Riflessioni su produzione, conservazione e utilizzo della memoria istituzionale nella storia di uno dei più giovani tra i grandi Stati europei
Roma, ACS - 17 aprile 2015
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Il convegno si propone di riflettere sull’impatto immediato e di lungo periodo, fino ai giorni nostri, dell’unificazione amministrativa:
• sulla produzione documentaria finalizzata all’esercizio delle funzioni pubbliche centrali e locali;
• sui meccanismi di accumulo, selezione e conservazione del patrimonio archivistico;
• sull’utilizzo dei precedenti amministrativi;
• sulle valutazioni strategiche della PA e degli organi politici in merito agli orientamenti e all’efficacia dell’azione amministrativa;
• sulle riflessioni storiche in merito all’evoluzione delle modalità organizzative dello Stato italiano e della sua memoria istituzionale.
A tale riflessione sono invitati a partecipare archivisti, storici dell’amministrazione, storici dell’età contemporanea, funzionari di amministrazioni pubbliche, esperti di organizzazione e di politiche pubbliche.
Non si cercherà di rivisitare il confronto polemico sull’alternativa ottocentesca tra centralismo napoleonico e decentramento all’inglese e sugli aspetti positivi e negativi della scelta, sostanzialmente ispirata dal realismo cavouriano, operata dal primo governo dell’Italia unificata. E’ un dato di fatto da cui partire che si decise di estendere a tutta Italia il corpo di leggi derivate da quelle che il regno di Sardegna si era date negli ultimi anni prima dell’unificazione, sconvolgendo consuetudini secolari con uno sforzo di modernizzazione senza paragoni negli Stati italiani.
Ci si propone invece di esplorare le conseguenze delle opzioni politico–amministrative adottate, con le loro luci e le loro ombre, sul meccanismo delle garanzie e opportunità offerte - ai cittadini e ai soggetti produttori di archivi - dall’accumulo di testimonianze documentarie, più o meno affidabili, più o meno ordinate, più o meno utilizzabili.
Tale prospettiva consentirà di valutare le conseguenze sull’organizzazione e il funzionamento della memoria dell’amministrazione dopo l’altra grande tappa della storia istituzionale italiana, cioè l’adozione e la lenta attuazione di una Costituzione repubblicana ispirata ai progetti anticentralisti risultati perdenti a metà Ottocento.
A coronamento di tali riflessioni, il convegno si propone di tentare un bilancio della situazione attuale della memoria istituzionale, coinvolta nell’evoluzione delle tecnologie che premono verso forme sempre meno decentrate di conservazione della documentazione informatica, con il rischio di perdere il collegamento organico tra i documenti informatici e quelli analogici appartenenti agli stessi archivi che si è convenuto di chiamare ibridi.
PROGRAMMA
Ore 9.00 - 10.00
Saluti Istituzionali
Ore 10.00 - 10.30
MARCO CARASSI - Presidente nazionale ANAI
Introduzione ai lavori
Ore 10.30 - 12.00
I Sessione: Archivi e Amministrazione centrale dall’Italia liberale al Fascismo
GUIDO MELIS - Università degli Studi La Sapienza, Roma
Il sovrapporsi di diversi modelli organizzativi durante la lenta costruzione dell’Amministrazione del regno d’Italia dall’Unità fino al Fascismo. Il difficile rapporto tra burocrazia e politica
LUISA MONTEVECCHI - Soprintendente archivistico per le Marche
Uno sguardo sulla produzione documentaria del regno d’Italia dall’Unificazione al Fascismo. L’intreccio tra archivi istituzionali e archivi personali dei politici
Ore 12.00 - 13.15
II Sessione: Archivi e amministrazione locale dall’Italia liberale al Fascismo
LUCA MANNORI - Università degli Studi, Firenze
Comuni e Province, amministrazioni sotto tutela statale
DIANA TOCCAFONDI - Soprintendente archivistico per la Toscana
Gli archivi degli Enti locali nel primo secolo di vita dello Stato unitario
Ore 13.15 - 14.45
Pausa pranzo
Ore 14.45 - 16.45
III sessione: La Pubblica Amministrazione centrale e locale nell’Italia repubblicana
GIOVANNA TOSATTI - Università degli Studi della Tuscia, Viterbo
La difficile transizione postfascista e la riforma infinita della PA
MICAELA PROCACCIA - dirigente presso la Direzione generale Archivi
La tormentata storia degli archivi pubblici dalla Liberazione ad oggi e la sfida degli archivi informatici
PAOLA CARUCCI - Archivio storico della Presidenza della Repubblica
L’accesso dei cittadini agli archivi pubblici per la tutela dei diritti
Conclusioni
Come pensano le Amministrazioni? Imparano dalla esperienza consolidata nei loro archivi?
STEFANO VITALI - Direttore dell’Archivio di Stato di Torino