Archivi d'Italia
In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Rai Educational mostrano al grande pubblico una parte del patrimonio storico sul quale si fonda l’identità nazionale: quello degli archivi, che documenta la memoria degli uomini, delle idee, del lavoro del popolo italiano e della sua creatività.
Un viaggio inedito nella memoria e nell’identità nazionale realizzato da Rai Educational e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per scoprire uno straordinario patrimonio storico. Dall’impresa alla moda, dall’architettura al cinema e alla musica: la memoria del passato per guardare al futuro. Un progetto televisivo in cinque puntate, ognuna dedicata a una diversa tipologia di archivio.
Il primo appuntamento è stato con Gli archivi d’impresa (regia di Vincenzo Sferra, voce narrante Omero Antonutti). Cinque grandi marchi hanno raccontato – attraverso foto, filmati, interviste, documenti e materiale pubblicitario – lo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro Paese.
Il documentario, che propone anche una visione d’insieme di tutti i soggetti e le tipologie di archivio presenti nel territorio italiano, mostra alcune opere di grandi architetti italiani che hanno sognato e progettato l’idea di città moderna.Gli archivi della moda (regia di Angela Landini, voce narrante Michela Cescon) ci hanno accompagnato attraverso l’Italia, a partire dalla vicenda creativa del “calzolaio” Ferragamo, proseguendo con l’archivio degli “abiti-scultura” di Capucci e con i colori del Mediterraneo di Marella Ferrera, fino alla città di Milano, cui la Fondazione Gianfranco Ferrè ha offerto il proprio Archivio.
La terza puntata è dedicata a Gli archivi di architettura (regia di Agostino Pozzi, voce narrante Ennio Fantastichini), custodi della storia dei progetti che l’uomo ha ideato per definire il proprio senso dell’abitare e per dare una cornice ai luoghi delle relazioni umane.
Con Gli archivi della musica (regia Vincenzo Sferra, voce narrante Iaia Forte) le telecamere entrano a Milano nell’Archivio Ricordi, conducendoci attraverso la musica di Puccini, Verdi, Rossini, Donizetti (di cui sono mostrati autografi, partiture, bozzetti e figurini) e nella musica popolare custodita nell’Archivio sonoro della Puglia, esempio del patrimonio culturale immateriale, tutelato dall’UNESCO.
Ultima, ma non per importanza, la puntata su Gli archivi del cinema d’impresa (regia Vincenzo Sferra, voce narrante Massimo Popolizio): quando importanti aziende affidavano a registi che sarebbero diventati noti al grande pubblico, il racconto delle loro imprese. Dagli sbiaditi bianco e nero di propaganda al rigore delle inquadrature di Olmi e Bertolucci, il racconto del lavoro italiano si snoda attraverso luoghi lontani con un respiro che fa pensare alle magnifiche esplorazioni e alle grandi avventure.
In onda dal 17 marzo su Rai Tre alle ore 00.40 ogni giovedì Su Rai Storia; dal 24 marzo alle ore 23.15 ogni giovedì.
Le puntate possono essere visionate anche successivamente sul sito di Magazzini Einstein:
http://www.magazzini.rai.it. |