Oggetto: Valore del Diploma di Archivistica Paleografia e Diplomatica nei concorsi di reclutamento dei docenti

L’Anai, Associazione nazionale archivistica italiana, nata nel 1949, rappresenta la comunità degli archivisti italiani e monitora costantemente, attraverso canali appositi e segnalazioni di soci e altre istituzioni, lo stato della professione archivistica, al fine di tutelarla sotto vari aspetti.
Abbiamo ricevuto segnalazioni, sia da dirigenti scolastici che da soci, in merito alla interpretazione della validità del diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica nell’accesso a incarichi di supplenza e in generale nei concorsi per il reclutamento del personale docente. Segnaliamo, anzitutto, che i diplomi vengono rilasciati dalle Scuole di Archivistica Paleografia e Diplomatica, istituzioni di antica origine, presenti nelle 17 sedi italiane di Archivi di Stato, riconosciute dal Ministero della Cultura.
La scuola in origine e fino a pochi anni era accessibile ai diplomati della scuola secondaria di secondo grado, anche se molto spesso chi la intraprendeva disponeva già di un diploma di laurea. Il decreto del MiC dell’1 ottobre 2021, n. 241 ha riformato le funzioni, l’organizzazione e il funzionamento di tale istituto di formazione, conferendogli lo status di scuola di specializzazione che rilascia attualmente solo titoli post lauream di terzo livello. Per una rapida trattazione del tema, si
rimanda alla pagina web https://archivi.cultura.gov.it/attivita/formazione

Peraltro, di recente è stata riconosciuta la validità del diploma APD rilasciato dalla scuola del Vaticano, rif. Decreto MIUR 24 dicembre 2024 “Riconoscimento alla Scuola vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica dello Stato della Città del Vaticano…nei settori scientifico disciplinari correlati alla paleografia, all’archivistica, alle scienze bibliografiche e biblioteconomiche”. La richiesta che l’Anai pone al dicastero è quella di voler disporre un’informativa chiara e univoca affinché sia chiarito il valore dei diplomi di APD per le graduatorie di cui sopra, esprimendosi sui titoli acquisiti prima o dopo la suddetta riforma.
Infatti, finora, nelle assunzioni e nei concorsi al di fuori dell’ambito di competenza, la possibilità di inserire il diploma di APD a corredo dell’istanza di partecipazione è stata messa in dubbio in varie occasioni, sicché pare opportuno che si faccia chiarezza in merito, perché le amministrazioni coinvolte (lo stesso Ministero dell’istruzione e del merito e i singoli istituti scolastici) agiscano in maniera uniforme sul territorio nazionale.
Al momento, in presenza dei requisiti formativi accademici richiesti, il riconoscimento del suddetto Diploma (seppur acquisito prima della “riforma” sopra menzionata) quale titolo aggiuntivo nel curriculum del candidato alla docenza (al pari di molti titoli post diploma di vecchio ordinamento), rimane totalmente a discrezione del singolo istituto scolastico, generando confusione e comportamenti non univoci.
Riteniamo, pertanto, che l’intervento chiaro e diffuso del MIM si renda necessario per dissipare dubbi o per ripianare una carenza di informazioni laddove l’esistenza del diploma sia ignorata. Nel ringraziare per l’attenzione prestata, questa Associazione si dichiara disponibile a fornire ulteriori elementi per la valutazione della questione.

Distinti saluti

Erika Vettone

Presidente di ANAI

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