librari per la storia politica, per la storia sociale e per la storia economica del Novecento.
Nel 1983 l’Archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica regionale.
A partire dal 1995 l’Isec è divenuto un punto focale in Lombardia per la raccolta, la conservazione e la valorizzazione di archivi d’impresa utili per ricostruire la storia economica dell’area milanese, e non solo, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Il convergere verso la Fondazione di archivi d’impresa non è un fatto casuale, considerata l’azione svolta sul territorio nel corso dei decenni e i contatti, anche personali, instauratisi tra i responsabili dell’Isec e personalità del mondo politico, sindacale e imprenditoriale sestesi e milanesi e grazie anche agli ottimi rapporti che in questi anni si sono stabiliti con la Sovrintendenza regionale e con l’Archivio di Stato di Milano. S.O.S. Archivi d’Impresa. Esperienze, progetti, soluzioni e visioni
L’Associazione Nazionale Archivistica Italia - ANAI e la Fondazione Ansaldo organizzano, in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi, la II edizione di ARCHIEXPO, dedicata agli archivi d’impresa. Quest’anno il tema scelto è stato determinato soprattutto dal momento particolare che attraversa il mondo degli archivi d’impresa, tra fusioni, trasformazioni, concentrazioni, con tutte le problematiche e i rischi di dispersione, di perdita vera e propria, di non corretto recupero e trattamento della documentazione e dei patrimoni relativi alla storia delle imprese, compresi oggetti, macchinari, audiovisivi, ed altro, che si trovano negli archivi e nei musei industriali e aziendali in generale.
Archiexpo I edizione: un bilancio
(Pubblicato anche sul Bollettino AIB)
Dal 12 al 15 dicembre 2006 si è svolta a Milano, presso il Centro Congressi Le Stelline, la prima edizione di Archiexpo, organizzata dall'Associazione nazionale archivistica italiana (http://www.anai.org/archiexpo). Per la prima volta in Italia il mondo degli archivi ha intrapreso una iniziativa nuova, prendendo in parte spunto da eventi organizzati periodicamente in ambito biblioteconomico. Questa prima edizione è stata dedicata in particolare al rapporto tra archivi e digitale, affrontato come sistema e opportunità di produzione documentaria, come modalità di conservazione e valorizzazione, come tecnologia di trattamento di documentazione nata su altri supporti o con sistemi differenti, e ancora nel suo porsi come prospettiva onnicomprensiva, in vista di un possibile futuro prossimo in cui il ciclo di vita dei documenti d’archivio si svolgerà in massima parte in ambito digitale. |