Al Ministro della Cultura, Dott. Gennaro Sangiuliano
Signor Ministro, in relazione alla recente pubblicazione del bando recante ad oggetto “Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente di n. 75 unità da inquadrare nei ruoli del Ministero della cultura, nell’Area delle Elevate professionalità”, le associazioni scriventi ritengono necessario sottolineare alcune rilevanti criticità in esso presenti.
Anzitutto, la gran parte delle figure professionali previste afferiscono a discipline scientifiche non presenti nel novero delle professionalità interne al MIC, mentre al contrario risultano totalmente assenti quelle dei professionisti dei beni culturali, quali l’archeologo, l’archivista, il bibliotecario, il demoetnoantropologo, l’esperto di diagnostica, lo storico dell’arte, che con il loro impegno oltre a garantire al più alto livello quelle attività di studio, ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale proprie del Ministero, consentono la quotidiana attività degli istituti presenti sul territorio, assumendosene in molti casi, in particolare in archivi, biblioteche e musei, anche la responsabilità di direzione. Inoltre, i requisiti di ammissione al concorso risultano sotto il profilo formativo, salvo l’unica eccezione degli architetti, inferiori a quelli richiesti nell’ultimo concorso per i funzionari tecnici, dove per tutti i profili era richiesto il possesso di titoli post lauream. Le associazioni che rappresentano le categorie professionali citate ritengono grave che proprio il Ministero che in attuazione dell’art. 9bis del Codice dei beni culturali si è assunto il compito di attestare, attraverso appositi elenchi nazionali, i “professionisti dei beni culturali”, escluda proprio tali figure dalla procedura concorsuale in essere, negando loro quella qualifica di elevata professionalità, che più di altri, per l’elevata scientificità, specializzazione e rilevante grado di responsabilità nella cura del patrimonio culturale della nazione, dovrebbe essere loro riconosciuta. Per tali motivi, nell’esprimere dissenso dalle scelte compiute, auspichiamo che si voglia tenere nel dovuto conto il ruolo fondamentale ed insostituibile dei professionisti dei beni culturali anche in questa delicata fase di attivazione della nuova Area delle Elevate professionalità, riconoscendogli le caratteristiche previste dal CCNL Funzioni Centrali. Auspichiamo anche un ritiro del bando che dia la possibilità di meglio meditare scelte che influenzeranno l’operato del Ministero per molti anni. Nell’augurio di trovare ascolto e considerazione per quanto segnalato, voglia gradire l’espressione dei nostri più cordiali saluti.
Erika Vettone – ANAI Associazione Nazionale Archivistica Italiana
Laura Ballestra – AIB Associazione Italiana Biblioteche
Rita Paris – Associazione Bianchi Bandinelli
Marcella Giorgio – ANA Associazione Nazionale Archeologi
Grazia Maria Facchinetti – API-MIBACT
Cristina Anghinetti – Archeoimprese
Andrea Camilli – Assotecnici – Associazione nazionale dei tecnici per la tutela dei beni culturali e ambientali
Angela Abbadessa – CIA Confederazione Italiana Archeologi