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Progetto “Archivi della Moda del ‘900”: lo stato dell’arte

Isabella Orefice*

Vorrei riferire ai lettori del “Mondo degli Archivi” gli sviluppi principali del Progetto nazionale triennale “Archivi della Moda del ‘900” dall’autunno scorso per fornire un quadro d’insieme del Progetto, che ha ormai fatto il giro di boa della metà del suo itinerario e presto si dovrà avviare a prepararsi al grande convegno previsto alla fine del 2011 che ne dovrebbe raccogliere i frutti.

Ricordo che il Progetto, riprendendo una tendenza culturale generale di rivalutazione della storia della moda, intende rispondere a un’esigenza diffusa di maggior conoscenza, accessibilità e valorizzazione dei documenti della storia della moda, intesi nel senso più lato (abiti, disegni, foto e filmati, carteggi, documenti gestionali, pubblicazioni commerciali), che sono oggetto di una crescente attenzione da parte degli storici, nonché – da qualche tempo – degli stessi operatori del settore e di apposite nuove istituzioni di conservazione e valorizzazione.

Verso il Congresso: il Convegno nazionale sulla professione di archivista

Ferruccio Ferruzzi

In occasione dei congressi dell’ANAI è tradizione organizzare un convegno nazionale su tematiche di ampio interesse per gli archivisti. Per il XXIX Congresso dell’ANAI, che si terrà il 5 e 6 novembre prossimo a Roma, il consiglio direttivo nazionale ha pensato di organizzare un convegno sul tema della professione nei suoi vari aspetti, dal titolo “Professione archivista: fra passato e futuro” (come cambia il mestiere dell’archivista nell’era digitale e nella società dell’informazione).
A questo scopo il direttivo ha delineato un programma provvisorio, che ha presentato alla conferenza dei presidenti del 30 giugno a Firenze, chiedendo il loro contributo propositivo e organizzativo, anche per quanto riguarda le tracce di intervento e i possibili relatori.

Tutela degli archivi non statali colpiti dal sisma in Abruzzo

L’impegno della Soprintendenza per gli archivi dei comuni colpiti dal sisma si va definendo e ampliando. Oltre a proseguire l’opera di affiancamento del progetto promosso da Italia Nostra, di cui si è dato notizia nel numero 2/2009, la Soprintendenza ha avviato un proprio progetto, in cui ci si propone una più puntuale ricognizione dello stato attuale degli archivi, pubblici, privati ed ecclesiastici, dell’area terremotata ed un successivo intervento mirato alla soluzione dei problemi riscontrati; parallelamente i risultati dell’indagine potranno raggiungere la comunità degli utenti attraverso il SIUSA. Data la necessità di operare in sicurezza, il piano ispettivo è stato subordinato alle informazioni fornite dall’Ufficio del vicecommissario delegato per i beni culturali – Protezione civile, che fin dall’indomani del sisma ha operato ricognizioni sistematiche ed interventi di recupero d’emergenza. Per questo motivo sono per ora rinviate le visite agli archivi, di grande rilevanza, della città capoluogo.

Un portale dedicato alla storia del terrorismo…

Ilaria Moroni

Il 7 maggio 2010 si è svolto presso la sede dell'ICPAL, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il convegno nazionale Fonti per una storia ancora da scrivere durante il quale sono stati presentati i risultati del censimento sulle fonti relative al terrorismo, lo stragismo, la violenza politica, la criminalità organizzata e i movimenti (Guida alle fonti per una storia ancora da scrivere a cura di Ilaria Moroni, ICPAL).
Il progetto di creazione di una rete di archivi nasce nel 2006 sotto lo stimolo del Centro documentazione Archivio Flamigni al quale si unisce nel 2007 l’Archivio di Stato di Viterbo, con l’obiettivo appunto di censire, tutelare, salvaguardare, sostenere, valorizzare e rendere accessibile il patrimonio di memorie del nostro Paese e gli archivi e i centri di documentazione che le conservano.

“Nonsolocarte. Gli archivi in un click”

Daniela Ferrari

L’Archivio di Stato di Mantova ha partecipato, nell’anno 2009, al Concorso indetto dal Ministero per la Pubblica amministrazione e l'innovazione - Dipartimento della Funzione Pubblica, "Premiamo i risultati", finalizzato a premiare i risultati e l'impegno a migliorare le prestazioni verso l'utenza, ottenendo l’attestato di merito nella giornata inaugurale del ForumPA 2010, il 17 maggio 2010.

Documenti, fotografie, disegni, pubblicazioni: l’Archivio storico della Camera dei deputati si fa multimediale

Antonella Pagliarulo

Pubblicato, in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio - una consuetudine risalente al 1893, data del primo  ventaglio donato gentilmente,  in un’aula parlamentare rovente, dai giornalisti all’allora presidente Zanardelli -   il nuovo sito dell’archivio storico della Camera dei deputati.  L’Archivio conserva i documenti originali prodotti ed acquisiti dalla Camera,  dalle sue origini di assemblea rappresentativa del Regno di Sardegna  nel 1848 ai nostri giorni (documenti del Regno di Sardegna, del Regno d’Italia, della transizione costituzionale e della Repubblica), una raccolta di archivi privati fra i quali quelli dei deputati Alfredo Covelli, Silvano Labriola, Randolfo Pacciardi e Leopoldo Elia.

Opportunità di aggiornamento professionale in Francia: 'Programme Courants du Monde'

Francesca Klein

Penso sia importante segnalare ai colleghi archivisti italiani il Programme Courants du Monde (http://www.mcm.asso.fr/site02/courants/programme/index.htm ). Si tratta di una interessantissima offerta di accoglienza e di formazione rivolta dalla Francia agli operatori culturali di tutte le parti del mondo, del settore pubblico e privato con almeno 5 anni di esperienza e buona conoscenza della lingua francese, attraverso la quale essi hanno l’opportunità familiarizzarsi con il sistema culturale francese, nella prospettiva di avviare progetti di cooperazione o partenariati, realizzare scambi fruttuosi di esperienze e saper fare.

Gli archivi di persona: viaggio attraverso storie di uomini e donne del Novecento dalla scienza allo spettacolo

Maria Procino

L’area archivistica della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari e il Dipartimento di Scienze del libro e del documento hanno promosso nel 2009 un ciclo di incontri dal titolo Gli archivi di persona: viaggio attraverso storie di uomini e donne del Novecento dalla scienza allo spettacolo, con i quali si è inteso illustrare agli studenti questa particolare tipologia di archivio privato e proporre alla discussione la vasta tematica archivistica e storiografica che quella documentazione contiene.

Ritorno in sede dell’Archivio storico comunale di Nocera Umbra

Emma Bianchi

Finalmente, dopo più di dieci anni, è imminente il ritorno a Nocera Umbra dell’archivio storico e degli altri fondi archivistici di proprietà del Comune. Tutta la documentazione, dopo il sisma del 1997, che aveva pesantemente colpito la città di Nocera Umbra, era stata recuperata e temporaneamente ricoverata presso la Sezione di Archivio di Stato di Gubbio (Perugia).

Consultabile all’Archivio di Stato di Milano il Fondo Respighi

Presso l’Archivio di Stato di Milano è stata ultimata l’inventariazione analitica del Fondo Respighi (1896-1976) , che consiste di 4 serie: “Musica” (5 spartiti musicali, 1896-1930), “Fotografie” (117 unità, 1899-1976), “Carteggio” (84 fra lettere, cartoline e telegrammi, 1917-1973) e  “Documenti” (6 unità, 1917-1976).

Nuovi progetti di analisi di fondi archivistici all’Archivio di Stato di Perugia

L’Istituto si propone di realizzare un programma di iniziative culturali dirette a ampliare e a qualificare l’offerta di fonti documentarie per la ricerca, a offrire funzionali strumenti di consultazione e a andare incontro a una domanda di conoscenza degli archivi sempre più ampia e differenziata.

In consultazione all’Archivio di Stato di Trieste i film del Fondo USIS (1941-1966)

Grazia Tatò

I film dell’United States Information Service di Trieste (USIS), recuperati nel 1984 nell’ambito dei lavori della commissione di sorveglianza sull’archivio del Commissariato del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia e regolarmente versati in questo Istituto, furono poi inviati, nel febbraio del 1987, all’Archivio centrale dello Stato a Roma, perché fosse lì effettuato quel lavoro di ricognizione, inventariazione e soprattutto riproduzione su supporto magnetico che allora l’Archivio di Stato di Trieste non era attrezzato per eseguire.

La XX Giornata internazionale archivistica

Grazia Tatò

Si svolgerà il prossimo autunno il Convegno internazionale XX Giornata internazionale archivistica, in collaborazione con l’Istituto internazionale di scienze archivistiche di Trieste e Maribor e con la partecipazione di rappresentati delle amministrazioni archivistiche di Italia, Slovenia, Francia, Canada, Inghilterra, Slovacchia, Israele, Spagna, Polonia, Serbia Montenegro, Russia, Ucraina, Austria, Germania, Croazia, USA, Malesia, ecc.

Inchiesta: produzione e conservazione della documentazione durante le fasi di realizzazione di un film, a cura di Letizia Cortini

Interviste al regista Pupi Avati e al produttore Antonio Avati

Dopo la prima intervista al produttore Enzo Porcelli, uscita sul n. 3/2008 de 'Il Mondo degli Archivi on line', prosegue la pubblicazione dei risultati dell'inchiesta nell'universo degli archivi cinematografici, a cura di Letizia Cortini, con le interviste ai fratelli Avati.

Caso eccezionale in Italia, i due fratelli, regista e produttore, conservano integralmente sia l'archivio privato del regista Pupi, che quello della società di produzione Duea Film di Antonio Avati. Si tratta di archivi di grande interesse che andrebbero riordinati e valorizzati. Ma scopriamo questi tesori nelle parole dei due fratelli Avati.

 

Consultabili le Mappe del Catasto di Gorizia digitalizzate

Adele Brandi

Si è conclusa nel mese di settembre 2009 la digitalizzazione delle Mappe del Catasto di Gorizia secc. XIX-XX. Il progetto, autorizzato dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali, è stato realizzato dalla Mojca Sikonja Mikrografija di Novo Mesto (Slovenia). Le mappe digitalizzate saranno prossimamente pubblicate sul sito istituzionale dell’Archivio di Stato di Gorizia (www.archiviodistatogorizia.beniculturali.it) e saranno liberamente consultabili da parte di studiosi e interessati, previa registrazione. Le mappe si riferiscono a 91 comuni del circondario e sono state prodotte a partire dal 1811 per i comuni censuari del Goriziano ceduti al Regno d’Italia napoleonico e facenti parte dei Distretti di Passariano e dell’Adriatico.

“Ego signavi et roboravi”. Signa e sigilli notarili nel tempo

Paola Caroli

Nell’ambito della XII Settimana della Cultura, il 22 aprile 2010 è stata inaugurata presso l’Archivio di Stato di Genova la mostra curata da Alfonso Assini, Giustina Olgiati e Antonella Rovere, dedicata ai signa e sigilli utilizzati dai notai a partire dal XII secolo, con conferenze di Antonella Rovere (Università degli Studi di Genova) e di Carlo Carosi (Centro Studi per la storia del notariato genovese “Giorgio Costamagna").
Nel Medioevo le sottoscrizioni autografe tracciate sui documenti da cancellieri, referendari, tabellioni, notai e testimoni sono precedute da un simbolo, costituito da un segno di croce o da motivi più elaborati.

“Fare rete”: una risorsa da incentivare

Alessandra Montanara

In un momento in cui non può essere negata una diffusa crisi, le istituzioni culturali biellesi hanno saputo sperimentare nuovi percorsi e rinnovare il proprio ruolo trovando, nella situazione di criticità contingente, una risorsa per proporre, in una logica di integrazione territoriale, progetti culturali condivisi.

Se il Biellese è noto al mondo per le lane e i tessuti, questa volta a essere intrecciate, come una trama e un ordito, sono state le relazioni istituzionali che l’Archivio di Stato di Biella, il Museo del Territorio Biellese e la Biblioteca Civica hanno attuato, coinvolgendo altri attori culturali territoriali come l’Ecomuseo del Biellese e l’Università Popolare Biellese.

Il censimento degli archivi delle 31 parrocchie del Comune di Terni

Fabrizio Mastroianni, Carlo Rossetti

Prosegue il censimento degli archivi parrocchiali umbri promosso dalla Soprintendenza Archivistica per l’Umbria; l’obiettivo generale è quello di valorizzare questa tipologia archivistica e di favorirne la consultazione in rete, grazie al Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA), dove saranno pubblicati i risultati del lavoro.
Nel secondo semestre del 2009 sono stati rilevati i dati di trentuno archivi parrocchiali esistenti nel territorio comunale di Terni (1.900 pezzi circa, secc. XVI-XXI).
La storia delle parrocchie ternane è segnata, nell’antichità, dall’assenza di un vescovo diocesano fino al 1218 e, in tempi più recenti, dall’inurbamento favorito dallo sviluppo delle acciaierie e della fabbrica d’armi.
Delle attuali parrocchie, esistono precedentemente al sec. XIII le cinque “urbane” di S.Croce, S.Pietro, SS. Lorenzo e Cristoforo, S.Maria Assunta, S.Salvatore, così come quelle di sei frazioni. Tra il XIX e l’inizio del XX secolo, nascono S.Maria del Rivo, S.Maria dell’Oro e S.Francesco, riprendendo il titolo da altre parrocchie.

Fondazione Ansaldo