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Documenti preziosi in mostra

Anna Maria Iozzia

in nn. 1-2/2010
Durante l’incontro tra il Prefetto di Ragusa, Francesca Cannizzo, e Sua Beatitudine Gregorios III Laham, patriarca di Antiochia, di Alessandria, di Gerusalemme e di tutto l’Oriente della Chiesa Cattolica Greco - Melchita, svoltosi presso il Palazzo del Governo il 21 aprile 2010, sono stati mostrati all’illustre ospite due documenti conservati presso la Sezione di Archivio di Stato di Modica riguardanti, rispettivamente, il duomo di S. Giorgio Vecchio di Ragusa Ibla e la cattedrale di S. Giovanni Battista di Ragusa. Il primo è un’apoca, redatta il 30 agosto 1576 dal notaio Vincenzo Solarino di Ragusa, che ha permesso di attribuire allo scultore palermitano Antonio Gagini la “cona” dell’altare maggiore del duomo di S. Giorgio Vecchio crollato in seguito al terremoto del 1693, attualmente custodita nella sacrestia del nuovo duomo di S. Giorgio.
Il secondo è il disegno del messinese Pietro Paparcuri dell’urna in argento di S. Giovanni Battista. Tale disegno - che costituisce uno dei rari esempi di disegni di argenteria siciliana - è allegato all’atto del notaio Paolo Francalanza di Ragusa con cui, il 3 dicembre 1730 i procuratori della chiesa di S. Giovanni Battista incaricano Paparcuri di fabbricare, per il prezzo di onze 60, un’arca d’argento “per conducersi le reliquie di detto santo e di altri santi esistenti in detta chiesa, … giusto li due disegni seu esemplari controsignati tanto da detti procuratori quanto da detto Paparcuri”.

Fondazione Ansaldo