ANAI - Lettera al Ministro Franceschini e ai responsabili del Mibact sul Concorso per archivisti di Stato
Roma, 27 dicembre 2017

Roma, 27 dicembre 2017

 

On. Dario Franceschini

Ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo

 

prof. Giampaolo D'Andrea

Capo di Gabinetto

 

dott.ssa Carla Di Francesco

Segretariato generale

 

dott.ssa Marina Giuseppone

Direzione generale organizzazione

 

dott. Gino Famiglietti

Direzione generale archivi

 

Un concorso atteso da più di trent'anni, una direzione generale, un istituto centrale, centouno fra

Archivi e Sezioni di Archivi di Stato, quattordici soprintendenze archivistiche (e bibliografiche) in

spasmodica attesa di forze fresche, oltre 200 vincitori e idonei, sopravvissuti a una dura trafila

iniziata nel luglio 2016, sono i protagonisti di una storia che pareva avviata al lieto fine.

 

Bandito nella primavera dello scorso anno il "concorsone", pure a fronte dei vuoti di organico

sempre più larghi, aveva segnato finalmente un'inversione di tendenza rispetto al grigiore degli

ultimi decenni, ravvivati appena, nel 1999 e nel 2008, dall'assunzione di una sparutissima pattuglia

di preparati colleghi. Condotto a passo di carica - scritti a fine novembre 2016, orali conclusi entro

l'aprile 2017 - il concorso pareva aver trovato conclusione con la pubblicazione del decreto

direttoriale 6 luglio 2017 che approvava finalmente la "graduatoria generale di merito del concorso

pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di n. 95 unità di personale di ruolo, nel profilo

professionale Funzionario Archivista da inquadrare nella III area posizione economica F1".

 

Deposti i libri, per i 127 assumendi si trattava di esprimere la scelta della propria sede di

destinazione, ripensare talora a riorganizzare la propria vita, cambiando città o addirittura regione

di residenza, e iniziare con entusiasmo una nuova avventura che sembrava davvero imminente.

Sembrava… trascorsa l'estate che aveva visto nel frattempo l'assunzione dei colleghi bibliotecari, il

22 settembre un nuovo decreto della Direzione generale organizzazione segnava l'inizio

dell'autunno e la riformulazione della graduatoria, rettificata ed emendata.

 

Il fioccare dei primi, fisiologici, ricorsi amministrativi conferiva a quest'ultima il carattere di

provvisorietà, ribadito dalla circolare 236 del 20 ottobre che, assecondando le pressanti richieste

degli interessati e delle organizzazioni sindacali, esplicitava per maggiore trasparenza i criteri di

assegnazione delle sedi, incappati nell'ostacolo della presenza dei cosiddetti "plurivincitori". Se la

ridda di voci, nel frattempo scatenate intorno alla vicenda, aveva creato un clima di crescente

tensione fra i colleghi danneggiati dalla perdurante incertezza sui tempi di assunzione, a grippare i

ruotismi delle assunzioni, infine, è intervenuto il coup de théâtre della sospensione della

graduatoria dei funzionari archivisti pronunciata dalla Commissione interministeriale RIPAM in

data 17 novembre, in vista dell'annunciato pronunciamento (peraltro interlocutorio) del Tar Lazio

del prossimo gennaio. Azione più realista del re e incomprensibile, dato che nell'ordinanza del Tar

non figurava alcun riferimento a procedere in tal senso.

 

Monitorata e seguita la vicenda con attenzione fin dai primi momenti, ricevute in sede di colloquio

col prof. D'Andrea, capo di gabinetto Mibact, ampie rassicurazioni sul totale interesse

dell'Amministrazione di portare rapidamente a conclusione l'iter concorsuale, la nostra

 

Associazione rivolge ora al Ministro Franceschini e alle strutture competenti del Ministero l'invito a

chiarire nelle sedi opportune i reali termini della questione e procedere subito al superamento

dell'empasse generata dalla decisione del Ripam di sospendere l'intera graduatoria senza evidenti

motivazioni giuridico-amministrative. Una decisione che sta pesantemente danneggiando tanto i

professionisti coinvolti e le loro famiglie, quanto gli istituti archivistici, ormai prossimi a una nuova

ondata di pensionamenti.

 

Il Consiglio direttivo nazionale Anai




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