L'Anai è da sempre attenta affinché la professione archivistica venga rispettata in ogni sede. Per questo motivo negli ultimi anni, e in particolare negli ultimi mesi, si sono moltiplicati gli interventi di tutela professionale nei confronti di quelle amministrazioni che hanno pubblicato bandi di gara o di concorso non congrui o non rispettosi della professione archivistica. È il caso ad esempio, solo per citare gli ultimi interventi in ordine temporale, della richiesta di modifica del bando di gara pubblicato dall'Anac in cui venivano richiesti dei requisiti che, per quanto giuridicamente pertinenti, risultavano riduttivi e fortemente penalizzanti; o ancora della richiesta di integrazione dei requisiti richiesti nel bando di concorso indetto dal Comune di Piombino in cui non venivano contemplati tutti i percorsi formativi professionalizzanti previsti e riconosciuti dalla normativa vigente.

L'attenzione dimostrata da queste amministrazioni che dopo le nostre segnalazioni hanno provveduto a modificare e integrare i suddetti bandi è stata per tutta l'Associazione motivo di soddisfazione che ci spinge ad impegnarci ancora di più in questa attività di monitoraggio e tutela.

Le attività di tutela professionale, tuttavia, non si limitano unicamente agli interventi sui bandi di gara e di concorso ma riguardano ogni ambito in cui la professione archivistica non viene adeguatamente riconosciuta o rispettata come testimonia la lettera inviata al Ministro Franceschini sulla nomina della dirigente bibliotecaria di seconda fascia a sede dirigenziale archivistica, in cui abbiamo manifestato la nostra preoccupazione per tale nomina ritenendola contraria alla legge e alla più elementare considerazione culturale della competenza tecnico-scientifica necessaria per dirigere istituzioni archivistiche.