Gentile Membro della Commissione sulle Libertà Civili del Parlamento Europeo,
mi rivolgo a Lei quale presidente dell'Associazione Nazionale Archivistica Italiana per pregarla di voler cortesemente tener conto, nella discussione che si terrà sulla bozza di Regolamento europeo sulla Privacy, della necessità che venga salvaguardato un ragionevole contemperamento tra i diritti alla trasparenza e alla ricerca amministrativa, storica e scientifica da un lato e dall'altro il diritto alla riservatezza personale. La legislazione italiana risulta più equilibrata del testo in discussione di Regolamento europeo perchè essa tutela contemporaneamente i due principi apparentemente opposti, anzichè sacrificare l'uno o l'altro.
Sopratutto la normativa italiana sanziona l'uso illecito dei dati riservati, ma non impone oneri pericolosi - come la distruzione o anonimizzazione dei dati oppure la loro separazione dal contesto originario, per garantirne l'inaccessibilità - oppureoneri impossibili - come l'acquisizione del consenso di tutti gli interessati - alla gestione degli archivi per le ricerche a fini amministrativi, storici e scientifici. Sarebbe dunque auspicabile almeno l'approvazione dell'emendamento n.3097 all'art. 83-1-a della bozza di Regolamento europeo.
La ringrazio fin d'ora per la sua cortesia e la prego di accogliere i miei migliori saluti.
Marco Carassi
Presidente dell'Associazione Nazionale Archivistica Italiana
L'Anai segnala inoltre che l'Associazione degli archivisti francesi ha promosso un appello contro tale bozza di regolamento.