Il quaderno n.4 del Mondo degli Archivi vuole costituire, in primo luogo, un omaggio alla lezione che Claudio Pavone ha lasciato agli archivisti italiani, affrontando un aspetto forse meno noto e considerato, ma non per questo meno rilevante, della sua esperienza professionale, quale quello della sua attività di ricerca e studio dei sistemi archivistici di altri Paesi. Collocando il viaggio in Russia all'interno di questo contesto e al tempo stesso dando conto di come esso costituisca uno dei momenti qualificanti dei rapporti archivistici tra Italia e URSS, ci si propone non solo di riprendere le riflessioni di Pavone sull'importanza del ruolo che gli archivi svolgono ma anche di mostrare come l'Amministrazione archivistica italiana abbia sempre considerato i rapporti con gli archivi degli altri Paesi, al di là delle divisioni e delle contrapposizioni geopolitiche del momento, un aspetto qualificante della propria attività.
In occasione della notizia dell'imminente entrata in servizio dei nuovi archivisti di Stato, a seguito del concorso nazionale bandito nel 2016, Il Mondo degli Archivi ha pubblicato un nuovo quaderno come segno di benvenuto ai giovani colleghi: Sul mestiere di archivista di Stato. Due o tre cose che ricordo. Conversazione con Marco Carassi.
Il volume documenta il lavoro svolto nell'ambito del Progetto RECAP (Rete per la Conservazione e l'Accesso ai Patrimoni digitali) finanziato dal programma "Ricerca per la Ricerca" della Regione Lazio. Il progetto, coordinato da DigiLab - Centro interdipartimentale di ricerca di Sapienza Università di Roma, ha avuto come obiettivo la creazione di un centro di competenza sull'accesso e sulla conservazione degli archivi digitali, che ha visto la proficua e virtuosa collaborazione tra pubblico (università, enti e pubbliche amministrazioni) e privato (associazioni, reti di imprese e professionisti), e il contributo scientifico dell'amministrazione archivistica e dell'Agenzia per l'Italia digitale (AgID).
I documenti raccolti in questo quaderno sono, quindi, il frutto dalle discussioni su Records in Contexts. A Conceptual Model for Archival Description. che si sono tenute nelle sezioni regionali dell’ANAI di Marche, Toscana e Lazio, in alcuni casi, come quello delle Marche, con il contributo di altri soggetti e in particolare del Dipartimento di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo dell’Università di Macerata. Le proposte scaturite da questi incontri, accompagnate dalla riflessione che si è sviluppata in occasione del workshop tenuto a Roma per iniziativa di ANAI e ICAR l’11 novembre 2016, sono state la base per l’elaborazione di un documento di sintesi del dibattito, elaborato da Maria Guercio e Stefano Vitali, che anch’esso viene presentato questo quaderno. Una versione ridotta di questo documento, della quale Antonio Monteduro della Sezione ANAI Friuli Venezia Giulia, ha curato la traduzione inglese, è stata inviata all’Expert Group on Archival Description del CIA nei primi giorni di febbraio del 2017.
Una scelta ragionata di tracce per la produzione di documenti tipici dell’attività e delle funzioni di un archivista di Stato. Nata per fornire un aiuto ai partecipanti al concorso bandito dal Mibact nel 2016 per 95 posti da archivista, la raccolta può anche servire come uno strumento di lavoro per l’attività quotidiana di chi opera negli Archivi di Stato e nelle Soprintendenze archivistiche e per i professionisti che abitualmente interagiscono con questi istituti.
Il linguaggio come punto di incontro tra archivi, biblioteche e musei è l’oggetto di lavoro di un gruppo ormai consolidato di MAB Toscana. Il Gruppo è nato nel 2013 e si è presentato pubblicamente a Firenze nell’ottobre 2015. In quella occasione si è parlato dei primi risultati ma anche delle progettualità nate dal confronto tra professionisti che lavorano in ambiti affini ma diversi.