ANAI - Comunicato del direttivo in merito alle ipotesi di definizione delle famiglie professionali del MiC e relative competenze
Roma, 17 marzo 2023

Al Capo di Gabinetto del Ministero della cultura

Al Segretario generale del Ministero della cultura

Al Direttore generale Organizzazione del Ministero della cultura

Alla Direzione generale Archivi del Ministero della cultura

 

L'Associazione nazionale archivistica italiana ha quale scopo primario dal 1949 di rappresentare in ogni ambito le istanze relative a tutto quanto attiene la professione archivistica, affermandone e tutelandone la specificità e la qualità. In ragione di tale missione non potevano non destare interesse le recenti notizie di fonte sindacale in merito all'«Ipotesi di accordo concernente la definizione dellefamiglie professionali e relative competenze nell'ambito dell'ordinamento professionale in attuazione del titolo III del CCNL funzioni centrali triennio 2019-2021» attualmente in discussione presso un tavolo di contrattazione nazionale. Tale accordo tocca da vicino alcuni passaggi destinati a incidere sulle professionalità tecniche in servizio presso il Ministero della cultura.

 

Se alcuni elementi, come la costituzione di un'area di elevata professionalità (c.d. EP), sembrano andare finalmente nella direzione della valorizzazione delle competenze del personale in servizio, altri destano nella nostra Associazione gravi e profonde perplessità. Ci riferiamo in particolare alla convergenza in un unico ambito (la c.d. famiglia professionale della «Tutela e valorizzazione delpatrimonio archivistico e librario») degli attuali profili di funzionario Archivista e funzionario Bibliotecario, che si troverebbero ora a convivere (con quali distinzione in accesso?) nelle aree dei funzionari e delle EP. Se tale convergenza "familiare" avrebbe ragion d'essere per l'area degli assistenti, assai meno giustificato appare tale connubio nella gestione di patrimoni che, seppur accomunati da similitudini, risultano oggi affidati alle cure di professionalità assai diverse, tanto da meritare negli elenchi previsti dal D.M. 244/2019 la previsione di distinti e adeguati requisiti formativi e professionali.

 

La lettura dell'allegato 1 del documento di "Ipotesi di accordo" aggrava le perplessità: nella declinazione delle «competenze tecnico-specialistiche» tanto dell'area EP quanto di quella dei funzionari, le competenze proprie delle professionalità archivistiche (definite per esempio tanto dai suddetti elenchi, quanto da una specifica Norma UNI, la 11356) risultano illustrate in manieraparziale e talora assai discutibile. A titolo di esempio, al punto 5, relativo alla famiglia professionale della «Tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico e librario», si parla di «competenze relative alla biblioteconomia e alle discipline affini», e non di competenze di Archivistica che non è disciplinaaffine, ma ben distinta (anche a livello di insegnamento universitario) dalla Biblioteconomia. Peraltro, preme osservare che, se giunto a perfezionamento nella forma attuale, tale accordo sarebbe in palese contraddizione con quanto stabilito dall'art. 9 bis del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 42/2004) che riserva gli interventi operativi di tutela, protezione e conservazione dei beni culturali, nonché quelli relativi alla valorizzazione e alla fruizione degli stessi, alla responsabilità «secondo le rispettive competenze, di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, restauratori di beni culturali e collaboratori restauratori di beni culturali, esperti di diagnostica e discienze e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell'arte, in possesso di adeguata formazione ed esperienza professionale».


Per ovviare a quanto sommariamente delineato, offriamo la piena disponibilità a collaborare per trovare una soluzione che contemperi, al tempo stesso, le necessità organizzative di Codesto Ministero ma anche il rispetto delle professionalità impegnate nell'esercizio di delicate e specialistiche funzioni ditutela del patrimonio archivistico e librario del nostro Paese.

 

Per il Direttivo,

Micaela Procaccia

Presidente ANAI 




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