ATTUALITA' Ragazzi piacentini alla guerra…
Inaugurata il 4 novembre scorso una mostra all’Archivio di Stato di Piacenza intitolata “Ragazzi. Piacentini alla guerra del ’15 – ’18”. La mostra, che resterà aperta fino al 20 febbraio 2012, più che sulle vicende belliche si sofferma su quelle dei soldati piacentini che combatterono nel primo conflitto mondiale. Le storie di questi militari sono comuni a tutte le famiglie che ebbero un soldato o un ufficiale partito per la Grande Guerra e, in tanti casi, mai tornato. I documenti esposti, in maggioranza inediti, provengono in gran parte dall’Archivio di Stato di Piacenza, ma i più singolari provengono da cittadini e da collezionisti: fotografie, lettere, diari, medaglie, lapidi e, senz’altro di grande effetto, oggetti personali dei combattenti. Intervento di riordinamento e inventariazione dell’archivio della “Thyssenkrupp acciai speciali - Terni S.p.A”
Sta per prendere avvio l’intervento di riordinamento e inventariazione dell’archivio della “Thyssenkrupp acciai speciali - Terni S.p.A.”, grazie all’approvazione di un progetto presentato, nel 2010, dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria alla Direzione generale per gli archivi, nell’ambito delle richieste per la ripartizione devoluta dell’otto per mille dell’Irpef, a diretta gestione statale. Nel prezioso materiale d’archivio, che ancora oggi l’industria conserva, è la chiave di lettura non Cittadini d’Italia. Primi passi della Toscana nello Stato unitario
L’Archivio di Stato di Firenze celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con una mostra dal taglio educational, accompagnata da incontri ed eventi paralleli, per illustrare e ripensare i passaggi rituali e i personaggi che favorirono (o che si opposero al) l’unione della Toscana all’Italia. Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso i mutamenti istituzionali, l’incontro con gli uomini e le donne che vissero e operarono il cambiamento, a cominciare dalle grandi famiglie del patriziato fiorentino per arrivare ai tanti giovani volontari che mirarono alla crescita sociale e politica del Paese. Il nuovo archivio di deposito dell’Istituto degli Innocenti
L’Istituto degli Innocenti di Firenze, già Spedale degli Innocenti, fu fondato nel XV secolo per assistere l’infanzia abbandonata e ancora oggi si occupa di diritti dei bambini e continua ad avere sede nell’edificio monumentale progettato da Filippo Brunelleschi. Tra i fini statutari dell’ente vi è anche la conservazione dei beni storico artistici e tra questi beni l’istituto riconosce anche il suo archivio antico oltre a tutelare quello moderno. In particolare si sta impegnando nella salvaguardia e valorizzazione dell’archivio di deposito, che negli ultimi decenni del Novecento era stato trascurato e si trovava disperso in diverse parti dell’edificio in condizioni poco funzionali alle attività degli uffici e a rischio di dispersione. Si è delineata quindi la necessità di dare vita a un nuovo archivio di deposito con locali dedicati e idonei alla conservazione. Il presupposto per la realizzazione di questo primo obiettivo era naturalmente il reperimento di spazi idonei. Tali spazi sono stati individuati, in un’area adibita da anni a magazzino, all’interno del complesso architettonico dell’Istituto, facilmente accessibili per i dipendenti che si occupano della gestione dei documenti e nei pressi delle sale di studio dell’archivio storico e della biblioteca. Archivi da mangiare e da bere
Il 15 novembre è stata inaugurata nella nuova sala espositiva dell’Archivio di Stato di Gorizia la mostra documentaria “Archivi da mangiare e da bere”, organizzata nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata mondiale dell’alimentazione. Il percorso espositivo, che rimarrà aperto fino al 9 dicembre, è disposto in modo da illustrare il paesaggio agrario del goriziano dalla fine del ‘700 alla metà del ‘900 attraverso documenti che testimonino le abitudini alimentari caratteristiche di questo territorio. Prodotti tipici come il vino, le ciliegie, il grano, il formaggio sono indagati dal momento della produzione a quella del consumo, con particolare attenzione ai bilanci familiari e alla storia sociale dell’assistenza nel corso del XIX e XX secolo. Un ricco apparato fotografico e librario correda e valorizza i documenti esposti relativi a ricette tradizionali, fiere e pesche gastronomiche, tabelle dietetiche delle case di riposo, vitto delle mense di ospedali, carceri, scuole e colonie. BOOK in the BOX
L’Archivio di Stato di Mantova in collaborazione con il MAC (Mantova Arte Contemporanea), la Provincia di Mantova e il Comune di Mantova, nell’ambito delle iniziative realizzate in occasione della settima edizione della “Giornata del contemporaneo”, promossa da AMACI (Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani), Venerdì 7 Ottobre 2011 ha inaugurato una mostra dedicata al libro d’artista. La scelta del libro d’artista riprende un filone che a partire dagli anni Sessanta ha visto Mantova protagonista di importanti iniziative riconducibili a questo tema. La rassegna, curata da Antonella Gandini del direttivo del MAC, con la collaborazione di Daniela Ferrari, Direttrice dell’Archivio di Stato, è stata allestita negli spazi dell’Istituto che ha nella conservazione di libri e di documenti il proprio compito specifico. L’ Archivio “Scuola dell’infanzia S. Croce - Casa dei bambini Maria Montessori”
Il 30 ottobre 2011 è stato completato il riordinamento e l’inventariazione dell’archivio storico della “Scuola dell’infanzia S. Croce - Casa dei bambini Maria Montessori” di Perugia. L’asilo, il primo di tutta l’Umbria dopo alcuni tentativi andati falliti, venne ufficialmente aperto il 14 settembre 1861, esattamente un anno dopo l’entrata in Perugia delle truppe piemontesi. La realizzazione dell’opera fu possibile grazie alle generose offerte dei cittadini e al ricavato da spettacoli appositamente allestiti. La scuola, con sede nell’edificio dell’ex convento del Carmine, prese avvio con 50 bambini, divenuti 270 dopo un anno dall’apertura. Fin dal 1909 adottò il metodo di insegnamento montessoriano, introdotto grazie all’iniziativa della direttrice Nolaschi e del presidente Rodolfo Pucci Boncambi. Nuovo impulso all’utilizzo di tale metodo fu dato dalla direttrice M. Antonietta Paolini, convinta seguace di Maria Montressori. Massa e Carrara nel periodo risorgimentale e postunitario, fatti e figure
Convegno di studi per il 150° dell’Unità d’Italia. Enti promotori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Archivio di Stato di Massa; Deputazione di Storia Patria per le Antiche Province Modenesi Sez. Massa e Carrara. Patrocinio: Accademia di Belle Arti di Carrara; Provincia di Massa Carrara. IL 26 e il 27 novembre 2011 si è svolto un convegno di studi, a Massa e a Carrara, in cui sono stati affrontati diversi aspetti ancora inediti della storia del periodo risorgimentale e postunitario nei territori di Massa, Carrara e Lunigiana, attraverso l’esame dei fatti storici e dei problemi politici di allora, come documentati e trasmessi dai protagonisti. Il notariato mantovano in età comunale
L’Archivio di Stato di Mantova, in collaborazione con l’Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova e l’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, in occasione del primo centenario degli "Studi e ricerche di diplomatica comunale" di Pietro Torelli (già Direttore dell'Archivio di Stato), partecipa al convegno "Notariato e medievistica", a cura di Isabella Lazzarini e Giuseppe Gardoni, che riunisce a Mantova il 2 e il 3 dicembre 2011, presso l'Accademia Nazionale Virgiliana e presso l'Archivio di Stato, molti studiosi di vaglia del Duecento italiano e del fenomeno comunale, tema cruciale per la costruzione della grande narrazione dell'Italia dei Comuni e delle città Bande in concerto a Cagliari per i 150 anni dell’Unità d’Italia
Il 30 ottobre scorso, nell’Auditorium del Conservatorio di Musica di Cagliari, ha avuto luogo la manifestazione Sulle note della memoria. Bande ed archivi per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Bande in concerto a Cagliari. Nata sulla scia del successo dell’ iniziativa già realizzata sul territorio della provincia in occasione della Notte del Tricolore, anche la manifestazione cagliaritana è stata organizzata dalla Soprintendenza Archivistica, in collaborazione con la Federazione Bande della Sardegna e con gli Assessorati alla Cultura del Comune e della Regione. Dopo i saluti delle autorità al folto pubblico presente- circa 700 persone- si è dato avvio al concerto che ha visto le esibizioni, precedute da quella della rappresentativa giovanile, delle bande di Siliqua, Carloforte, Monastir, San Gavino, Guspini, Sestu, Villacidro e Quartu Sant’Elena. Manifestazione dedicata al Maestro Pietro Argento
La Soprintendenza archivistica per la Puglia, con la collaborazione della Biblioteca comunale “V. Angelilli” di Gioia del Colle (BA), ha organizzato, in occasione della Festa europea della musica, una manifestazione dedicata al celebre direttore d’orchestra e compositore pugliese Pietro Argento (Gioia del Colle 1909-Roma 1994). Argento ha diretto per i più importanti enti lirici e sinfonici, riscuotendo strepitosi successi in Italia e all’estero e, soprattutto, nei Paesi dell’Europa dell’Est. Dopo i saluti del soprintendente, Maria Nardella, Domenico Zizzi (Federazione bande pugliesi), parlando delle bande musicali pugliesi, si è soffermato sugli esordi artistici di Pietro Argento come direttore dei complessi bandistici di Noci (BA) e di Foggia. Il cielo dipinto. Gli affreschi di palazzo Carmi
“Apertura di siti non accessibili al pubblico”: è questa una delle numerose iniziative promosse dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, alla quale ha dato la sua adesione l’Archivio di Stato di Reggio, per consentire, a chi ne abbia desiderio, di visitare le sale affrescate dell’Istituto. Normalmente esse, immettendo all’ala riserbata agli uffici veri e propri, vengono utilizzate esclusivamente dal personale, ma durante il mese di marzo (dal 3 al 31), nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì, dalle 10 alle 12,30, saranno aperte ai visitatori. Sarà questa l’occasione per soffermarsi a considerare, meno distrattamente del solito, un momento della storia sociale della Reggio tardo-ottocentesca. Il palazzo sede dell’Archivio di Stato prende il suo nome dai fratelli Giuseppe e Bonaiuto Carmi che, divenuti proprietari dell’area, iniziarono a costruirlo, senza badare a spese, nel 1849. E’ un grande edificio, la cui mole testimonia già da sola la condizione agiata e facoltosa della famiglia; a sottolinearne lo status prestigioso, contribuirono anche le tempere fatte eseguire per decorare le sale di rappresentanza del piano nobile. ARTICOLI DEI NUMERI PRECEDENTI
Dall’archivio alla rete (e ritorno). Fare storia ‘comune’ sulla Web TV della CGIL
Quante videocassette, quante “pizze”, quanti DVD giacciono negli armadi delle sedi sindacali? Quanti rischiano di deteriorarsi irrimediabilmente? Quanti film continuiamo a produrre e quanti rischiano di rimanere senza pubblico? Il Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo e delle stragi - 9 maggio 2011
“Omaggio particolare ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni repubblicane. Tra loro, si collocano in primo luogo i dieci magistrati che, per difendere la legalità democratica, sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche”.
Con questa dedica Giorgio Napolitano prepara alla quarta Giornata della memoria, istituita nel 2007 al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice.
L’appuntamento quest’anno ha una valenza particolare poiché è l’occasione per inaugurare il portale Rete degli archivi per non dimenticare, importante tappa di un progetto – quello della Rete degli archivi per non dimenticare – che prende avvio nel 2005 per iniziativa del Centro documentazione archivio Flamigni. Le iniziative della Soprintendenza Archivistica per la Sicilia per gli archivi della moda
Da oltre un decennio, da quando, forse, le tecnologie informatiche sono entrate, a buon diritto, a far parte del mondo degli archivi, l'attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali si è spostato verso alcune tipologie di archivi che in tempi anche piuttosto recenti avremmo definito non rilevanti, o quantomeno tali lo erano per coloro che scrutavano e indagavano solo tra le carte di quei soggetti produttori (pubblici o privati) il cui ruolo sociale o la cui funzione istituzionale era storicamente tale da assurgere a fonte privilegiata per una élite ristretta di storici o di ricercatori. L’Archivio della Famiglia Berneri – Chessa
L’Archivio della Famiglia Berneri - Chessa custodisce un ricco patrimonio documentario e di vario genere che abbraccia circa un secolo di storia, ricca di fatti noti memorabili intessuta di episodi ignoti, o perduti nella memoria, dell’anarchismo italiano e internazionale. L’archivio nasce a Genova Nervi nel 1962 per opera di Aurelio Chessa definito “il capostipite degli archivisti anarchici”. L’ Archivio dei Movimenti di Genova
A Genova è presente un Archivio davvero particolare, che custodisce la storia e la memoria del movimentismo presente a Genova e in Liguria negli anni della grande contestazione. Paola De Ferrari è tra le animatrici dell’ archivio e in breve ci racconta come sia nato il progetto: “Intorno al 2009 si sono re-incontrati alcuni amici e amiche, che avevano in comune l’attività politica nel movimento del ’68 e degli anni seguenti. Quasi tutti avevano conservato memorie documentarie di quei periodi. È emerso e si è consolidato subito il desiderio di dare vita a un luogo, e a una attività di raccolta e di conservazione comune di tutti quei documenti. Alcuni del gruppo avevano anche, nel corso degli anni, ricevuto in dono o in custodia materiali di altre persone, e ognuno aveva informazioni di ‘giacimenti’ custoditi, con sempre maggiore fatica, in case, cantine, garage di altri amici e compagni” . Viva l'Italia Una!...Una mostra e laboratori didattici a Brindisi
In occasione delle celebrazioni dell'Unità d'Italia, l'Archivio di Stato di Brindisi ha voluto ricordare l’avvenimento con la mostra documentaria Viva l'Italia Una! Brindisi nel processo di unificazione, allestita nelle sale dell'Istituto, aperta al pubblico da lunedì 14 marzo a sabato 16 aprile 2011. Nella mostra sono esposti documenti che illustrano il passaggio dallo Stato borbonico al Regno d'Italia, nel biennio 1860 -1861, attraverso diverse e convulse fasi di transizione, e come queste furono vissute in una piccola città come Brindisi, ai margini dei grandi eventi.
La rassegna prende l'avvio dagli echi della spedizione dei Mille fino all'instaurarsi della dittatura di Garibaldi, e poi continua con il plebiscito per l'annessione, l'ingresso di Vittorio Emanuele in Napoli, l’organizzazione delle elezioni del primo Parlamento nazionale e la proclamazione dell'Unità d'Italia, avvenuta a Torino il 17 marzo 1861. Una sezione è dedicata al brindisino Cesare Braico, fervente patriota fin dagli avvenimenti del 1848, garibaldino della spedizione dei Mille e deputato al primo Parlamento nazionale. Sono esposti anche dei cimeli (medaglie, attestati e una giubba) appartenuti ai brindisini Ricciotti D'Amelio e Bartolomeo Iaia, garibaldini della seconda ora, che parteciparono a successive campagne di guerra.
Ri-considerare le Donne e l’Unità d’Italia nei documenti dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico
In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, l'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico inaugura sul proprio sito (www.aamod.it) dei percorsi tematici, ricchi di materiali e di spunti di riflessione. L’intento è quello di rilanciare magari dei dibattiti, o di tenerli vivi, su argomenti quali la condizione delle donne in Italia, ieri e oggi, e le criticità ancora presenti nel nostro paese, ereditate e non risolte, a partire dall’Unità d’Italia. Le ‘copertine’, con pagine e sottopagine, link, documenti scaricabili, saranno mensilmente aggiornate con riferimenti e documentazioni relativi a nuovi film, patrimonio dell’archivio, al fine di valorizzarlo nella molteplicità di tipologie documentarie che conserva. Una Villa settecentesca per la biblioteca e i fondi archivistici del Comune di Sesto Fiorentino
La biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino dal 4 dicembre 2010 ha una nuova casa, e non una casa qualunque ma una villa, settecentesca, un tempo denominata “Le corti”, situata nella splendida località collinare di Doccia ai piedi di Monte Morello, in posizione dominante rispetto al paese di Sesto Fiorentino. La villa fu acquistata nel 1736 dal marchese Carlo Ginori per trasformarla in una manifattura per la lavorazione della ceramica e da allora, con alterne vicende, con altre costruzioni che vi sorsero intorno, rimase la sede dell’antica manifattura che nel corso degli anni ed anche in seguito alla fusione con la Società Richard si era trasformata in un attrezzato complesso industriale. I 150 anni dell’Unità d’Italia all’Archivio di Stato di Trento
L’Archivio di Stato di Trento partecipa alle celebrazioni per l’Unità con proprie iniziative, conscio di trovarsi in una condizione particolarissima rispetto alle altre realtà italiane. Nel Trentino la prolungata vicenda risorgimentale terminò soltanto nel 1918 e ciò nonostante episodi significativi, che videro Trento spiccare nel contesto delle rivendicazioni contro l’amministrazione asburgica.
Ed è forse proprio per questo che la terra trentina diede all’Italia, alfine, il più grande statista che il Paese può vantare di fronte all’Europa, Alcide De Gasperi. Le iniziative dell’Archivio si concentrano in due proposte. Quella prossima viene a cadere in aprile, durante la Settimana della cultura. L’Istituto propone una conversazione di due ricercatori, Bruno Santoni e Michele Toss, che presenteranno gli esiti delle loro ricerche sui fatti risorgimentali in regione.
Laboratorio Piemonte. L’esperienza MAB - Musei Archivi Biblioteche. Professionisti del patrimonio culturale
MAB è l'acronimo che individua la sede di confronto permanente promossa nel 2010 dalle Sezioni piemontesi e valdostane di ANAI e ICOM (International Council of Museums) e dalla Sezione Piemonte di AIB (Associazione Italiana Biblioteche). Storie trentine in Archivio di Stato
L’Archivio di Stato di Trento si presenta alla prossima Settimana della Cultura con due iniziative, programmate nell’ambito del ciclo Storie trentine in Archivio di Stato.
1 - “Viva l’Italia una. Il Risorgimento invisibile in Trentino”, una conversazione di Bruno Santoni, studioso delle vicende garibaldine della Val di Ledro e di Bezzecca, e di Michele Toss, ricercatore presso l’Università di Bologna, sul tema del movimento d’opinione risorgimentale in Trentino tra il 1848 e la conclusione della terza guerra d’indipendenza nazionale; Trento, Archivio di Stato, martedì 12 aprile.
2 – “L’apertura europea nell’azione diplomatica di Bernardo Clesio attraverso la Corrispondenza clesiana”, conversazione della prof. Franca Barbacovi, studiosa delle istituzioni trentine, con l’uso di immagini documentarie; Trento, Archivio di Stato, giovedì 14 aprile.
Maria Cristina Brunati, Maria Luisa Barletta, Edizione NodoLibri, Como 2010
A Maria Luisa Barletta è dedicato il primo volumetto che l’Azienda di Servizi alla Persona Golgi Redaelli, attuale erede dei Luoghi Pii Elemosinieri di Milano e del loro patrimonio storico artistico e della secolare tradizione assistenziale, ha pubblicato, inaugurando una collana editoriale dedicata alla ricostruzione dei profili biografici dei benefattori. Maria Luisa è una persona comune, una impiegata di origini pugliesi, vissuta a Milano , figlia di quella immigrazione italiana che interessò gli anni del Ventennio. Nasce nel 1921, il padre è un avvocato e procuratore legale che insieme alla moglie si sposta ben presto in Lombardia.
“La fame nell’impegno sociale tra storia e attualità”
Questo il tema dell’incontro che si tiene il 26 novembre 2010 all’Archivio di Stato di Catania, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (1 ottobre – 15 dicembre 2010), in cui sono presenti associazioni tra le più importanti a livello nazionale ed internazionale (Amnesty International, Caritas, Centro Astalli, COPE, Mani Tese, UNICEF…), che operano in prima fila nella lotta per i diritti umani, e nello specifico, per il diritto inalienabile di ogni essere vivente all’alimentazione. A rischio la conservazione del materiale archivistico ad Urbino
Gentile Redazione Anai, propongo alla vostra attenzione il problema della situazione degli archivi comunali soprattutto quelli riguardanti l'ottocento e il novecento a Urbino. Nuovi archivi di persona dichiarati di notevole interesse storico in Umbria
Nel corso dell'estate 2010 sono stati dichiarati di interesse storico particolarmente importante gli archivi di Virgilio Massani di Spoleto, Aleandra Bartolomei Benedetti Roncalli di Foligno e Brajo Fuso di Perugia.
Il fondo fotografico di Virgilio Massani, circa 42.000 foto con estremi cronologici dal 1960 al 2010, è molto interessante, sia per gli scatti da lui realizzati che per quelli di altri famosi autori, ed è una testimonianza visiva di 50 anni di avvenimenti, personaggi, eventi e vita della città di Spoleto.
L'archivio di Aleandra Bartolomei, emerita insegnante, 82 pezzi dal 1821 al 1930, comprende anche documenti relativi alla vita privata e alle attività amministrative e politiche del marito Domenico Benedetti Roncalli, personaggio illustre della Foligno della seconda metà dell'Ottocento e del primo Novecento. Ritorno in sede dell’Archivio storico comunale di Nocera Umbra
Finalmente, dopo più di dieci anni, è imminente il ritorno a Nocera Umbra dell’archivio storico e degli altri fondi archivistici di proprietà del Comune. Tutta la documentazione, dopo il sisma del 1997, che aveva pesantemente colpito la città di Nocera Umbra, era stata recuperata e temporaneamente ricoverata presso la Sezione di Archivio di Stato di Gubbio (Perugia). “Nonsolocarte. Gli archivi in un click”
L’Archivio di Stato di Mantova ha partecipato, nell’anno 2009, al Concorso indetto dal Ministero per la Pubblica amministrazione e l'innovazione - Dipartimento della Funzione Pubblica, "Premiamo i risultati", finalizzato a premiare i risultati e l'impegno a migliorare le prestazioni verso l'utenza, ottenendo l’attestato di merito nella giornata inaugurale del ForumPA 2010, il 17 maggio 2010. L’Archivio di Stato di Cosenza “incontra” i Sindaci della provincia
Oltre ai tradizionali appuntamenti culturali l’Archivio di Stato di Cosenza, nel corso del 2010, mette in atto una serie di iniziative volte a una maggiore fruizione del patrimonio documentario. La presentazione della Guida ‘Archivio di Stato di Ragusa e Sezione di Modica’
La presentazione, nella primavera scorsa, della guida “Archivio di Stato di Ragusa e Sezione di Modica” della collana Archivi Italiani, edita dalla Beta Gamma di Viterbo e dalla Direzione Generale per gli Archivi, è stata organizzata in collaborazione con la Provincia Regionale di Ragusa - Assessorato alla Pubblica Istruzione e con il Comune di Pozzallo, che hanno contribuito alla pubblicazione della guida stessa. L’intento è stato quello di diffondere e valorizzare tra gli alunni degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado, i beni archivistici e gli istituti di conservazione, nonché per informarli sui servizi culturali offerti al pubblico, ovvero per avvicinarli alla ricerca d’archivio.
Tra Stato nazionale e autonomie locali
Tra Stato nazionale e autonomie locali è il tema scelto, d’intesa con la Presidenza della Provincia, dal Coordinamento Provinciale per il 150° e dall’Archivio di Stato, per una serie di riflessioni che, a cominciare da giugno 2010, saranno sviluppate nei prossimi mesi, in occasione del 150° della Provincia (1860-2010) e dell’Unità d’Italia (1861-2011). Per un’ Economia della Cultura: realtà e prospettive tra tutela e promozione culturale
Si è svolto a Reggio Calabria l’incontro “ Per un’ Economia della Cultura: realtà e prospettive tra tutela e promozione culturale organizzato dalla Soprintendenza Archivistica della Calabria allo scopo di stimolare ampie e competitive possibilità di valorizzazione coinvolgendo settori sempre più vasti della società civile . Le iniziative dell’Archivio di Stato di Macerata nel 2010
L’Archivio di Stato di Macerata, in previsione delle celebrazioni per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia ed in collaborazione con la Prefettura di Macerata, intende realizzare una mostra documentaria per la XII edizione di “Cartacanta festival expò” 2010, evento che annualmente si svolge presso l’Ente Fiera di Civitanova Marche (MC) nella prima settimana di ottobre. L’iniziativa, a cui l’Istituto partecipa dal 2003, si caratterizza, a livello nazionale, come un appuntamento di notevole risonanza per quel che attiene al settore della carta nelle varie espressioni, rappresentando una privilegiata opportunità culturale, un’ampia visibilità ed una notevole apertura verso un pubblico più vasto. Il processo creativo artistico, dall’idea alla realizzazione, documentato e in mostra
ELLE Arte Contemporanea è un’associazione culturale con spazi espositivi, nata di recente a Roma, nel quartiere Monteverde Nuovo. Fanno parte dell’associazione artisti e archivisti, nonché curatori, operatori nel settore dei beni culturali, scrittori, registi. L’originalità dell’associazione sta nell’intento di voler realizzare, nell’arco di un biennio, un progetto ambizioso e articolato, denominato: “L’opera: dall’idea, alla realizzazione, alla valorizzazione e fruizione – Viaggio nel processo creativo artistico e nella sua documentazione”. Il progetto ha ricevuto i patrocini della Provincia di Roma e dell’Assessorato alle Politiche Culturali e alla Comunicazione del Comune di Roma. L’Archivio di Stato di Catania sta curando l’archivio della Maison Marella Ferrera
L’attenzione dell’Amministrazione verso tale archivio(schizzi,bozzetti,cartamodelli,foto, audiovisivi,contratti,corrispondenza, pubblicazioni, riviste e capi di abbigliamento e accessori dal 1800 con qualche pezzo del 1700) non è determinato solo dall’importanza che riveste nel progetto “Archivi della moda” come documento di un’attività imprenditoriale nel campo della moda nata in Sicilia e di promozione della stessa in Italia e all’estero. Il referendum Anai sullo Statuto
Il referendum svoltosi all'inizio del 2009 ha approvato, a larghissima maggioranza dei votanti, il nuovo statuto dell'Associazione nazionale Archivistica Italiana che è entrato in vigore dopo la sua pubblicazione nel sito web dell'Associazione il 18 maggio 2009. Prevenzione dei disastri e interventi di emergenza: le iniziative della UE
Nella comunità archivistica internazionale è opinione diffusa che, a causa dei cambiamenti climatici in corso, catastrofi naturali che mettono in pericolo gli archivi diverranno sempre più frequenti e sia quindi necessario migliorare le misure di prevenzione e la capacità di intervento in caso di emergenza. In Europa, è stato in particolare il catastrofico alluvione del 2002, che ha causato gravissimi danni ad archivi e biblioteche soprattutto nella Repubblica Ceca, in Germania e in Polonia, http://portal.unesco.org/ci/en/ev.php-URL_ID=3603&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201 a riaccendere l’attenzione di archivisti e bibliotecari sui pericoli dei disastri ambientali. La “Gestione associata degli archivi storici e di deposito comunali”: la realtà umbra
La Soprintendenza archivistica per l’Umbria si è fatta promotrice, fin dal 2007, di una campagna di sensibilizzazione indirizzata agli amministratori comunali umbri, per la realizzazione di una Gestione associata degli archivi comunali.
L’intento non era solo quello di provvedere alla conservazione e alla gestione del materiale documentario, ma anche di valorizzarne e pubblicizzarne i contenuti, mettendoli al servizio della collettività attraverso una programmazione congiunta, finalizzata al conseguimento degli obiettivi di economicità ed efficacia dell’azione amministrativa. Monasterium – L´ Archivio Virtuale Europeo in Italia
Il progetto Monasterium è animato da un ampio consorzio di istituzioni archivistiche e accademiche dell'Europa centrale, coordinato da ICARUS (International Centre for Archival Research: http://www.icar-us.eu).
Tale progetto si propone la digitalizzazione e l'edizione dei documenti medievali e dell'inizio dell'età moderna, provenienti dagli archivi degli enti ecclesiastici europei, e si è aperto negli ultimi anni anche ad altro tipo di documentazione.
La Conferenza “Archeologia, metropolitana….ricerche d’armonia”, all’Archivio Centrale dello Stato
A fine maggio 2009 si è tenuta presso l’Archivio Centrale dello Stato la conferenza “Archeologia, metropolitana….ricerche d’armonia”. L’evento si è inserito in un vasto programma di promozione dell’offerta culturale nel cui ambito, a partire dallo scorso marzo, sono stati organizzati incontri, conferenze, presentazioni di volumi, iniziative didattiche, con l’intento di aprire l’Istituto ad un pubblico più vasto di quello degli utenti tradizionali e favorire in tal modo la conoscenza del patrimonio storico conservato. Il filo conduttore di tutte le manifestazioni è sempre stato quello di dimostrare come le fonti documentarie offrano continui spunti di ricerca e di riflessione su molte tematiche di grande attualità. La documentazione musicale e la professione del bibliotecario – Le giornate di Firenze
Si è svolto a Firenze, nei giorni 8 e 9 maggio scorsi nelle belle sale della Biblioteca Nazionale Centrale e del Conservatorio di musica “L. Cherubini”, oltre che nella prestigiosa Villa Favard a Rovazzano, il sedicesimo convegno della IAML-Italia, che ha affrontato il tema de “La documentazione musicale e la professione del bibliotecario”.
Nella mattinata dell’otto maggio si sono svolte due Tavole rotonde, dedicate a un argomento di sicuro interesse anche per gli archivisti, “L’integrazione di biblioteche, archivi, musei e la musica”. La prima – “Biblioteche, archivi e musei musicali: l’attività delle istituzioni” – è stata coordinata da Antonia Ida Fontana, direttore della Biblioteca Nazionale Centrale, e ha visto la partecipazione di Mauro Tosti-Croce, della Direzione generale degli archivi, di Giuseppe Furlanis, del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, e di Paola Ricciardi, della Direzione generale politiche formative, beni e attività culturali della Regione Toscana, che hanno illustrato il ruolo e le attività delle istituzioni per la salvaguardia del materiale bibliografico e documentario conservato presso archivi e biblioteche non solo esclusivamente musicali. La documentazione musicale e la professione del bibliotecario - Tavola rotonda: “Le esperienze sul campo”
Nell’ambito del sedicesimo convegno della IAML-Italia, svoltosi a Firenze l’8 e il 9 maggio 2009, nella tavola rotonda del pomeriggio del 9 maggio, dedicata a “Le esperienze sul campo”, sono stati chiamati a raccontare la propria esperienza di professionisti privati in ambito bibliotecario e archivistico Vanni Bertini della società Il Palinsesto di Firenze e Lucilla Less, della società ab- archivibiblioteche s.r.l. di Latina. Il titolo dell’intervento di Lucilla Less, che è titolare, insieme a Michela Chiapponi, di ab s.r.l., è stato “La professione archivistica e bibliotecaria esercitata attraverso una società privata. L'esperienza di ab-archivibiblioteche s.r.l.” L'intervista fonte di documentazione: storia orale, giornalismo, antropologia, sociologia
Si svolgeranno dal 5 al 7 maggio 2009, presso la Biglioteca Nazionale Centrale di Roma, i lavori dell'importante convegno di studi dedicato al tema trasversale dell'intervista, e delle sue modalità, finalità, standard, nei vari settori della comunicazione e degli studi. Problemi sanitari per gli operatori culturali in archivi e biblioteche
La scarsa manutenzione degli ambienti che ospitano archivi e biblioteche, così come il mancato rispetto delle norme di conservazione dei documenti può favorire lo sviluppo di condizioni ambientali tali da incrementare il biodeterioramento. La causa di questo fenomeno è da ricercare nelle infezioni da parte di microrganismi e nelle infestazioni determinate da insetti, roditori e volatili.
Questi biodeteriogeni, oltre ad causare il progressivo degrado di reperti e materiali librari ed archivistici possono anche rendersi responsabili di potenziali situazioni di rischio sanitario per gli operatori e gli utenti di archivi e biblioteche. Ne consegue che la cura di questi ambienti deve essere valutata attentamente e con costanza; è noto, infatti, che nel particolato aerobiologico sono presenti una grande quantità di spore microfungine particolarmente resistenti all’essiccamento le quali possono rappresentare un serio problema igienico in quegli ambienti privi di adeguate condizioni conservative. La Memoria Audio-visiva: uso dei materiali filmici e sonori per la formazione universitaria e specialistica
PRESENTAZIONELa Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico vuole promuovere, dopo il successo della prima fase dell’iniziativa “la Memoria visiva di chi pensa e crea. L’importanza della sua conservazione”, conclusasi con il convegno di dicembre 2007, lo sviluppo di tale progetto. L’iniziativa dello scorso anno ha avuto un carattere generale, con un impianto complessivo e un approccio trasversali in merito a una serie di problematiche rivolte in particolare a personalità del mondo della cultura non esperte necessariamente di linguaggi filmici. L’archivio audiovisivo sta organizzando quest’anno, con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione Cinema, e con la collaborazione di alcuni partner, tra cui il Centro sperimentale di cinematografia - Cineteca Nazionale, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, ed inoltre alcune associazioni professionali, quali l'Associazione Nazionale Archivistica Italiana, l’Associazione Nazionale di Storia Orale, la Società di studi storici contemporanei (Sissco), La Società italiana per la storia dell’età moderna (Sisem), una nuova iniziativa, intitolata “La memoria audio-visiva: uso dei materiali filmici e sonori per la formazione universitaria e specialistica”. Anche per questa seconda fase il Presidente Giorgio Napolitano ha concesso l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, mentre la Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d’autore, nonché la Direzione Generale per gli Archivi hanno dato i loro patrocini. Il Patrocinio è stato concesso all'iniziativa anche dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università, della Ricerca. Una lettera degli archivisti impegnati nel Progetto SIADARS al Presidente della Regione Sardegna Renato Soru
Onorevole Presidente,
ci troviamo costretti a rivolgerci a Lei con una lettera pubblica (giacché le numerose richieste di incontro inoltrate secondo la prassi di rito, non hanno avuto alcuna risposta) per manifestarLe l'amarezza e la frustrazione professionale per l'esito del Progetto di Censimento degli Archivi regionali (unico in Italia!) che, dopo tre anni di risultati positivi ottenuti sotto la Direzione Generale della Presidenza, attualmente è bloccato. Ci avevano fatto ben sperare le parole da Lei pronunciate in occasione del convegno organizzato dalla stessa Regione il 6 giugno 2008 «[...] credo che questo progetto s'inserisca bene nell'attività che la Regione in questi anni ha cercato di portare avanti per la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale nel suo più ampio punto di vista [...]» (Vedi: http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=84873&v=2&c=216&t=1). In quella giornata abbiamo presentato i primi risultati del progetto SIADARS, che ha conseguito (attraverso il censimento di 9000 ml di documentazione) un'accurata descrizione e ricostruzione della storia di alcuni degli uffici regionali e di migliaia di documenti, fondamentali per la storia dell'ente e per le vicende politiche-economiche-sociali dell'intera Isola. Conferenza dei Presidenti del 07.03.08
Il giorno 7 marzo 2008, presso la Soprintendenza Archivistica per il Lazio, si è tenuta la Conferenza dei Presidenti delle sezioni regionali dell’ANAI.
Presenti:
I. Orefice (Presidente); C. Cardinali (Umbria); P. Briante per D. Robotti (Piemonte); P. Caroli per A. Lombardo (Liguria); L. Contegiacomo (Veneto); M. R. de Divitiis (Campania); C. Ferrante (Sardegna); F. Klein (Toscana); G. Miscia (Abruzzo); M. P. Pontrelli per M. C. Nardella (Puglia); E. Reale per P. Cacciani (Lazio); M. T. Sillano (Lombardia); G. Zacchè (Emilia); G. Bonfiglio-Dosio (Direttivo Nazionale ); D. Toccafondi (Direttivo Nazionale); C. Vivoli (Direttivo Nazionale). - ASSEMBLEA ORDINARIA dei soci Anai
Il giorno 8 marzo 2008, a Roma, presso la Fondazione "Lelio e Lisli Basso-ISSOCO”, si è svolta l’Assemblea nazionale ordinaria dei soci.
La presidente Isabella Orefice introduce dichiarando che le attività svolte nel 2007 sia a livello nazionale che regionale sono state molte e tutte hanno riscosso successo e avuto buona partecipazione, anche se si registra una presenza più numerosa nelle iniziative scientifiche e seminariali che nelle assemblee. La Fondazione Ansaldo verso il rilancio
Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ansaldo si è riunito per la prima volta a luglio di quest’anno a Genova sotto la presidenza di Luigi Giraldi, cooptato nel CdA su proposta di Sergio Maria Carbone, dimissionario.
Luigi Giraldi, dopo aver ringraziato il prof. Sergio Maria Carbone per l’entusiasmo e la competenza con cui ha guidato la Fondazione nei suoi primi sette anni di vita, ha presentato un progetto di modifica dello Statuto che prevede il rilancio della Fondazione attraverso un processo di ridefinizione strategico-strutturale che consolida e amplia le proprie attività per configurarsi come polo d’eccellenza internazionale nel campo della cultura d’impresa. PREVISTA NEL CONTRATTO STATALI 2006-2009 LA SPECIFICA ‘DISTINTA DISCIPLINA’ PER GLI ARCHIVISTI E GLI ALTRI TECNICI DEI BENI CULTURALI
Le Associazioni Professionali AIB, ANAI, Assotecnici, che rappresentano le professionalità tecnico scientifiche del Ministero per i beni e le Attività culturali, nel loro impegno a sostenerne in tutte le sedi istituzionali il riconoscimento e la valorizzazione, hanno ottenuto fin dal 1997 con l’art. 11 della L.59/97 (c.d. L. Bassanini) l’ introduzione del principio per cui avrebbe dovuto essere prevista nei contratti pubblici una ‘distinta disciplina’ (giuridico-economica), oltre che per le figure professionali che svolgono compiti implicanti l’iscrizione ad albi, anche per le figure professionali che svolgono compiti tecnico-scientifici e di ricerca’ , come sono da sempre definiti quelli del personale scientifico dei Beni Culturali. La memoria visiva e sonora di chi pensa e crea: l’importanza della sua conservazione
La Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico sta organizzando, in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali, con il Comune di Roma, l’Associazione nazionale archivistica italiana e l’Associazione Multimediarchitecture, un convegno nazionale, che si svolgerà il 4 e il 5 dicembre a Roma, dedicato alla conoscenza, all' accesso, alla fruizione dei patrimoni audiovisivi da parte di quel mondo della cultura fino a oggi poco o affatto interrogato in merito alle problematiche e all’esperienza di visione, consultazione, utilizzo dei documenti audiovisivi d’archivio. Tre premi a Luciana Duranti
A Luciana Duranti, Preside e Professore Ordinario nei programmi di master e di dottorato in archivistica della School of Library, Archival and Information Studies dell’ University of British Columbia, sono stati assegnati tre premi particolarmente prestigiosi: l’Emmett Leahy Award, il Frontiers in Research Award, e il Jacob Biely Award.
L’Emmett Leahy Award è il massimo riconoscimento assegnato ad un esperto in records management. Ogni anno viene assegnato ad uno studioso che ha contribuito in modo significativo al progresso della professione di records management, sia all’interno della disciplina che nella società. Gli archivi fotografici. Come cambia il mestiere del fotografo nell’era del digitale
(Pubblicato anche sul Bollettino AIB)
Uno degli incontri tenutisi nell’ambito dei Dibattiti di Archiexpo è stato dedicato in modo specifico agli archivi fotografici ed ai mutamenti cui è andato e va incontro il mestiere di fotografo nell’era digitale.
La relazione introduttiva di Adolfo Mignemi (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia – Milano) ha presentato un Quadro storico relativo al contesto di nascita della fotografia, al suo sviluppo fino all'era digitale, trattando il tema dal punto di vista dello storico.
Partendo dalla premessa che la fotografia fissa un momento della realtà ma non per questo è oggettiva, Mignemi ha ripercorso le tappe fondamentali della storia della fotografia, dalla nascita avvenuta in Europa nel XIX secolo ad oggi, considerando l’influenza dello sviluppo tecnologico che ha permesso il passaggio dal bianco e nero al colore e dall’analogico al digitale. Mentre in passato è stata prestata scarsa attenzione alla conservazione delle immagini fotografiche, recentemente esse sono state riconosciute come bene culturale e per questo ritenute oggetto di conservazione e tutela. I problemi di conservazione delle fotografie, in modo particolare di quelle a colori, la mancanza di norme adeguate e la scarsa formazione degli archivisti rendono però la loro gestione difficoltosa. Cultura archivistica e riviste di settore: criticità e prospettive
Si è svolta a Roma, l'11 aprile 2006, in occasione della presentazione del Notiziario dell'Anai, "Il Mondo degli Archivi" on line, la Tavola rotonda "Il ruolo delle riviste di settore nella diffusione della cultura archivistica". L'incontro, organizzato grazie a un'idea di Isabella Orefice, Presidente dell'Anai, è stato coordinato da Giorgetta Bonfiglio Dosio e vi hanno partecipato i rappresentanti di alcune delle principali pubblicazioni periodiche di settore: la "Rassegna degli Archivi di Stato", "Archivi", "Archivi & Computer", "Archivi e Cultura", "Scrinia", "Quaderni di Archimeetings", "MultiMedia", "Culture e Impresa", "Imprese e Storia". Gli archivi fotografici: una realtà in divenire
Nella splendida cornice dell’emiciclo di San Francesco di Paola, la monumentale chiesa in piazza del Plebiscito, si è svolto il Seminario ANAI sugli archivi fotografici. Proprio sotto il colonnato ha sede l’Archivio Fotografico Parisio, che è associazione culturale e archivio fotografico, fra i più significativi esistenti oggi in Italia. Stefano Fittipaldi e Giuliana Leucci, che l’hanno rilevato insieme all’Archivio Fotografico Troncone, da padroni di casa ricordavano come Giulio Parisio usasse proprio il porticato come una propaggine del suo studio per stendere le gigantografie da inviare alle mostre internazionali. All’interno, in ambienti arredati con le singolari creazioni del fotografo artista, adibite a vetrate e a sovrapporte, l’ANAI nazionale ha organizzato due giorni di relazioni e interventi sull’oggetto “fotografia”, spesso movimentati da appassionati e stimolanti dibattiti. Sul trasferimento del Centro di fotoriproduzione, legatoria e restauro
Il Centro di fotoriproduzione, legatoria e restauro degli Archivi di Stato, creato nel 1963 (dpr 1409/63) quale istituto dipendente dall’Amministrazione archivistica, all’epoca appartenente al Ministero dell’Interno, ha svolto e svolge funzioni di studio, di ricerca, di sperimentazione e di intervento tramite le più moderne tecnologie nelle linee di attività concernenti la prevenzione, la conservazione, la riproduzione e il restauro dei beni archivistici appartenenti allo Stato, agli enti pubblici, territoriali e non, agli archivi privati segnalati con apposito provvedimento quali archivi di interesse storico. Dal 1970 il CFLR è situato in via Costanza Baudana Vaccolini, 14 (Trastevere) in uno stabile appartenente alla società immobiliare MIRIES. Archivi audiovisivi in Italia: l’impegno del Gruppo di lavoro Anai
Da pochi anni in Italia le istituzioni culturali governative si occupano di archivi audiovisivi e di recupero dei loro patrimoni. Come noto, fino a non molto tempo fa, quando si parlava di conservazione di audiovisivi, si faceva riferimento essenzialmente alla Cineteca Nazionale, settore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, preposto per legge a tale compito fin dal 1949. Censimenti e mappature, più o meno recenti, effettuati dall’amministrazione archivistica italiana o da enti quali la Fondazione Aamod (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico), hanno messo in luce una realtà ben più complessa, multiforme e articolata, caratterizzata da una vasta rete di organismi di raccolta, conservazione e produzione di documenti filmici. Un premio speciale alla carriera a Luciana Duranti
Luciana Duranti ha ricevuto il 9 marzo 2006 il prestigioso premio alla carriera Killam Prize. Nell’annuncio ufficiale del premio si legge:
“Dr. Duranti is a scholar of international reputation who has made enormous contributions to the field of archival studies. It is safe to say that there is no one in the field who has contributed more to the study of electronic records and their management, preservation and authenticity, or who is more closely associated with this field. Modelli di archivi audiovisivi: un dibattito pluridecennale
La Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico opera da decenni al fine di sensibilizzare le istituzioni sul tema del riconoscimento delle fonti audiovisive quali beni culturali da tutelare e su quello dei modelli di trattamento e gestione di tali patrimoni. L’Aamod organizza infatti dalla fine degli anni settanta, quando si è costituita come associazione per trasformarsi in fondazione nel 1985, convegni e seminari che si sono rivelati, e continuano ad essere tuttora, occasioni proficue di scambio non solo tra grandi strutture, ma anche tra realtà piccole e medie, centrali e territoriali, contribuendo in tal modo alla realizzazione di una rete effettiva di scambio e collaborazione tra gli archivi audiovisivi in Italia, in merito alle problematiche della gestione e della valorizzazione dei patrimoni audiovisivi. |